Ross Nutrition, chi comanda in ospedale

 

 

Quando ero all’Università, un giorno un prof. disse di essere appena reduce da un viaggio di lavoro negli Stati Uniti. Era stato ad un convegno ed era tutto euforico di aver scoperto una “nuova” marca di integratori all’avanguardia. Trattavasi della “Ross Nutrition”. L’argomento mi interessava, conoscevo la ditta e i suoi prodotti, ed ero al corrente dell’alta reputazione di cui godevano in ambito clinico: ancora oggi sono gli integratori che nella maggior parte degli ospedali vengono somministrati ai poveri pazienti. Poiché io invece la ritenevo altamente scarsa, ci preparai su una reazione da discutere poi, dati alla mano, in aula. E uno per uno smontai ogni integratore, col prof. che assisteva attonito.

 

Prendiamo un prodotto a caso, l’ENSURE HIGH PROTEIN. La casa produttrice lo definisce “utile alle persone che necessitano di un extra proteico e nutrizionale”. Poi vai a leggere gli ingredienti e l’elenco è quantomeno imbarazzante:

 

 

 

- acqua

- zucchero (saccarosio)

- maltodestrine

- calcio e sodio caseinato

- olio di cartamo

- proteine isolate della soia

- olio di soia

- olio di canola

 

 

Traduco.

INGREDIENTI PRINCIPALI: acqua e zucchero.

FONTE PROTEICA: caseinati e soia, le più scarse qualitativamente e – guarda caso - più economiche.

GRASSI della peggiore specie:

  • l’OLIO DI CARTAMO ha un contenuto di acido oleico e linoleico (omega 6) opposto a quello dell’olio d’oliva (1), andando ad arricchire di omega-6 un’alimentazione già stracarica degli stessi;
  • l’OLIO DI CANOLA contiene alte quantità di acido erucico (assente in tutti gli altri oli), che viene metabolizzato con difficoltà dall’organismo e tende a depositarsi nei grassi del miocardio (2).

 

Allora, se l'obiettivo è “un extra proteico”, io mi chiedo due cose:

 

1. perché dovrei scegliere fonti proteiche così scarse?

2. perché dovrei sorbirmi tutto il resto (zuccheri e grassi)?

 

 

 

E per gli altri prodotti è la stessa musica. Prendiamo l'altro esempio del NUTRIFOCUS, “supplemento orale ideale per aiutare ad aumentare o a mantenere un peso salutare”.

 

Ingredienti:

 - acqua

- sciroppo di mais

- sodio caseinato

- olio di canola

- olio di cartamo

- zucchero (saccarosio)

- proteine del latte

- fruttooligoosaccaridi

- olio di mais

- proteine isolate della soia

 

 

Ancora: GLUCERNA SELECT, “nutrizione liquida iperproteica con una miscela glucidica, che ha clinicamente dimostrato di poter modulare la risposta glicemica post-prandiale in diabetici di tipo 1 e 2 o con ridotta tolleranza glucidica”. 

 

 

Ingredienti:

 - acqua

- calcio e sodio caseinato

- maltodestrine

- olio di cartamo

- maltitolo

- fruttosio

- olio di canola

- proteine isolate della soia

 

 

GLUCERNA WEIGHT LOSS SHAKE, “shake dimagrante (weight loss) che ha dimostrato di poter aiutare i diabetici di tipo 2 a perdere peso”.

 

 

Ingredienti:

 - acqua

- maltodestrine

- sciroppo di maltitolo

- calcio e sodio caseinato

- olio di cartamo

- fruttosio

- proteine isolate della soia

- fructooligosaccaridi

- olio di canola

 

 

NEPRO, “specificatamente disegnato per i soggetti in dialisi”. 

 

 

Ingredienti:

 acqua

maltodestrine

olio di cartamo

calcio, magnesio e sodio caseinato

olio di canola

zucchero (saccarosio)

proteine del latte 

 

 

PULMOCARE, “formula ipercalorica ed ipoglucidica, disegnata per aiutare a ridurre la produzione di diossido di carbonio, così da minimizzare la ritenzione di CO2 risultante da malattia polmonare ostruttiva e cronica, fibrosi cistica o malattia  respiratoria”. 

 

 

Ingredienti:

 - acqua

- calcio e sodio caseinato

- zucchero (saccarosio)

- olio di canola

- maltodestrine

- trigliceridi a catena media

- olio di mais

- olio di cartamo

 

 

Una volta mi ricordo di aver dovuto spiegare queste differenze finanche ad una mia collega dietista con cui lavoravo in ospedale. Le dicevo: “Ma le leggi le etichette oppure anche tu avalli questa roba senza ragionare?”. Ma per lei una proteina del siero di latte sembrava essere uguale ad una della soia…

 

Da anni, la “Ross” regna incontrastata negli ospedali. Le ditte di supplementi sportivi producono integratori di gran lunga più validi, adattabilissimi anche al contesto clinico. Se queste aziende fossero un po’ più scaltre e meno chiuse su se stesse, invece di stare arroccate su quei quattro gatti di culturisti, avrebbero un mercato ampissimo in cui operare. Ma come al solito la preoccupazione di ognuno sembra essere unicamente quella di stare nascosto a spiare l’altro… 

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

  1. Cappelli P, Vannucchi V, Chimica degli alimenti, Zanichelli ed, Bologna, 506, 1998.
  2. Cappelli P, Vannucchi V, Chimica degli alimenti, Zanichelli ed, Bologna, 505, 1998.

 

 

 

 

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Commenti: 2
  • #1

    Alessandro (mercoledì, 15 agosto 2018 13:15)

    senza parole.
    ormai certi medici pensano solo alle "marchette".
    non voglio credere che siano così ignoranti da non saper leggere delle semplici etichette�
    a confronto di questi pseudo prodotti pure herbalife è migliore e con questo ho detto tutto

  • #2

    Giuseppe Musolino (lunedì, 20 agosto 2018 18:43)

    Ok, però quello sarebbe più un pasto semiliquido che un gainer. I gainer in generale non mi piacciono (a meno di casi importanti come anoressie o malattie particolari), ma che almeno avessero il siero come fonte proteica e non avesssero zucchero addizionato (inteso come saccarosio, fruttosio - se non in piccola parte - o sciroppi di zucchero vari) ma una fonte glucidica più “intelligente”.