Indice Trigliceridi-Glucosio
Oltre all’indice Homa, ne esiste un altro ancora più predittivo.
Si tratta dell'indice Trigliceridi-Glucosio (TyG).
Il calcolo è un po' più complesso dell'Homa, ma ci sono dei calcolatori online che vi danno il risultato in tempo reale, che deve essere inferiore a 4.5.
Con trigliceridi alti come quelli di un mio paziente in foto sotto, anche avendo una glicemia nella norma (es. 100) abbiamo un TyG di 5.4.
È un indice predittivo di sindrome metabolica, oltre che di complicanze cardiovascolari.
E non è necessario avere valori così alti di trigliceridi per essere fuori con il TyG. Mantenendo la glicemia a 100, anche con valori inferiori di trigliceridi il TyG risulterebbe alterato. Esempio:
🚫 con trigliceridi a 300 il TyG sarebbe 5.1
🚫 con trigliceridi a 200 il TyG sarebbe 4.9
🚫 con trigliceridi a 150 il TyG sarebbe 4.8
Quindi la chiave per avere un TyG sotto 4.5 è avere trigliceridi intorno a 100 e glicemia sotto i 90. E questo può tranquillamente essere fatto con dieta, integrazione e allenamento.
Non è tutto, c’entrano anche le fibre muscolari. Alcuni hanno una prevalenza di fibre bianche (non ossidative), il che indurrebbe un’ulteriore resistenza agli acidi grassi, aggravando ancora di più la situazione metabolica. Perciò dare a tutti la stessa minestra 4x8 esprime svogliatezza e ignoranza in materia.
Questi soggetti hanno bisogno di stimolare maggiormente le fibre rosse (ossidative), senza temere in questo caso il rischio di un'interconversione delle fibre muscolari da un fenotipo all’altro (da bianco a rosso).
Perché questa correlazione tra trigliceridi e glucosio?
Perchè l’iperglicemia dettata dall'insulino-resistenza si accompagna ad iperinsulinemia e iperafflusso di acidi grassi liberi, che a loro volta conducono a maggior sintesi di VLDL, ricche di trigliceridi, per cui si avrà ipertrigliceridemia, aumento delle LDL e conseguente down-regulation delle HDL.
Infatti l'indice TyG viene utilizzato per valutare la progressione della calcificazione delle coronarie.
A sua volta, la maggiore prevalenza di dislipidemia in questi soggetti è attribuibile alla resistenza all'insulina.
L'indice TyG potrebbe essere utile per individuare soggetti magri ma con alterazioni tali da farli ritenere metabolicamente obesi.
Bibliografia
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