PROGRAMMAZIONE IN UTERO DELL'OBESITÀ 

 


Teoria del gene risparmiatore: il gene che con maggior probabilità è responsabile dell’accumulo di grasso è quello che trasmette il glicogeno al tessuto muscolare. Secondo alcuni, il gene avrebbe protetto l’uomo durante le lunghe carestie, facendo immagazzinare l’eccesso di calorie come grasso anziché come glicogeno muscolare. In questo modo si sarebbe determinata una maggior capacità di sopravvivenza ai periodi di fame, ma si sarebbe anche determinata la resistenza all’insulina ed una conseguente scarsa capacità di metabolizzare tutta l’ondata di zuccheri che arrivò in seguito. 

 

Con il progresso e l’abbondanza di cibo, il gene sarebbe quindi diventato nocivo. Ma il gene non basta: occorre l’interazione con l’ambiente. Un modo perché ciò avvenga è la cosiddetta “programmazione in utero”. Cioè, una donna incinta malnutrita in gravidanza ha maggiori probabilità di dare alla luce un figlio metabolicamente incline a trattenere grasso corporeo (obesità) e a non tollerare i carboidrati (diabete). Inutile poi vietargli le merendine, quel bambino sarà un adulto che lotterà a vita col proprio peso. Toglietevele di mano voi, le merendine.

 

 

 

 


 

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