Edema da fame

 

 

Non ci siamo. Ancora una volta non ci siamo. Tocca leggere che i bambini poveri del cosiddetto “Terzo mondo” avrebbero la pancia gonfia per colpa del cibo inviato loro da noi del “Primo mondo”: quindi soprattutto latte e i soliti, famigerati cereali, che infiammerebbero il loro apparato gastrointestinale.

 

NON È VERO!

 

NON È VERO!

 

NON È VERO!

 

La pancia gonfia di quei bambini è dovuta ESCLUSIVAMENTE alla malnutrizione cronica cui sono soggetti. Si parla di Kwashiorkor (1)Sono quei bambini che mangiano prevalentemente riso bianco o comunque alimenti vegetaliQuello che succede è che la carenza di proteine nella loro dieta causa una diminuzione delle stesse nel sangue (soprattutto albumina), e ciò determina fuoriuscita di liquidi dai capillari e accumulo degli stessi a livello del ventre con conseguente gonfiore addominale patologico. Che nulla ha a che vedere con la pancia gonfia di noi benestanti!

“Kwashiorkor” significa “primo nato - secondo nato”. Cioè, l’ultimo nato prende il seno della madre e il fratello maggiore, di solito di uno o due anni, viene svezzato con pappa d’avena o porridge, che hanno poche qualità nutrizionali. In questo modo finiscono per evidenziare il caratteristico stomaco protruso a causa di gas e batteri nel tenue.


In questi bambini gli androgeni aromatizzano, causando femminilizzazione (viso più rotondo, ciglia più lunghe). La crescita è ritardata. Hanno un carattere irascibile e si turbano facilmente, se non sono addirittura apatici e indifferenti nei confronti dell’ambiente che li circonda, anche verso i giocattoli o altri bambini. Hanno il sonno leggero e si svegliano facilmente, reagendo in modo ostile, con un pianto angosciato. Giacciono o stanno seduti per ore senza muoversi, il volto simile a una maschera. Spesso rifiutano il cibo e le cure mediche (2).  

Si potrebbe pensare che dando le proteine a questi bambini si risolverebbe il problema. Non è così. Anche una volta portati in ospedale e sfamati, i bambini hanno continuato a morire a un tasso del 20-40%. Anzi, si è dimostrato che il kwashiorkor migliora con una dieta povera di proteine (3, 4 ,5, 6). 

 

Si è capito che la malattia è causata da stress ossidativi, con iperproduzione di radicali liberi cui i bambini colpiti non possono rispondere in parte perché carenti dei micronutrienti necessari, in parte perché l’infezione che vi si accompagnava può provocare una perdita di micronutrienti. Il basso livello di proteine plasmatiche nel kwashiorkor è probabilmente dovuto all’infezione in corso, che induce il fegato a smettere di sintetizzare certi tipi di proteine in favore di altri composti che riparano i danni cellulari e tissutali. Allora ci si concentrò su determinati micronutrienti, come zinco e vitamina A (2).

Ad alcuni bambini con edema fu anche diagnosticata, erroneamente, disidratazione. Venne dato loro del sale, quando le loro cellule avevano già un eccesso di sale a causa del malfunzionamento della pompa sodio-potassio. Vennero dati loro diuretici, che provocarono una perdita di potassio con le urine mentre le loro cellule erano pericolosamente povere di potassio. Quando fu integrato il potassio, venne dato troppo rapidamente, aumentando il danno da radicali liberi. Molti di questi errori si tradussero in arresti cardiaci, scambiati erroneamente per polmoniti (2). 

 

Alcuni prigionieri dei campi di concentramento si gonfiavano allo stesso modo per via della malnutrizione.

 

C’è una storia singolare legata a queste condizioni di miseria di certe parti del mondo. 

Nel 1993, un reporter di nome Kevin Carter si recò in un villaggio del Sudan, dove ogni ora morivano per fame venti persone. Stanco per la situazione, dopo un po' abbandonò il villaggio e vagò nel territorio, dove a un certo punto vide una bambina rannicchiata a terra per la fame. Proprio una di quelle bambine magrissime e col pancione di cui si parlava sopra.

 

Decise di fotografarla. A un certo punto però notò un avvoltoio che, dopo essersi posato lì vicino, si avvicinava minaccioso alla piccola. Carter riferì poi di aver provato a scacciare l’animale, ma alla fine dovette arrendersi. Si sedette vicino a un albero, piangendo e pregando. In seguito, a chi gli domandava perché non avesse aiutato la bambina, spiegò che intorno c’erano centinaia di persone nelle stesse condizioni.

 

La foto vinse il Pulitzer, ma neanche un anno dopo, angosciato dal rimorso, Carter si tolse la vita (7, 8).

 

Piantatela di dire fesserie.

 

Piantatela di fare terrorismo.

 

Piantatela di occuparvi di nutrizione. Se volevate salvare il mondo potevate cominciare con l’iscrivervi ad una facoltà universitaria.

 

 

 

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

 

1. Williams C et al, Kwashiorkor, a nutritional disease of children associated with a maize diet, The Lancet, 229, 912-013, 1935.

 

2. Russell SA, Hunger: An Unnatural History, Basic Books, 2006.

 

3. Golden M, Oedematous malnutrition, British Medical Bulletin, 54, 2, 433-444, 1998.

 

4. Golden M, The development of the concept of malnutrition, American Society for Nutritional Sciences, suppl. 2002.

 

5. Golden M, Ramath D, Free radicals in the pathogenesis of kwashiorkor, Proceedings of the Nutrition Society, 46, 53-68, 1987.

 

6. Trace elements in human nutrition, Human Nutrition: Clinical Nutrition, 185-202, 1982.

 

7. Moeller S, Compassion fatigue: how media sells disease, famine, war and death, Routledge Pubblishers, New York, 1999.

 

8. Edkins J, Whose hunger? Concepts of famine, practice of aid, University of Minnesota Press, Minneapolis, 2000.

 

 


 

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