Sebbene la vitamina B12 si trovi nelle fonti animali, non viene sintetizzata da queste, e nemmeno dalle piante. Sono i batteri a produrla. Gli animali, che
generalmente non vivono in uno ambiente asettico, ingeriscono questi batteri e così immagazzinano B12. La tecnica si può osservare nelle scimmie antropomorfe, che cercano con cura i frutti più
ricchi di insetti.
I ruminanti (mucche, capre, pecore, giraffe, lama, bufali, cervi) sono gli unici che contengono batteri nel rumine (cioè uno dei loro stomaci). Sono dunque i soli in grado di sintetizzare la
vitamina B12. Poi, da un lato contaminano l’ambiente e i vegetali con i loro escrementi (ricchi di B12); dall’altro, animale mangia animale e attraverso la loro carne la vitamina passa nella
catena alimentare.
Se i vegani non risentono delle conseguenze da carenza di B12, è solo per la presenza nei cibi vegetali di residui di insetti e batteri. Questo spiega perché gli Indù che emigrano dall’India
in Europa siano anormalmente colpiti da leucemia: in Occidente, l’uso di pesticidi e l’abitudine di lavare scrupolosamente la frutta e la verdura distrugge l’unica fonte di B12 per loro.
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Moreno P (sabato, 14 giugno 2014 03:40)
Interessante !!!