Il corpo in ostaggio
L’anoressia è presente particolarmente nelle famiglie agiate, dove tutto abbonda. Questo non significa che l’anoressia non esista tra i poveri, significa solo che è più preponderante dove abbonda il segno materiale e scarseggia quello affettivo. In un contesto del genere l’anoressica rifiuta il segno materiale (il cibo) per avere il segno immateriale (l’amore).
Questo è il motivo per cui alle spalle è presente di frequente una storia di separazione dei genitori. E il rifiuto può prendere la forma del ricatto, cioè si usa il corpo come ostaggio: “Se non ho il tuo amore, mi lascio morire”. E se tu poi vieni ti dico "Non adesso, prima dovevi farlo". L’esistenza finisce per esaurirsi in un quadrilatero: specchio, bilancia, frigorifero, palestra; non c'è nient’altro, non c’è nessun altro. E inutile fare appello alla volontà, perché è proprio una patologia della volontà, ce n'è troppa.
Nella bulimia si ha un ribaltamento della situazione, con prevalenza della pulsione sulla volontà. Da questo punto di vista si può considerare un fallimento dell'anoressia. La bulimica fa il contrario dell’anoressica, non rifiuta l'oggetto, lo divora. E poi espia. Anche qui è inutile appigliarsi alla volontà, alle regole dietetiche, alla proibizione coatta del cibo, perché si rischia di amplificare il problema. Dove c’è il divieto, l’oggetto proibito diventa più appetibile. I divieti alimentano il desiderio e il peccato.
Quello che si può fare dall’esterno è solamente intercettare il prima possibile e indirizzare alle cure. Psichiche e allo stesso tempo nutrizionali, se il peso lo permette, cioè se non è estremamente basso. Prima nutrizionali e poi psichiche se invece il peso è già gravemente ridotto, perché con un BMI troppo basso la psicoterapia rischia di non attecchire. In ogni caso, che possa essere svolto da subito o che debba essere rimandato, il lavoro psichico è fondamentale e spesso è bene che tutta la famiglia vi si sottoponga.
Se lavoro solo sul tuo peso e non modifico tutto il resto che ti sta intorno, il problema si riproporrà.
BIBLIOGRAFIA
- Recalcati M, L’ultima cena, Mondadori, 2007.
- Il corpo ostaggio. Teoria e clinica dell'anoressia-bulimia, Borla, 1998.
- Lamotte PJ, Dalla Piazza SD, The "king child" and nutritional variations or the "loving black-mail", Rev Med Liege, 55 (8):782-4, 2000.