Creatina: quando e come
Ogni integratore è utilizzato solitamente per uno scopo specifico, ma in realtà tutti i supplementi hanno una moltitudine di impieghi più o meno conosciuti e di conseguenza differenti modi di utilizzo.
Prendiamo il più noto, la creatina. Tradizionalmente il suo impiego principale è sempre stato quello rivolto ad aumentare la disponibilità di Atp in sport di breve durata. Ma in realtà può intervenire in tantissime altre situazioni, anche opposte tra di loro.
1️⃣ Per esempio, se l’obiettivo è la ricerca della forza esplosiva (quindi ripetizioni basse) ha senso prenderla prima dell’allenamento o comunque, andando in accumulo, in qualunque momento della giornata.
2️⃣ Ma può intervenire anche in sport di resistenza (quindi ripetizioni alte) in qualità di tampone dell’acido lattico. Qui ha senso prenderla prima dell’allenamento (o eventualmente anche durante), magari insieme ad altri tamponi come beta-alanina, bicarbonato di sodio, nitrati, betaina e caffeina. Stesso timing, obiettivi diversi.
3️⃣ Altra funzione possibile è quella di migliorare il ripristino delle riserve di glicogeno, e in quest’ottica agisce come volumizzatore cellulare (la creatina è nota per promuovere ritenzione intracellulare), spingendo verso l’ipertrofia sarcoplasmatica. In questo caso ha senso prenderla dopo l’allenamento, possibilmente insieme a zuccheri rapidi e altri agenti che agiscano da volumizzanti, come glutammina, glicerolo e taurina.
4️⃣ In virtù di questo ultimo punto, la creatina può aiutare negli infortuni, poiché avvenendo la ritenzione idrica anche a livello articolare, potrebbe avere effetto imbibente a livello delle articolazioni, aumentando l’ammortizzazione e rendendo più agevole lo scorrimento durante gli esercizi. In questo caso abbinamento valido con omega-3 e di nuovo glutammina, glicerolo
5️⃣ La creatina è poi un anticatabolico. Anche qui ha senso prenderla dopo l’allenamento, insieme a sostanze che agevolino il recupero, come omega-3, leucina, ashwagandha e rhodiola.
6️⃣ Infine, c’è anche una possibile azione benefica a livello cerebrale. E in questo caso si sposa bene con altri nootropi come Alpha-GPC e Huperzine A, che potenziano le funzioni cognitive e l'energia mentale, tornando dunque utile per sport che richiedono alta concentrazione. E qui si va dal ciclismo agli scacchi.
Poi certo, si può sempre prenderla a casaccio nella convinzione che faccia qualcosa. E nella maggior parte dei casi - che sia placebo o effetto reale - qualcosa farà. Qui si parla solo di consapevolezza di ciò che si sta facendo.
BIBLIOGRAFIA
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