SILENCE, PLEASE
Io resto basito da come vi vedo allenare. Gente che recupera quanto vuole, altri che chiacchierano allegramente, altri che si allontanano dalla sala anche per 5-10 minuti… E non mi riferisco solo a chi va in palestra per socializzare, ma anche a chi dice di avere velleità da atleta.
IN ALLENAMENTO NON SI PARLA.
Terminata la serie, ci si concentra per quella successiva. Si focalizza l’obiettivo, si ripassa mentalmente il gesto atletico, si fa convergere la rabbia verso l’attrezzo da usare.
Questo vale per tutte per le discipline, ma ancor di più per quelle la cui prestazione si espleta in un lasso relativamente breve di tempo. Parlo dei 4-5 secondi dei saltatori, dei 9 dei centometristi, dei 20 dei nuotatori.
Li avete mai visti gli atleti del salto in alto o in lungo o i velocisti prima della partenza? Fanno gesti strani, chi muove la lingua vorticosamente, chi si picchia sulla testa, chi parla da solo: sembrano pazzi, in realtà stanno solo raccogliendo la concentrazione per farla poi confluire nel loro gesto atletico. E i 30-40 secondi dei bodybuilder non fanno eccezione.
Non si parla, non si scherza, non ci si riposa quanto si vuole, non si va in giro a rimorchiare, non si va in bagno, non si va alla macchinetta delle bibite, non si telefona, non si arriva “due secondi in macchina”, non si va a guardare il culo alle ragazze che fanno step…
Se faceste una sola di queste cose durante una lezione di arti marziali, il Maestro vi butterebbe fuori a calci. Chissà perché questo non vale per la sala attrezzi.
NON DEVI ESSERE nelle condizioni di poter parlare durante il recupero. Se riesci a parlare, le cose sono due: o non hai dato a sufficienza durante la serie o stai recuperando troppo. In entrambi i casi stai sbagliando.
Inutile poi cercare la ragione del successo degli altri in scuse che stanno meno in piedi di te.
Branch Warren non mi esalta come atleta (come espressione fisica intendo). Posto questo video per farvi notare non come ci si alleni, ma come ci si riposi e ci si prepari per la serie successiva. Guardate se per caso tra le serie parla, ride, scherza, gioca col cellulare, rimorchia, beve Gatorade, mangia barrette… Sin dalle serie di riscaldamento. Ah, ascoltate anche la musica in sottofondo, non mi pare siano i Modà… L’allenamento è uno stato di catarsi. È questa la differenza tra un campione e gli altri che nascondono i propri limiti dietro alibi più mediocri di loro.
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