Vi piace giocare ai vegetariani, a difendere gli animali, a fare i figli dei fiori, ad inneggiare a Siddharta, a rilassarvi al suono delle campane tibetane, a vivere di foglie, aloe, curcuma e guaranà… e magari non sapete leggere un uovo! E soprattutto ignorate che se lo sapeste fare (leggerlo) potreste davvero migliorarle, le condizioni di vita degli animali in questione.


Prendete un uovo e cominciate da sinistra. Il numero che ci interessa di più è il primo. Si riferisce al tipo di allevamento delle galline:

0 “biologico”: (1 gallina per 10 metri quadrati) mangiano cibo proveniente da agricoltura biologica, senza pesticidi né concimi chimici; razzolano all’aperto alcune ore tutti i giorni;

1 “all’aperto”: (1 gallina per 2,5 metri quadrati) condizioni di vita come sopra;

2 “a terra”: (7 galline per metro quadrato) si muovono in un ambiente chiuso, senza la possibilità di uscire dai capannoni;

3 “in gabbia”: (25 galline per metro quadrato) vivono in gabbia, non possono razzolare, appollaiarsi, deporre le uova in un nido (le depongono direttamente su nastri trasportatori); non hanno spazio nemmeno per aprire le ali.

Poi gli altri codici indicano nell’ordine: il paese (IT Italia; FR Francia; ecc.), il Comune, la provincia e la fattoria stessa in cui risiede l’allevamento. Inutile dire che la maggioranza delle galline italiane vive in condizioni 3, le peggiori.

 

Ora potete giocare ai vegetariani con più consapevolezza.

 

Ecco il tutto tradotto in immagini:
0 “allevamento biologico”: 1 gallina per 10 metri quadrati 
1 “allevamento all’aperto”: 1 gallina per 2,5 metri quadrati
2 “allevamento a terra”: 7 galline per metro quadrato
3 “allevamento in gabbia”: 25 galline per metro quadrato

 

Più sale il numero di codice, peggio vivono le galline, meno costa produrre le uova. Mangiare uova di provenienza 3 significa favorire metodi di allevamento senza riguardi per le condizioni di vita di questi animali. E non è solo una questione etica, ma una scelta che si riflette sulla nostra salute. Se le galline sono lasciate libere di muoversi e di seguire un’alimentazione per loro naturale, le loro uova saranno ricche di grassi insaturi, quindi protettivi. Se invece sono immobilizzate in una gabbia o in un pollaio e ingozzate a cereali, la loro carne e le loro uova si arricchiranno di grassi saturi. Ora lo sai. Ora puoi scegliere. 

Non è facendo i Vegani (e quindi rinunciando anche alle uova) che salverete il mondo, ma acquisendo coscienza.

 

 

 

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Commenti: 2
  • #1

    Francesco (sabato, 29 aprile 2017 22:07)

    Ottimo articolo, come al solito. Ho una curiosità: da cosa è data la differente colorazione del guscio delle uova di gallina? Bianco, marroncino, marroncino con puntini ecc..

  • #2

    Giuseppe Musolino (lunedì, 01 maggio 2017 13:25)

    Il colore del guscio è dovuto solo a fattori genetici.