STEVE JOBS, DIETE E TUMORI

 


Come era logico attendersi, si è speculato molto sulla fine di Steve Jobs. Alcuni credono che il sovrappeso sviluppato negli anni precedenti la scoperta della sua malattia fosse stato dovuto alla tipica alimentazione sregolata americana. Invece Jobs era molto attento alla propria dieta. C’è chi dice che fosse un vegetariano, chi un vegano. In realtà era quello che si definisce un “pescetariano”, ossia un vegetariano che, oltre a uova e latticini, mangia anche pesce. Lo era diventato dalla metà degli anni Settanta, dopo un viaggio in India. Quindi si può dire che abbia messo in pratica quel tipo di dieta che di solito si consiglia come forma di prevenzione verso i tumori. Ciò nonostante era aumentato di peso; ma come spiegato in un altro post questo non deve sorprendere per un vegetariano (o pescetariano) che abbondi in frutta.

 

Nel 2004, subito dopo essergli stato diagnosticato il cancro, Jobs aveva tentato la carta della terapia nutrizionale, con una dieta prescrittagli dal dott. Dean Ornish, un cardiologo noto da tempo in ambito dietologico. Non è chiaro in cosa sia consistita questa dieta, ma Steve la protrasse per quasi un anno. Senza risultati. Dopodichè si sottopose alle cure tradizionali (radio e chemio). Senza risultati anche queste.

 

Sulle conseguenze di questi due tipi di trattamenti è attualmente aperta una diatriba tra un medico di nome Brian Dunning che afferma che la scelta di provare la via della terapia dietetica potrebbe aver ridotto ulteriormente le sue possibilità di sopravvivenza, e uno di nome Mike Adams che sostiene che la morte sia stata accelerata dalle terapie convenzionali.

 

Quello di Jobs era un tipo di tumore endocrino, meno aggressivo di quello esocrino e dunque con buone possibilità di guarigione. Le cure tradizionali, sebbene tardive, gli hanno infatti permesso di sopravvivere per altri 7 anni (caso assai raro per i malati di tumore al pancreas, che generalmente muoiono nel giro di un anno dalla diagnosi). Avesse ricorso prima alle cure tradizionali probabilmente sarebbe sopravvissuto. Purtroppo paghiamo lo scotto di aver dato voce in campo nutrizionale a venditori di fumo, con il risultato di aver infuso false speranze e distolto le attenzioni dalle cure efficaci. 

 

 

 

 

 

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Commenti: 3
  • #1

    Gianluigi (mercoledì, 27 marzo 2019 11:24)

    Più che curarlo , il tumore a pancreas sarebbe interessante capire perchè viene. Diverse persone sono concordi nell'affermare sia da un eccesso di frutta .La frutta odierna non ha nulla a che vedere con la frutta selvatica di anni fa

  • #2

    Bruno (giovedì, 28 marzo 2019 10:58)

    Di tumore al pancreas si MUORE.
    Nel caso di mia madre (tumore alla testa del pancreas) le concause sono state
    1) Predisposizione genetica al diabete (mia nonna aveva il diabete mellito)
    2) Sovrappeso
    3) Incazzature cronico-familiari col marito prima/il compagno poi (la parte psicologica in una malattia NON va sottovalutata né sottaciuta)
    4) Eccesso di carboidrati semplici nella dieta
    5) Predisposizione genetica ai tumori (mio nonno, fumatore tumore alla gola)
    La frutta non c'entra una mazza.
    Le cure con chemio l'hanno tenuta in vita 2 anni abbastanza sopportabilmente, ma continuo a chiedermi se senza chemio non sarebbe stato lo stesso.
    Saluti

  • #3

    Giuseppe Musolino (giovedì, 28 marzo 2019 13:38)

    Grazie Bruno, non avrei saputo dirlo meglio.