Quando Superman si sveste
Lance Armstrong ha confessato la sua verità. E lo ha fatto come si conviene in questi casi: davanti a milioni di spettatori, e con ogni probabilità lautamente ricompensato. La verità è che è difficile uscirne, anche quando ne sei fuori. È difficile uscire dal doping ed è difficile uscire dallo sport. Quando sei stato Superman per anni, è dura tenerti ancora su il mantello.
E non è vero che la gente voglia lo sport pulito. Come ho già scritto, “la gente vuole gli atleti dopati
per evadere dalla propria realtà fatta di anniversari, telecomandi e mogli decrepite”. Solo che non vuole saperlo, perché altrimenti si
sente presa in giro. E invece ha un bisogno vitale di credere in qualcosa, che sia lo sport, la politica, la religione, l’oroscopo, il telegiornale, la Dukan… È lì che s’incazzano, quando dici
loro che è tutto un artificio messo su per rendere più tollerabile la propria vita.
La Winfrey ha chiuso l’intervista esortando che “La verità rende liberi”. Si ricordasse piuttosto delle cure a
base di Hcg a cui si è sottoposta lei per dimagrire, questo concentrato del meglio del peggio di Giletti-D’Urso-Vespa-Costanzo. Anche quello è
imbrogliare.
“I cheat, you cheat, everybody cheat.”
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