Semi di chia

 

 

A sentire alcuni saremmo carenti di tutto: vitamina C, vitamina D, calcio, ferro, potassio, magnesio, iodio, selenio… Dovremmo prendere integratori su integratori.

 

Balle, nella maggior parte dei casi una dieta ben bilanciata è più che sufficiente a coprire ogni deficit.

 

Di una cosa sola siamo davvero esposti a carenza: omega-3. Da un lato perché ne mangiamo pochi, dall’altro perché introduciamo troppi omega-6, e quindi il rapporto tra i due finisce spesso per sbilanciarsi in maniera esagerata.

 

Finora avevamo pochi cibi ricchi in omega-3: essenzialmente, pesce azzurro e frutta secca. Da un po’ di tempo è in circolazione un “nuovo” alimento, i semi di chia.

Si tratta della fonte più ricca di omega-3: 100 g contengono circa 20 g di omega-3. La stessa quantità di noci apporta solo 9 g di omega-3 (e 38 g di omega-6!), mentre il salmone ne ha appena 2 g. Sono sufficienti 2 g al giorno di omega-3, il che significa 100 g di salmone, ma poiché nessuno mangia salmone quotidianamente, ecco che negli altri giorni bastano appena 10 g di semi di chia. 

Occorre sapere che il nostro comportamento è regolato da due sistemi:


1. Simpatico, determina un comportamento da “animali feroci”:

- infiamma

- tachicardia

- ipertensione

- fame

 2. Parasimpatico, determina un comportamento da “amebe”:

- sfiamma

- bradicardia

- ipotensione

- sazietà

 

Lo stress determina un ipertono simpatico, quindi infiammazione, che nell’interno delle arterie a lungo andare causa aterosclerosi. Gli omega-3 contribuiscono a contrastare lo stress e l’infiammazione derivante perché hanno un’azione vagotonica: spengono il Simpatico.

In questo sono fondamentali soprattutto per l’atleta perché agiscono da antiossidanti (l’atleta è fortemente esposto ai processi ossidativi) e aiutano a ridurre l’infiammazione (i semi di chia sono stati addirittura paragonati all’ibuprofene, il “Moment” per intenderci). 

 

Certo ci sono sempre gli integratori, ma è sempre meglio prendere i nutrienti dal cibo. Gli antiossidanti presi in compresse spesso finiscono per diventare essi stessi ossidanti: ecco perché, ad esempio,  spesso la vitamina E (antiossidante) è accoppiata con un altro antiossante come il selenio oppure con altri come la vitamina A e la vitamina C nei cosiddetti complessi "ACE". 

 

 

 

 

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Commenti: 9
  • #1

    Moreno (venerdì, 20 settembre 2013 13:31)

    Interessante!
    Mi chiedo se sia vero che oltre ad un 20% di omega-3,i Semi di Chia contengano piu' ''K'' delle banane(0.8g /100g) , piu' ''Ca'' del latte, il triplo del ferro degli spinaci (non so se esso abbia anche la stessa biodisponibilita' del Fe presente negli spinaci,dunque scarsa, o maggiore) , piu' vitamina C delle arance (5.5 mg/100g, sette volte di piu'),avrebbero anche il 40% di fibre e (purtroppo aggiungerei io) 0.9g di sodio su 100g di prodotto...
    Inoltre mi chiedo se qualora tali valori nutrizionali siano corretti o verosimili, la biodisponibilita' sia come quella degli alimenti cui sono paragonati o comunque ''buona''.
    Complimenti per l'articolo! :)

  • #2

    Giuseppe Musolino (venerdì, 20 settembre 2013 17:23)

    A volte si esagera, ci sono siti faziosi da cui bisognerebbe tenersi alla larga. Allo stesso modo in cui bisognerebbe diffidare di chi propina formule “all in one”: con una dose di chia che generalmente va dai 10 ai 20 g difficilmente si può ambire a coprire gli stessi fabbisogni assicurati da altri alimenti.

    I semi di chia sono una discreta fonte di calcio, ma non certo migliore di latte e derivati. Discorso analogo per il confronto potassio/banane e per il ferro, che in ogni caso, come quello degli spinaci, è di origine vegetale (non-eme) e in quanto tale meno biodisponibile di quello da fonti animali.

    Più realistico il riferimento alla fibra, che peraltro è del tipo solubile e quindi migliore per ricercare la protezione cardiovascolare.

  • #3

    Moreno (martedì, 21 ottobre 2014 17:26)

    Grazie , esaustivo come sempre !

  • #4

    Francesco (venerdì, 23 ottobre 2015 22:39)

    Come reputi l'olio di fegato di merluzzo come fonte di omega 3?

  • #5

    Giuseppe Musolino (sabato, 24 ottobre 2015 18:14)

    Non eccezionale e in più da attenzionare per l’alto apporto di vitamine liposolubili (A e D in particolare).

  • #6

    Alessandro (domenica, 01 novembre 2015 17:56)

    Buonasera Giuseppe, volevo un informazione riguardante i semi di chia..si possono utilizzare diluiti in 0,5 litri d'acqua e utilizzarli in un allenamento di un ora e mezza in piscina? E la quantità d'assumere quant'è?

  • #7

    Giuseppe Musolino (lunedì, 02 novembre 2015 15:50)

    Non avrebbe alcuna utilità prenderli durante l'allenamento.

  • #8

    Francesco (sabato, 24 giugno 2017 13:11)

    Dr. Musolino,i semi di chia non contengono solo acido ALA? Non sono fondamentali anche l'EPA, e il DHA?

  • #9

    Giuseppe Musolino (giovedì, 29 giugno 2017 12:12)

    Infatti sempre consumare anche pesce azzurro, ricco appunto in EPA e DHA (anche se comunque l'ALA ne è precursore).