BIOCAROTE

 

Noi siamo da sempre abituati ad abbinare in automatico il colore arancione alle carote, ma pochi sanno che in origine le carote erano viola. (E si ha notizia anche di quelle bianche, gialle, nere, rosse e verdi.) La qualità arancione (più dolce) fu creata in Olanda nel Cinquecento, in omaggio a Guglielmo I principe di Orange. La trasformazione non avvenne in laboratori, come oggi, ma nei campi olandesi, per selezione successiva, partendo da un seme di carota proveniente dall’Africa del Nord. 

Ma nel cambio la carota ci perse. La varietà viola possiede infatti potere antiossidante e antinfiammatorio maggiore di quella arancione. Di recente si è provato a ipernutrire dei topi con una dieta ricca di grassi e carboidrati al punto da far loro contrarre pressione alta e danni al fegato e al cuore: una volta alimentati con carote viola, le cavie hanno visto ritornare tutto nei parametri normali.

Il punto è che oggi è difficile abbandonare il colore arancio. Nel 2002, un supermercato inglese ha tentato di reintrodurre l’originale tipologia viola, ma il tentativo fallì perché i clienti erano ormai abituati a riconoscere nel colore arancione un requisito imprescindibile. 

Quasi tutto quello che oggi mangiamo, dai vegetali agli animali, deriva da una passata selezione degli uomini, che hanno via via scartato le specie meno adatte alle proprie necessità. Perciò non è corretto parlare di alimenti “naturali”.

“Niente di ciò che sembra è.”

 

 


 

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Commenti: 1
  • #1

    Simona (mercoledì, 04 aprile 2012 05:54)

    Thanks for info