LA MIGLIORE DIETA

 

 

Che tipo di alimentazione bisognerebbe seguire per avere uno stile di vita sano? La questione è dibattuta da sempre. Negli anni Settanta, Atkins propose la dieta iperproteica-iperlipidica-ipoglucidica al fine di perdere peso (1), iniziando quella carbofobia che ancora oggi paghiamo.

Sul finire degli Ottanta, Katahn ribatté evidenziando la pericolosità dei grassi (2). 

Nei primi Novanta, Ornish insistette sulla demonizzazione dei grassi, liberalizzando le calorie: “Abbondanza e non privazione: potete dunque mangiare con maggior frequenza, mangiare una maggior quantità di cibo e ciononostante perdere peso ed eliminare per sempre il vostro problema!” (3). 

Ma nel 1995 la carbofobia riesplose prima con il “Protein Power” dei coniugi Eades, che consentiva di mangiare proteine e grassi ad libitum (4), e poi con Barry Sears che con la sua “Zona” intimò: “Basta con la pasta!” (5). Non solo, secondo Sears ci si doveva dimenticare anche dell’attività fisica: “Si possono bruciare più grassi guardando la tv che facendo ginnastica”, assicurava. 

 

E infatti l’obesità ha continuato a dilagare. Anche perché su questa scia hanno poi proseguito altri esaltati, suggerendo l’abolizione assoluta ora dei cereali, ora dei legumi, ora del latte e sconsigliando di volta in volta l’attività ai pesi, quella aerobica, finanche lo stretching.

 

Tipico percorso "dimagrante" ottenuto con l’approccio dietetico a termine. 

 

 

Alla luce di questi dati, qual è dunque la migliore alimentazione da seguire? Ci sono dei punti fondamentali da cui non si può prescindere. La dieta deve essere:

• semplice (devo consumare alimenti che trovo facilmente nel MIO ambiente)

• economica (per avere una fetta di carne non posso pensare di dover acquistare un quarto di bue)

• sostenibile (non deve farmi soffrire)

• non alienante (non deve isolarmi dai miei simili) 

Poi, e solo poi, vengono i conteggi relativi a calorie e nutrienti. Se anche uno solo di questi punti non è rispettato, la percentuale di fallimento è altissima. Ergo, la dieta non è valida. Questo si applica per l’uomo, la donna, il bambino, il vecchio, il sano, il malato, il magro, il grasso, il sedentario, l’attivo, il pupazzo di neve, lo spaventapasseri. E naturalmente l'atleta: non c’è alcun motivo per cui questi debba consumare alimenti diversi da quelli del resto della popolazione o restringere il campo a “riso e petto di pollo”.

 
Un atteggiamento del genere, oltre ad essere spia di un comportamento ortoressico, denota solo esibizionismo nella speranza che la gente possa cogliere e pensare: “Poveretto però, che sacrifici… io non sarei mai capace di farlo” (il che, sia chiaro, è vero). Purtroppo non va così, gli altri sono troppo impegnati a godersi la propria, di vita, e continueranno a vedere in voi esattamente quello che per altri versi voi vedete in loro: dei disadattati.

 

Se l'alimentazione che segui ha un nome, puoi stare certo che presto o tardi si rivelerà un fallimento.

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

1. Atkins R, Dr Atkins’ diet devolution, New York: Bantam, 1973.

2. Katahn M, The T-factor diet, New York: WW Norton, 1993.

3. Ornish D, Eat more, weight less, New York: HarperCollins, 1993. 

4. Eades M, Eades MD, Protein Power, New York: Bantam, 1995.

5. Sears B, Tha zone diet, New York: HarperCollins, 1995.

 

 

 

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Commenti: 5
  • #1

    Francesco (sabato, 02 febbraio 2019 12:08)

    Dott. Musolino, in un suo post avevo letto che consigliava, per esempio: 2 giorni di carne, 3 di pesce, 1 di formaggio e 1 di uova. Se la stessa quantità di alimenti viene suddivisa in modo di mangiarli giornalmente, cambia qualcosa?
    Cosa ne pensa del mercurio nel pesce e del rapporto mercurio-selenio?

  • #2

    Giuseppe Musolino (domenica, 03 febbraio 2019 15:50)

    La prima domanda non riesco a interpretarla. Per la seconda, i pesci con maggior contenuto di mercurio sono sgombro, tonno, pesce spada e squalo. Sgombro e tonno in scatola ne hanno assai meno dei corrispettivi “freschi”. Perciò, limitando il pesce spada e pesci come palombo e verdesca (ma dipende anche dalle acque in cui questi sono pescati) e assumendo abbastanza selenio direi che il problema mercurio dovrebbe essere tenuto abbastanza sotto controllo (se non per donne in gravidanza e bambini).

  • #3

    Bruno (giovedì, 28 marzo 2019 11:06)

    Ciao Giuseppe,
    so che ora mi insulterai ;-) ma voglio comunque portare la mia esperienza.

    La sola dieta che mi abbia fatto perdere 6 kg in 2 mesi nel 2014, di cui 4,4 di grasso effettivo (ora la sto rifacendo e già vedo benefici e la mia amica pure) è quella Metabolica italiana, cioè a cambiamento di fase 5 gg. con carbo bassi e i fine settimana 2gg. di ricarica.
    Non è troppo punitiva neanche socialmente e naturalmente va associata allo sport.

    Ho provato pure una dieta puramente vegetariana ma mi costringeva a mangiare enormi quantità di roba per bilanciare l'apporto calorico e proteico e alla fine ho dovuto reinserire pesce, uova poi ho mollato non vedendo benefici ma scomodità assurde dovute ad una spesa più frequente dal verduraio, cibi costosissimi (seitan, etc.) e carboidrati troppo alti (pasta, riso).

    Cari saluti.

  • #4

    Giuseppe Musolino (giovedì, 28 marzo 2019 13:38)

    Figurati se ti insulto :) Anzi, accolgo con piacere le esperienze altrui per poterle commentare. Sulla vegetariana neanche mi soffermo. La metabolica non ha pochi carboidrati, ne ha praticamente niente in fase di scarica (parliamo della metabolica originaria, quella italiana è un annacquamento). Quando un nutriente manca praticamente del tutto, la dieta non è sostenibile sul lungo periodo. Infatti leggo che la stai rifacendo, il che significa che è stata abbandonata e che appunto non era sostenibile.

    Certo, un regime si può affrontare anche per un certo periodo e non necessariamente a vita. Ma a questo proposito, quattro chili di grasso in due mesi (perdendone pure due di preziosa massa magra, che non è poco) sono un risultato ottenibile tranquillamente con metodi meno drastici. Questo se parliamo di sovrappeso, in caso di obesità quattro chili sono anche poco.

    Ora, dici che è l’unico metodo che ti ha dato risultati. Non conoscendoti ci sarebbe da chiedere quale altro metodo si sia provato e se questo sia stato applicato nella maniera corretta. Ma le domande principali sono: ti sei trovato bene? Hai ottenuto il risultato voluto senza impazzire dietro calcoli assurdi e alimenti ipercostosi? Senza soffrire troppo e senza rinunciare alla vita sociale? Hai mantenuto il risultato sul lungo periodo? Se le risposte sono affermative rispecchiano in pieno i punti scritti nell’articolo (semplice, economica, sostenibile, non alienante) e dunque hai trovato la via giusta.

  • #5

    Bruno (martedì, 09 aprile 2019 13:14)

    Ciao Giuseppe,
    sì mi ero trovato bene, alla fine i 30g di carbo al giorno per 5 gg. sono sostenibili.
    E' vero, alla fine la sto rifacendo adesso ma è pur vero che per aumentare di 10 kg ci ho messo 5 anni, e il tutto per colpa mia che ho avuto un periodo alimentare (diciamo gli ultimi 6 mesi) con troppo pane e pasta e poco allenamento.

    Anche la mia vicina la sta facendo ed abbinandola a semplici esercizi aerobici in una sola settimana ha già notato miglioramenti (soprattutto gonfiore addominale e circonferenza cosce) tanto che ne è entusiasta e la sta continuando.

    Le altre diete provate sono state un detox (pessimo), una vegetariana che mi levava energia, soldi e mi faceva anzi ingrassare, poi null'altro perché comunque non sono (mai stato) TANTO sovrappeso, ora sono 1.73 x 75 kg, ma è pur vero che a 78 mi è suonato un campanello d'allarme e ho ripreso la metabolica.

    Sì è vero un po' di massa magra la perdi ma poi fai sempre in tempo a rifarla.

    Inoltre la metabolica come sai dopo la "terapia d'urto" ;-) prevede anche una fase di mantenimento che porta i carbo a 70g giornalieri nei giorni scarichi, il che la rende abbastanza sostenibile. Inoltre volendo il mercoledì si potrebbe fare una ricarica dei carbo se ci si sente troppo stanchi.

    Ripeto, nessuno mi paga ho solo voglia di condividere esperienze... forse funziona solo su quelli leggermente sovrappeso, non saprei.

    Un caro saluto e un ringraziamento per tutto quello che fai, che ti prende tempo e impegno.