Transaminasi e allenamento 2
Questo ragazzo me lo porta il padre. Il figlio ha preso a fare palestra e ha iniziato a vederlo mangiare in maniera diversa, “strana” per le sue abitudini. Parliamo soprattutto delle proteine.
Gli fa fare le analisi e risultano alterate le transaminasi, le GPT più specificatamente. Preoccupato, lo accompagna da un dietologo e questi subito terrorizza entrambi: “Smetti assolutamente perché altrimenti così non arrivi ai cinquant’anni!”.
Quello delle transaminasi alterate è un problema abbastanza comune in chi fa attività sportiva. Ma mentre le GOT si alterano quando può esserci un problema di natura diversa (epatica ma anche cardiaca ma anche semplicemente muscolare, da sforzo: basta essersi allenati il giorno prima e facilmente si trovano alterate), le GPT si alzano quando c’è un problema di natura espressamente epatica. Quindi effettivamente, il fegato era in sofferenza. Ma perché?
Il punto non era che mangiava troppe proteine, il punto era che mangiava troppo pochi carboidrati (e anche pochi grassi). E in una condizione del genere le proteine facilmente diventano “tossiche”. Infatti abbiamo lasciato il totale proteico più o meno inalterato (e in ogni caso piuttosto alto perché comunque non volevo smontargli il sogno del body building), alzando grassi e carboidrati.
Parlai di questo, primo in Italia, in riferimento alla cosiddetta «inedia da coniglio» o Rabbit Starvation (Terminal - Cultura Fisica, 2010): mangiare troppe proteine, con pochi carboidrati e pochi grassi, fa sì che queste siano sprecate per funzioni energetiche. Lo sanno bene alcune tribù di cacciatori costretti a nutrirsi solo di specie animali troppo magre, come quella del coniglio selvatico. Dopo circa una settimana si presentano i sintomi di inedia e di intossicazione da proteine: nonostante pasti numerosi e abbondanti non ci si sentirà mai sazi e si soffrirà di dilatazione dello stomaco a causa del troppo cibo. Seguono alterazioni dei parametri ematici. Tant’è che alcuni popoli, dopo aver abbattuto una preda, la controllano e, se non rinvengono tracce di grasso, possono anche lasciarla intatta, perché sanno che corrono il rischio di debilitarsi e persino di morire se cedono a un consumo eccessivo di sola carne magra.
In questo modo, non solo nel giro di due mesi e mezzo le transaminasi del ragazzo sono rientrate, quanto abbiamo potuto contemporaneamente
continuare a perseguire l’intento dell’aumento della massa muscolare, togliendo il freno a mano e prendendo oltre sei chili, di cui cinque di pura massa magra.
Parentesi: transaminasi a parte, è un peccato vedere ragazzi sprecare il proprio potenziale di crescita per stare dietro a correnti e personaggi bislacchi.
Una cosa è la dietologia classica (obsoleta) e un’altra è la nutrizione sportiva. In Italia non c’è Università in cui si tratti questa tematica, perciò l’unico modo (PREVIA LAUREA) è fare esperienza sportiva in prima persona sulla propria pelle. Per anni. Altrimenti non ci capisci niente e vai in giro a terrorizzare la gente. Tutti si riempiono la bocca di questo termine, poi vai a vedere l’esperienza sportiva alle spalle e il titolo più rilevante spesso è “secondo classificato (su tre) alla corsa nei sacchi alle scuole elementari”.
Lasciate perdere.
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singh jarnail (martedì, 04 giugno 2019 15:35)
il mio got (AST) 46
e GPT (ALT) 94 arrivato ma voglio chiedere che giusto o no perché più cose e cosa faccio : grazie.