Per svilupparsi, un tumore necessita di nuovi vasi sanguigni. Questo processo è detto angiogenesi. Nuovi vasi significano maggior distribuzione di ossigeno e nutrienti a tutte le cellule, cancerogene comprese. Quasi tutti noi sviluppiamo costantemente delle forme tumorali nell’arco delle nostre vite. Si tratta di “microcancri”, innocui proprio perché non sufficientemente vascolarizzati. Inibire l’angiogenesi potrebbe dunque significare rallentare, bloccare o addirittura far regredire questo processo. La chemioterapia svolge questo effetto, soprattutto se abbinata a farmaci antiangiogenetici. Ma inutile sottolinearne gli effetti collaterali. Il cibo ha dimostrato potere uguale e a volte anche maggiore.
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Alessio Calabriò (martedì, 08 maggio 2012 09:22)
Una tematica a molti ancora sconosciuta ma che merita un occhio di riguardo per i risvolti positivi che può avere sul campo della medicina, anche io prima che mi venisse presentata dal dott. Musolino in persona, non ne ero a conoscenza della potenza e l'influenza che i cibi che mangiamo possano avere sulla nostra salute... da quel giorno questa branca della nutrizione mi ha colpito e incuriosito, tant'é che ho voluto approfondire le mie conoscenze con questo articolo, scritto come sempre in maniera impeccabile dal dott. Musolino... spero un giorno di poter leggere altro a riguardo oppure magari chissa' fare uno stage in merito, d'altronde anche il titolo sentenzia "not too... more!"