Quattro errori

 

1. PRENDERE VITAMINA D SENZA VITAMINA K2

 

La vitamina K2 (insieme alla D) regola il calcio nel corpo: può estrarlo dalle arterie e rimetterlo nelle ossa. Ma se la K2 è carente, il calcio può finire nelle pareti delle arterie, causando calcificazioni o rigidità dei vasi. Dunque la K2 aiuta a decalcificare e a tenere le arterie lisce.

 

Soluzione: prendere la vitamina D sempre insieme alla K2. Ma anche qui attenzione perché non tutta la k2 è uguale: la forma migliore è la MK-7, perché ha un'emivita di 2-3 giorni, rispetto alle 1-2 ore della MK-4, ad esempio. 180 mcg al giorno, con il pasto più grasso della giornata perché ne aumenta l'assorbimento nel sangue.

 

 

2. ATTIVITÀ INTENSA SVOLTA OCCASIONALMENTE

 

Gli “sportivi della domenica”, ossia quelli che praticano sport una volta a settimana senza alcuna preparazione specifica oppure quelli che sempre senza preparazione vanno oltre le proprie possibilità fisiche, hanno un rischio ossidativo molto alto, specie dopo una certa età. È una figura sempre più presente nel panorama sportivo italiano: neofita, spesso over 50, che dopo una breve fase introduttiva si cimenta in allenamenti e gare con ritmi simili a quelli dei professionisti. Significa andarsi a cercare guai.

 

 

Soluzione: personal trainer che attui preparazione adeguata e integrazione antiossidante: CoQ10 (in olio), complesso ACE, selenio (cozze), sulforafano + mirosamina (broccoli crudi), bioflavonoidi, glutatione (liposomiale), curcuma, quercitina (cipolla), resveratrolo, OPCsL (uva rossa, pino marittimo). NON TUTTI INSIEME, a cicli, perché l’eccesso può essere pro-ossidante. In questi soggetti è importante controllare (oltre a colesterolemia, trigliceridemia, omocisteinemia e proteina C reattiva), anche i livelli di TMAO, perché è un predittore di infarto.

 

3. ATTIVITÀ FISICA SVOLTA TROPPO TARDI LA SERA

 

Alle 21.00 inizia la secrezione di melatonina (picco tra le 22 e mezzanotte) e la rottura dei ritmi circadiani è responsabile di diversi disordini metabolici (obesità e diabete su tutti) e psichici (depressione).

 

 

Soluzione: lo so che molte volte gli impegni e l’allenamento sono inconciliabili, ma fate di tutto per ritrovare orari più appropriati. Non è un hobby, è una priorità della vostra vita. A parte questo, quando possibile, una settimana di campeggio, senza luci artificiali, aiuta a risincronizzare i ritmi circadiani.

 

4. ESAGERARE CON PERCORSI CHETOGENICI

 

L’assenza cronica di carboidrati e l’eccesso di proteine può aumentare l’omocisteina. L’omocisteina reagisce con il colesterolo LDL, che va incontro a ossidazione diventando fortemente aterogeno e andando a depositarsi sulle arterie per costituire la placca arteriosa.

 

Soluzione: mai protrarre troppo la chetogenica, prevedere dei momenti di reinserimento dei carboidrati.

 

Ovviamente sono danni di cui nell’immediato non ci si rende alcun conto, vengono fuori sul lungo termine. Non esistono le “patologie legate all’età”, sono errori fatti in gioventù.

 

 

 

 

 

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