Federica M.

 

 

 

Altra ragazza tirata fuori dall’anoressia. Anoressia conclamata da sei anni.

 

Dieci chili presi in un anno, riportando il BMI a una condizione di normopeso. Dieci chili, non so se vi rendete conto di quello che significa riuscire a far prendere dieci chili a un soggetto anoressico.

 

Il rapporto con il cibo è solo uno dei problemi in questi casi. Alla base c’è il perfezionismo, la bassa autostima, il pensiero ossessivo legato alla propria forma fisica, l’incapacità di accettarsi. Il cibo è solo l’elemento finale su cui si proiettano le ossessioni e i traumi della propria vita (un lutto, il divorzio dei genitori o la separazione dal nucleo familiare per frequentare l’università o per lavoro). Motivo per il quale io auspico sempre che il percorso nutrizionale sia affiancato da quello psicologico.

 

È un peccato che nelle foto del prima fosse così coperta da vestiti e capelli, ma già dalle gambe si può intuire la situazione. Vi ricordo che BMI 15 identifica anoressia nervosa GRAVE, cioè quella soglia sotto la quale ci si può attendere l’insorgenza di complicanze mediche (denutrizione, squilibri elettrolitici, scompenso cardiaco, fino al suicidio).

 

Vi lascio alle sue parole che contano più delle mie:

 

«Quel senso di inadeguatezza, il sentirmi così ingombrante, si è trasformato in una prigione che io credevo fosse controllo, in realtà era qualcos’altro a controllare me e si chiamava anoressia. La realtà è che la malattia si nutre di te. La strada è ancora lunga, 6 anni della tua vita non te li restituirà nessuno, l’importante è non smettere di lottare e di crederci perché solo tu puoi decidere il tuo futuro.» 

 

 

 

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