PERCHÉ NON CONVIENE APRIRE UNA PALESTRA
Quando la disperazione della disoccupazione si fa pressante, qualcuno vede nelle palestre una facile fonte di guadagno. Attività in proprio, esentasse… che pacchia, no? Niente di più lontano dalla realtà. I Centri spuntano come funghi, ma altrettanto rapidamente sono obbligati ad abbassare la serranda o a cedere l’attività.
Ho visto aprire più palestre che negozi di alimentari nella mia città, e con la stessa rapidità le ho viste estinguersi. E quando sono costretti a chiudere, i proprietari cercano di rifilare la sòla a qualche malcapitato, così iniziano con le allucinazioni competitive: “Avevo più di mille iscritti”, “Dovevo buttare la gente fuori”, “Sono stato costretto a chiudere le iscrizioni”…
Balle, vediamo come vanno le cose nella realtà. La scelta innanzitutto è:
- aprire un Centro piccolo con relativamente pochi soldi, ma dove limitare fortemente il numero di attività e accontentarsi di conseguenza di un giro relativamente modesto di clienti cui far pagare una quota mensile modesta;
- aprire un Centro grande, con ingenti investimenti economici, dove svolgere più attività e ambire così ad un grosso giro di clientela cui poter chiedere un mensile più alto.
Quest’ultima ipotesi, oltre a richiedere investimenti spropositati comporta spese di gestione altrettanto onerose, per cui o si hanno i contatti giusti per riuscire a ottenere i finanziamenti appropriati oppure bisogna essere ultrabenestanti. Di conseguenza la scartiamo in questa sede e prendiamo in considerazione l’apertura di un centro di dimensioni più contenute.
Premessa fondamentale, i conti non si fanno sul mese ma sull’anno, perché la maggior parte delle palestre non lavora 12 mesi pieni, ma appena 7: luglio e agosto sono quasi sempre periodi di chiusura; giugno, settembre e dicembre sono mesi in cui BENE CHE VADA si lavora al di sotto del 50 per cento.
Per prima cosa occorre un investimento iniziale per allestire il Centro: attrezzi, pavimentazione, specchi, spogliatoi ecc. E nel caso della piccola palestra, questo è quantificabile in non meno di 70.000 euro (parliamo di attrezzi limitati in numero e non certo all’ultimo grido).
Quale giovane oggi ha da parte 70.000 euro per avviare un’attività? Direi nessuno, quindi restano due alternative. La prima è un finanziamento, magari agevolato, da parte di un ente pubblico. Ma mi giunge voce che anche per queste faccenducole occorra la famosa “spintarella”, il classico “calcio in culo”.
Perciò, se non si dispone di conoscenze che contano occorre scartare questa ipotesi e resta l’ultima soluzione: la famiglia. Se papà ti dà i soldini, puoi pensare di andare avanti col progettino. Se papà i soldini non li ha, puoi metterti a preparare la valigia e iniziare il tuo calvario di precario in giro per l’Italia.
Trovata la somma per l’investimento iniziale, bisogna ora considerare entrate e uscite. Partiamo dalle uscite. Ipotizziamo la formula più economica possibile, quella in cui l’istruttore di sala sia il proprietario stesso e gli altri insegnanti siano pagati con percentuale sugli iscritti (formula aberrante, ma unica via per poter pensare di stare a galla). Anche le pulizie vengono effettuate dal proprietario. Nessuna uscita di tasca dunque per pagare il personale. Ripeto, ipotesi estreme per abbassare il più possibile i costi.
Localizziamo l’attività al sud, dove le condizioni economiche della popolazione non consentono di poter chiedere grosse quote mensili all’utenza (non parliamo poi di abbonamenti annuali). Inoltre siamo a inizio attività e non possiamo pensare di piazzarci sul mercato con tariffe alte. Fissiamo allora una retta mensile di 30 euro.
Facciamo due conti:
- utenza media mesi pieni: 150 iscritti (150 x 7 mesi = 1050 iscritti; 1050 x 30 euro = 31.500 euro)
- utenza media mesi vuoti: 50 iscritti (50 x 3 mesi = 150 iscritti; 150 x 30 euro = 4.500 euro)
- utenza media mesi chiusi: 0 iscritti (0 euro)
TOTALE ENTRATE: 36.000 euro/anno
E teniamo conto che i primi anni risentiranno dell’avviamento, per cui difficilmente si potrà contare da subito sul numero di clienti sopra ipotizzato. Ripeto, lasciate perdere chi va millantando di avere 1000 iscritti al mese, vi sta prendendo in giro.
Calcolate le entrate, occorre ora considerare le uscite. Se le entrate sono variabili, le uscite sono fisse. Significa che si pagherà anche quando non si lavorerà, come ad esempio nei mesi estivi. Tra le uscite la voce principale è il fitto. Serve un locale di una certa dimensione per allestire una palestra, non diciamo grandissimo ma non meno di 400-500 mq. Immaginiamo una città media, non un grosso centro ma nemmeno un paesino sperduto nei monti dell’entroterra in cui il fitto magari sarebbe bassissimo, ma di pari passo non consentirebbe di ambire a grossi numeri di clientela.
Aperta parentesi. In questo modo ci si sarà bruciati in partenza. Innanzitutto perché come dicevamo le palestre nascono come i funghi e quindi facilmente ci si troverà accerchiati da Centri più grandi e più alla moda. E poi perché con 400-500 mq si è costretti ad allestire una palestra “old style”, ossia sala pesi e non più di un’altra stanza dove svolgere un’attività per volta. Ricordatevi che al 99 per cento dell’utenza, della sala attrezzi non frega niente. Chiusa parentesi.
Per un locale di quelle dimensioni avremo quindi:
- fitto locale: 2000 euro/mese; 24.000 euro/anno
- luce, acqua e altre utenze (mi tengo basso): 400 euro/mese; 4.800 euro anno
TOTALE USCITE: 28.800 euro/anno
RICAVO NETTO: 36.000 – 28.800 = 7.200 euro/anno
Cioè, 600 euro al mese.
Per un impegno lavorativo quotidiano di almeno 12 ore, il che vuol dire che si avrà giusto il tempo di dormire la notte. Per i pasti, tranne colazione e cena, ci si organizzerà in palestra stessa.
Dodici ore di lavoro al giorno (ore 10-22 dal lunedì al venerdì; ore 10-18 il sabato) significa 68 ore settimanali: 2.20 euro all'ora!
Non dimentichiamo che bisogna ammortizzare quei 70.000 euro iniziali, e con un guadagno netto di 600 euro mensili occorreranno oltre dieci anni per farlo. Come si camperà in questi dieci anni con ricavo netto zero resta un mistero. Così come resta un mistero come si camperà dopo i dieci anni, quando finalmente ci si potrà “godere” tutti quei 600 euro…
Una via alternativa ci sarebbe, anzi due. La prima, per chi può permetterselo, è acquistare il locale, così che invece di buttare soldi in un fitto si versino in un mutuo; in questo modo se l’attività andrà male non ci si ritroverà con niente in mano. La seconda è aprire la palestra in un posto di mare (a patto che questo sia vivo anche d'inverno), dove si possa lavorare anche in mesi morti come luglio e agosto; ma di solito un posto di mare non ha un bacino d’utenza largo quanto quello di un centro urbano, per cui si guadagnerebbe da una parte e si perderebbe dall’altra.
Come si può vedere, la mancata regolamentazione del ramo sportivo non ha giovato ad alcuno: i laureati hanno trovato il campo invaso da sfaccendati cui è stato consentito di aprire Centri con la licenza elementare, e i cialtroni in questione si sono solo passati il testimone nel tempo per ritrovarsi di volta in volta con un pugno di mosche in mano, dequalificando sempre più il settore.
Le palestre dovevano essere un luogo d’elezione per la cura della salute, non un bivacco per fancazzisti.
P.S. Dopo aver dimostrato conti alla mano che in una struttura in cui si pagano 2000 euro di fitto (una miseria) con 150 iscritti a 30 euro mensili (quota media di una palestra del sud Italia) non ce la si fa, arriva l’analfabeta di turno (sempre in forma anonima) e scrive: “SCUSO, QUESTI SONO FESSERIE: IO O APERTO UN LOCALO DOVE PAGO 800 EURO AL MESE DI FITTO È LAVORO CON 300 ISCRITTO A 40 EURO E CÈ LA FACCIO BENISSIMO”.
Prego tutti di voler prendere visione dei commenti sottostanti lasciati da parte di persone che hanno vissuto in prima persona quanto decritto nell’articolo. Gente che è stata costretta a chiudere perché non ci stava dentro con i costi, costretta a leggere di bamboccioni che a 21 anni hanno aperto palestre coi soldi di papà, esattamente come descritto nell’articolo. Vi imploro di risparmiarmi dal farmi leggere bestialità simili, anche perché non verranno pubblicate se non per sbeffeggiarvi pubblicamente.
Altra premessa, lo so benissimo che ci sono laureati ancora più incompetenti dei cialtroni con la terza media, ma quello è un discorso che riguarda il mondo universitario che è sempre meno formativo. Perciò non venite a scrivermi: “SCUSO PERÒ IO CONOSCO LAUREATI KE NN ANNO MAI PRESO UN MANUBRIO IN MANO”. Si provveda a rendere formativi i corsi universitari. Se esiste un percorso di laurea per una determinata professione, in uno Stato serio (quale è evidente l’Italia non sia) tu puoi essere anche Einstein, se non hai la laurea ti dovrebbe essere impedito di esercitare.
Ultima cosa a chi parla di "smontare i sogni": cercate di imparare la differenza tra realismo e disfattismo. Liberi di continuare a sognare.
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VIVAFITNESS (mercoledì, 27 marzo 2013 19:15)
ERRATO : SUPERFICIE MINIMA 100 MQ
ERRATO : PUNTO DI PAREGGIO : 1 UTENTE X 1 MQ
ERRATO : IL PROFITTO DIPENDE DALLA STRATIFICAZIONE DEL SERVIZIO
ERRATO : 30 € AL MESE , IN UNA PICCOLA SUPERFICIE E' PERCEPITO COME SENTORE DI SCARSA QUALITA', I CENTRI FITNESS PIU' PICCOLI HANNO UN BILANCIAMENTO COSTI / RICAVI MIGLIORE (OVVIAMENTE LAVORANDO IN UN CERTO MODO)
PROSEGUO CON GLI ERRATO ? MA NOOO , MI FERMO QUI' SENNO' L'ANNOIO....
MI SA CHE SI DEVE UN MOMENTO MOMENTO AGGIORNARE DAL PUNTO DI VISTA MANAGERIALE...LE COSE NON SI FANNO "AD CAPOCCHIAM" MA DI SICURO SE SI E' STATI "TECNICI" PER UNA VITA NON SI PUO' IMMAGINARE DI DIVENTARE "MANAGER" IN UN GIORNO .....
Giuseppe Musolino (venerdì, 29 marzo 2013 00:58)
ERRATO: CON 100 MQ CI APRI UN GALLINAIO, NON UNA PALESTRA.
ERRATO: PUNTO DI PAREGGIO 1:1 EQUIVALE ALL’ALLEVAMENTO CATEGORIA 3, OSSIA IN GABBIA CON 7 POLLI PER STIA.
ESATTO: IL PROFITTO DIPENDE DALLA STRATIFICAZIONE DEL SERVIZIO, OSSIA DA QUANTE MINCHIATE PROPONI AI TUOI CLIENTI, MA DA MANAGER QUALE SEI NON TI VERRÀ DIFFICILE RIFILARE LORO LE PEGGIO IDIOZIE.
ERRATO: VIENI IN CALABRIA E TI FACCIO VEDERE COSA SIGNIFICA 30 € AL MESE.
NON PROSEGUO PER NON UMILIARTI OLTRE, E RINGRAZIAMI PER AVER SPESO CINQUE MINUTI DEL MIO TEMPO A RISPONDERTI. GENTE COME TE HA SVILITO QUESTO SETTORE, CON TUTTE LE SOLFE DEL “PUNTO DI VISTA MANAGERIALE”. I MANAGER VADANO IN AZIENDA DIETRO UNA SCRIVANIA, LA PALESTRA È LUOGO PER TECNICI, NON PER LORO.
ABBASSA QUEL MAIUSCOLO, IMPARA L’EDUCAZIONE, PRESENTATI CON NOME E COGNOME E POI TORNA.
Evviva le discussioni costruttive (martedì, 07 maggio 2013 13:03)
Sono allibito
se i toni sono qst il mondo del fitness nn andrà da nessuna parte, sono anch'io convinto che il mondo delle palestre HA assolutamente bisogno di un approcio manageriale che ci permetta di vendere e nn di imbrogliare la gente.
Qst è un mercato in continua evoluzione e noi con il mercato ci dobbiamo adattare alle mode e alle esigenze della gente che viene nelle nostre palestre.
Se rimaniamo a pensare che la nostra sia la BIBBIA e che gli altri siano dei fessi nn andiamo proprio da nessuna parte.
Giuseppe Musolino (giovedì, 09 maggio 2013 13:38)
Gentile signor Allibito, anche per lei valgono le regole sopra espresse: se vuole diritto di parola su queste pagine deve cominciare col presentarsi con nome, cognome e possibilmente qualifica nell’ambito del settore di cui stiamo discutendo. Altrimenti per esternare le proprie paturnie ci sono altri luoghi.
Emanuele (lunedì, 12 agosto 2013 12:33)
ciao, concordo con il tuo articolo praticamente su tutto e volevo qualche dritta perchè ti vedo informato. Ti spiego, io a casa ho uno spazio di circa 300mq e mi sono chiesto se convenisse provare ad aprire una piccola attività limitata alla sala macchine. Certo, con il tuo articolo mi smonti tutto ma magari visto che punterei solo a sala macchine con lavori di pavimentazione e messa in regola dello sabile fatti da me dici che sarebbe fattibile ma sopratutto conveniente? Per quanto riguarda gli standard di dimensione dei locali(per legge) sai dove posso documentarmi?
Grazie!!
Giuseppe Musolino (lunedì, 12 agosto 2013 13:20)
Come da articolo, dubito che sia un’idea conveniente anche perché non potresti più di tanto vincolare la gente a venire ad allenarsi ad orari prestabiliti e finiresti per starci buttato dentro h24. Dipende dal valore che attribuisci al tuo tempo. Per quanto riguarda gli standard di dimensione dei locali, non penso ne esistano, nel senso che non credo ci sia un limite minimo da rispettare; dipende dalle proprie possibilità e dal buon senso, e in ogni caso 300 mq sono ampiamente a norma.
Rino (domenica, 25 agosto 2013 18:12)
Caro Giuseppe
Vorrei aprire una piccola palestra pesi ed insegnare arti marziali contemporaneamente .. Tutto a gestione familiare.. Cavoli ma leggendo il tuo articolo passa la voglia.. Smonteresti chiunque:-))
Rino
Giuseppe Musolino (domenica, 25 agosto 2013 20:08)
Se intendessi insegnare SOLO arti marziali il discorso cambierebbe: niente attrezzature, locale più piccolo, nessun istruttore, spese ridotte. Non diventeresti milionario ma il progetto diverrebbe molto più fattibile.
Rino (giovedì, 29 agosto 2013 23:43)
Volevo combinare.. Tutte e due.. Ma pesi quelli che servono senza esagerare.. Mi spiego.. Gli allievi che fanno abbonamento arte marziale con un supplemento del 60% circa.. Dico circa.. Possono usufruire anche della sala pesi così da essere completi.. Ovviamente dei pesi si occuperebbe mia moglie che è personaltrainer .. Cosa ne pensi? Solo arti marziali fai la fame credimi
Giuseppe Musolino (venerdì, 30 agosto 2013 12:48)
Lo so che solo con arti marziali faresti poco ma lo dicevo perché organizzeresti i turni in orari ben determinati, dopodiché via, palestra chiusa e tempo libero per fare qualcos’altro di produttivo (perché solo con quello non ci campi, ma almeno concili una passione).
Ricorda: attrezzatura limitata = utenza limitata, e staresti in palestra 10 ore al giorno per alla fine riuscire a coprire solo le spese. Lascia perdere, o pensaci MOLTO bene prima.
Rico (venerdì, 30 agosto 2013 14:05)
Mi scusi prof. ma la foto al di sotto del paragrafo che parla della palestra old style e' per caso la Temple Gym di Dorian yates? :)
Giuseppe Musolino (venerdì, 30 agosto 2013 14:38)
Sì, Rico.
ROBERTO (martedì, 10 settembre 2013 16:34)
Sono titolare di una palestra in un piccolo paesino del sud e concordo pienamente con Giuseppe soprattutto quando un'attività (come la mia ) è inquadrata come ditta individuale e non associazione! Lavoro dalla mattina alle 8.30 e termino alle 22.30; ogni persona che mi aiuta nel lavoro (e ce ne bisogno se vuoi dare un certo targhet) viene inquadrato con contratti in regola con ulteriori spese di consulenza!Sono in fitto per un totale di 20.000 euro l'anno ed oltre alle spese di utenza pago iva, SIAE, canone RAI, contributi personali e dei collaboratori con ulteriori 15.000-20.000 euro di F24.I costi e i numeri sopra descritti sono effettivamente quelli, nonostante il mensile nella mia palestra varia dai 40.00 ai 50.00 euro e spesso mi trovo a combattere con le associazioni che possono permettersi mensili di 30.00 euro (e stento a credere che siano tutte "non a scopo di lucro"). sono sicuro e certo di quello che do ai miei clienti che spesso mi ripagano con la loro fedeltà, ma credo che per 600 euro al mese (se lo racconto non mi credono)non ne valga proprio la pena e non credo di poter salvare io l'Italia! Sto valutando la possibilità di chiudere e associarmi ad altre persone che condividono la mia stessa passione. Accetterei volentieri consigli semmai qualcuno ne avesse....Roberto
luca (giovedì, 12 settembre 2013 23:28)
Bravo Giuseppe. I manager vadano dietro le scrivanie, io mi trovo in difficolta' proprio perche' ho seguito i consigli di un'agenzia di consulenza. Che parlava solo di numeri, percentuali inventate e si allontanava sempre di piu dal discorso tecnico. Risultato? Tanto lavaggio del cervello e tanto deficit nei conti a fine anno. E alla fine avevano ancora ragione loro...
Andrea (domenica, 15 settembre 2013 01:45)
ciao io mi trovo ad essere proprietario di un locale su cui è stata fatta una palestra.
Gli attuali gestori dicono che non ci stanno piu' dentro con i costi, e vogliono mandarmi disdetta.
Stavo ragionando sul fatto di continuare io l'attività, dato che il locale è mio e mi troverei già tutto pronto.. (mancherebbero solo i pesi che dovrei ricomprare..).
Attualmente la palestra ha pochissimi attrezzi ed una retta elevata, sopra i 50 euro, e secondo me è per questo che ci vanno poche persone (mentre le precedenti gestioni avevano piu' attrezzi e piu' iscritti..)
Secondo voi puo' avere un senso provare a ricomprare nuovi attrezzi, mantenere sala di atletica, abbassare i prezzi (pensavo di fare gli annuali a 200euro), e provare a rilanciarla ?
Il locale, per altro abbastanza centrale nella città dove è situato, è di 315mq, ha spogliatoi specchi ecc già pronti, e i locali adiacenti al mio sono sfitti.
Mi chiedevo se secondo voi potrei riuscire a ottenere un 30.000euro all'anno con una simile strategia..
grazie.
ciao
Andrea
Francesco (venerdì, 01 novembre 2013 11:29)
Sign Musolino la ringrazio per queste informazioni molto utili. Mi permetto di partecipare a questa conversazione per aggiungere qualcos'altro.
Sono de sud e lavoro al Nord. E i mensili hanno delle differenze abissali.
Nord: dai 30(sala fitness senza personal trainer ) ai 100 euro mensili(con piscina sauna ecc); ovviamete solo se fai contratti annuali altrimenti il mensile aumenta.
Sud :dai 15(sala fitness con personal trainer) a 50 euro mensili(con piscina sauna ecc).
Lo stipendio di chi lavora all'interno rimane uguale(una miseria).
Il problema è che il "ricco" può permettersi di aprire palestre sulle spalle della preparazione del povero laureato che lavora li dentro e che prenderà una miseria.
Io sono Laureato, ho 28 anni, lavoro da 8 anni(no nelle palestre) ed ho qualcosa da parte che mi permetterebbe di allestire una palestra (piccola). Era il mio obbiettivo ma tra affitti, spese, tasse, non credo che ne valga la pena. Se magari un giorno qualche legge mi renderà la vita più facile ci farò un pensierino, altrimenti sono nelle mani del gratta e vinci.
daniele77 (sabato, 14 dicembre 2013 01:00)
Caro giuseppe, hai proprio ragione. Anch'io gestivo una piccola sala di circa 150 mq e ho dovuto chiudere perchè non ci stavo dentro con i costi. Troppa la concorrenza low cost, con la gente abituata a pagare sempre meno fregandosene della qualità del servizio, mi sono ritrovato dall'avere le cifre più basse della mia città alle cifre più alte. Ora lavoro per un centro che fa pagare 33 euro tutto compreso, anche l'incompetenza di chi lo gestisce...
Luciano (domenica, 02 marzo 2014 22:27)
Io ho una palestra, l'ho aperta quattro mesi fa! Insieme ad un amico! Abbiamo entrambi 21 anni e ci hanno aiutato le nostre famiglie. Ho comprato attrezzi su alibaba, spediti dalla cina. 35mila euro di attrezzi isotonici che la techongym li sogna la notte ;)
sono quattro mesi che abbiamo 300 iscritti a 40 euro!
Qualsiasi cosa, se fatta bene, porta i suoi frutti! La fortuna lasciala ai perdenti... e questi calcoletti da quattro soldi: lasciano il tempo che trovano!
Giuseppe Musolino (lunedì, 03 marzo 2014 00:45)
Come volevasi dimostrare: fancazzisti che hanno aperto palestre coi soldi di papà. Aveste almeno l’intelligenza di capire che nell’articolo si parla proprio di voi. Vabbe’, non a caso la sezione si chiama “Cialtroni”…
P.S. Mettece n’artro punto esclamativo!!!!!!!!!!!!!!
Massimo (sabato, 08 marzo 2014 11:18)
Ciao Giuseppe!
Il tuo articolo è diretto, veritiero e senza fronzoli, complimenti, hai inquadrato la situazione.
Sono giusto nel periodo di valutazione, mi sono appena licenziato dalla palestra dove ho lavorato per 10 anni (mi devono un mucchio di soldi) e mi trovo a dover prendere la decisione di aprire un'attività per conto mio.
Decisione quasi forzata, dato che non vi sarebbero altre prospettive lavorative.
Ma, siamo in Sardegna e le cose purtroppo vanno a catafascio, pensa che in certe zone a Sassari ci sono palestre che fanno 22 euro di mensile e sono piene zeppe di cinesi (quelli che hanno il magazzino a fianco).
L'istruttore pranza, cena e forse dorme dentro.
Gestori buttati dentro per 14 ore al giorno per racimolare nemmeno il tanto da pagare le spese (ene, fitto).
Perchè, c'è da pensare anche questo: più clienti vi sono, più aumentano i consumi e da lì l'idea di aprire un centro piccolo e di fare solo servizio di Personal Trainer (ti fai pagare a seduta con pacchetti di 10 lezioni), ma, bisogna vedere come gira l'economia qui a ss!!
Ciao!
elson (domenica, 30 marzo 2014 19:33)
Lavorero in italia e dopo aver fatto una quindicina di mila di euro chiedero un mutuo in albania e investero là, perche in italia non riesci a pagare le tasse e l'affitto che qui puo arrivare anche fino 5000€ e che in albania posso pagarla solo per 700€ al mese, e per ogni iscritto prenderei 25€.. assicurandomi un proffitto di quasi 3500€ al mese
elson (domenica, 30 marzo 2014 19:45)
E poi in albania un lavoratore prende 300 LEKE al mese cioè 10 LEKE al giorno che sarebero 7,50€ al giorno quindi se assumo 3 persone mi verra a costare 900 LEKE al mese, con un numero di 200 iscritti (nella città piu grande dell'Albania) e 30LEKE l'uno mi entrano 9.000 LEKE al mese. Togliamo 900 affito altri 200 luce e gas, le tasse devi pagate 1000 LEKE ogni 6 mesi cioè 150 piu o meno al mese.. mi entrano in tasca 7000 leke e in su
Giuseppe Musolino (martedì, 01 aprile 2014 14:22)
30 leke a utente [22.50 €] x 140 utenti = 3150 €
700 € affitto +
400 € luce e gas +
125 € tasse +
675 € istruttori =
------------------
1900 € di spese
3150 € – 1900 € = 1250 € (quasi 1800 leke), con cui in Albania ci vivi da nababbo, mentre in Italia…
Emanuele (lunedì, 21 aprile 2014 00:42)
Accidenti che guerra ragazzi!!!!
Datevi una calmata!!magari mettete qualcosa di più costruttivo:delle indicazioni che possono aiutare chi è veramente intenzionato e coraggioso a investire ancora qualcosa in questo splendido paese.
Lo stato ha stanziato dei soldi a fondo perso per chi vuole aprire nuove attività come queste;con la restituzione del 20% a tasso agevolato.
Per cui fatevi un rapido esame di coscenza per quanto riguarda la vostra professionalità e quello che riuscite a dare ai vostri clienti,dopodiché pianificare con delle persone competenti in grado di sapervi consigliare seriamente.
giacomo (giovedì, 15 maggio 2014 06:22)
SALVE buona sera
i tuoi conti non fanno 1 piega...... se sono giusti.. però mi chiedevo come mai ci sono palestre che sono aperte da parecchi anni e ancora tirano alla grande? cioè conoscendo i proprietari non sono persone che al mese fanno 600 euro... ed hanno solo la palestra... quindi c'è sicuramente un qualcosa di sbagliato in ciò che dici...
Giuseppe Musolino (giovedì, 15 maggio 2014 12:22)
Oppure c’è SICURAMENTE qualcosa di sbagliato in quello che ti raccontano i proprietari in questione, non ti sorge il dubbio dal momento che tu stesso dici che i miei conti non fanno una piega?
Primo, come spiegato nell’articolo, possono pagare un fitto non troppo alto. Di più, possono avere un locale di proprietà ed evitare così le spese di fitto.
Secondo, la palestra può andare bene sul serio (è raro, ma mica è escluso).
Terzo, non mi dici la zona, magari sono al nord e la faccenda cambierebbe radicalmente (già la sola quota mensile che pagherebbero gli utenti non sarebbe così miserrima).
Quarto, possono avere il papi alle spalle.
Quinto, per quanto pensi di conoscerli, tu non saprai mai la verità su quello che altro fanno nella vita.
Prima di insinuare il dubbio qui, vai a farlo a casa loro.
Roberto Pietta (giovedì, 15 maggio 2014 15:11)
Ciò che è stato scritto è la PURA verità. Inoltre al nord è anche peggio. Ormai i proprietari dei centri fitness inseriscono nel loro organico gente pagata pochissimo (Ve lo giuro: so di centri importanti a Brescia che addirittura inseriscono i tirocinanti universitari a costo zero e "ovviamente" a qualifica zero). L'ufficio delle entrate e l'equitalia, poi, stanno martellando a suon di multe le varie palestre.
fabrizio (lunedì, 26 maggio 2014 13:10)
Scusa giuseppe, un consiglio. Ho la disponibilità pwer aprire una palestra, diciamo 50.000 tutti sull'unghia. Potrei quindi aprire senza dovermi indebitare. Siamo io e mio figlio, appassionati ed anche esperti di power lifting. Tu pensi che partendo senza debiti si possa tirare avanti? Ho trovato un locale da 100 metri quadri netti, già a posto e in regola con impianti elettrici, dovrei soltanto farci l'idraulica e, naturalmente due spogliatoi. Ho calcolato un margine netto per gli attrezzi di 70 mq. La farei più sulla specializzazione di power lifting ed anche di bodybuilding. Vorrei farlo perchè mi avanzerebbero 50.000 euro in più e vorrei investirli per aiutare mio figlio che davvero non trova lavoro ed è appassionato di questo genere. pensi che valga la pena? Farei un prezzo popolare di 30/35 euro, qui in liguria la media è tra i 50 ed i 70 euro. M i basterebbe che ci uscisse lo stipendietto per mi figlio, per me non ha importanza, anche 800/1.000 euro al mese sarebbero ottimi. Gestiremmo tutti io e mio figlio, senza dover pagare nessuno, mio figlio ha l'attestato di istruttore. Che cosa ne pensi? Grazie se vorrai cortesemente rispondermi.
Cordiali saluti.
Fabrizio
lello (martedì, 27 maggio 2014 12:37)
Ciao, purtroppo ciò che scrive è vero.. l'unica possibilità è avere un capannone di proprietà e cosi forse si riesce a fare un buon business.
Chiedevo a voi esperti se conoscete una marca di macchinani fitness con un buon rapporto qualità/prezzo. Leggevo in un commento che un utente ha acquistato da Alibaban, ne sapete qualcosa? se sarebbe possibile avere un cotattatto dell'utente ve ne sarei grato. Grazie
Niccolò (martedì, 17 giugno 2014 16:59)
Ciao, sono uno studente di 21 quasi laureato in scienze motorie.
Stavo pensando di aprire una palestra in un locale di mia proprietà di poco meno di 350 mq. Studiando nel settore comprendo che aprire una salta pesi "classica" sia inutile a causa dell'innumerevole concorrenza, ma se si aprisse una palestra con lezioni di spinning e lezioni musicali di fitness con piccoli attrezzi? Insomma specializzarsi in un settore dell'allenamento...
MArco (giovedì, 26 giugno 2014 15:51)
Caio sig. Musolino. questo articolo mi ha posto una bella questione. Sono in procinto di aprire una palestra. Sono proprietario di un capannone di 900mq al centro del paese in sud italia di 22.000 persone. come concorrenza altre due palestre di piccole dimensioni. Premesso che non avrei spese di fitto ma solo di gestione. Vorrei mettere una grande sala pesi, una sala spinning e walking o similare, una sala boxe e una fitness ed e mettere due saune gratuite negli spogliatoi per offrie un servizio aggiuntivo. Secondo la sua esperienza, a prescindere dall' investimento, potrebbe essere un attività di successo o costretta al fallimenti?
Ignazio (lunedì, 18 agosto 2014 22:40)
Ciao a tutti,il vero problema in Italia e' l'agenzia delle entrate che smantellerà' nel giro di 10 anni tutte le associazioni no profit perché' lo stato e' diventato il nemico vero.Da aggiungere poi crisi,ed un attività' che ti assorbe completamente e non ti lascia nemmeno il tempo di vedere i tuoi figli.Giuseppe ha ragione in tutto ed io stimo le persone schiette e che parlano con il cuore.Pero' io non voglio arrendermi e vado avanti investendo 500 mila euro comprando uno stabile di 1000 mq nel modenese,Però aprirò commerciale perche' le associazioni non esisteranno più' a breve in quanto l'orientamento dello stato italiano e' considerare il fitness come attività' commerciale vera e propria!Poi non è' possibile morire dentro una palestra 12/14 ore pulendo anche i cessi di notte.Per questo io pagherò' almeno un insegnante fisso ed una receptionista per orario di punta,ed una donna pulizie per pulire 2 orette al mattino.Poi si lavora 6 giorni alla settimana e la Domenica e' sacra per la mia famiglia ed il buon Dio a cui affido tutti i miei progetti di vita.Auguro a tutti di riuscire in tutti i vostri progetti ma questo e' un settore purtroppo solo per chi ha un sacco di soldi da investire ed offrire il meglio. Purtroppo i piccoli centri non staranno in piedi e se devono pagare affitto e tasse in Italia purtroppo non si sopravvive e lo stato punisce sicuro prima o poi i no profit anche chi lavora onestamente ed in buona fede!Buona fortuna a tutti è lasciate questo settore ai soli benestanti perché' veramente in Italia PURTROPPO per questo settore bisogna essere proprietari dei muri e che possono permettersi dipendenti ed ogni genere di tassa assurda che solo in Italia esiste!ciao e grazie a Giuseppe che dice il vero anche con passione e rabbia come e' giusto che sia in Italia al giorno d'oggi! Ciao da uno che nella vita non Sa fare altro che questo bellissimo lavoro che però' in Italia e' una vera avventura rischiosissima anche per chi ha soldi e confida in Dio come me
Jean (sabato, 06 settembre 2014 20:23)
Sono in pieno accordo col sig. Giuseppe Musolino, e comprendo la sua rabbia ed il suo sdegno:
1-. Sono sicuro che in un futuro molto vicino lo Stato tasserà le A.S.D. smascherando il fatto che non sono "no profit", e significherà diminuire del 50% le proprie entrate, si dovranno pagare IVA, INPS, TASSE SUL GUADAGNO;
2-. La guerra dei prezzi, abbasserà inevitabilmente le entrate fino alla chiusura di tutte le palestre, ed entreranno i mega centri fitness low cost, fenomeno già esistente nei paesi più industrializzati;
3-. Si è instaurato nella mente delle persone un'idea sbagliata dei centri fitness, visti non come luogo di lavoro, di impegno, di fatica, dove la qualità dei servizi è indispensabile, ma come luoghi di svago, dove l'importante è un prezzo basso e la possibilità di fare più attività, facendo tutto malissimo, senza ottenere risultati;
4-. L'ignoranza delle persone è aumentata, infatti, non si informano se una palestra è in possesso di un defibrillatore, perchè l'importante è che abbia la sauna!
5-. La sala pesi è il cuore della palestra, ma non ha più importanza, meglio fare delle attività aerobiche in cui si balla, ci si riposa, ci si diverte, non servono più il cardio fitness, i pesi, le varie macchine, per dimagrire, meglio fare balli di gruppo e poi andarsi a mangiare un kebab o un panino nei camion, così ci si tiene in linea!!!
Sono schifato, i cialtroni ci sono riusciti ed oggi non vedo l'ora di uscire da un mondo che ho sempre amato e che hanno per sempre ucciso!!!
Luca (lunedì, 08 settembre 2014 23:11)
Articolo giusto
GM (giovedì, 18 settembre 2014 13:51)
Qualche cialtrone prova a lasciare messaggi pensando che vadano pubblicati in automatico, e invece gli stessi devono essere prima approvati dal sottoscritto. Un'ulteriore forma di frustazione di chi non è contento di essere riuscito a rubare a dovere a chi le cose se le è guadagnate con lo studio vero (quello universitario, non dei corsetti del wekend) e l'impegno sul campo (di lavoro e agonistico).
Antonio (lunedì, 22 settembre 2014 17:27)
Gnetile sig. Musolino, premetto che il suo articolo è interessante e veritiero. Sono di Napoli (provincia) e sempre più spesso vedo nascere palestre enormi, allestite come sale ricevimenti, con shermi-video alle pareti, specchi enormi, musica a palla in filodiffusione anche negli spogliatoi con la jacuzzi, sala bar, reception a livelli alberghieri. Sale attrezzi dove gli attrezzi non esistono, ci sono solo macchine spaziali che “assistono il movimento”. Sale che portano nomi tipo "Sala Cuba", "Sala Rio", "Sala Himalaya", in cui ci si fanno le discipline più assurde e inutili, come: discopump, zumbafitness, martial-training, fit-dancing, balli di gruppo. Dove gli istruttori sembrano usciti dalle copertine di riveste alla moda, fisici scolpiti al limite della "fame" sempre ben depilati, con la messa in piega in ordine e il trucco rifatto. Alla fine in questi centri sportivi, che nulla hanno di sportivo se non il nome (a volte), ci si va per intrattenere relazioni sociali nella speranza di rimettersi in forma. Gli istruttori ti seguono male senza un buon piano di allenamento e senza una buona dieta, e se non ottieni risultati la colpa è tua. Sono palestre per gente che non vuole allenarsi davvero. Questo è quello che anche Lei descrive nel suo giusto articolo, ma penso che alcune palestre vadano male non solo per una gestione improvvisata, ma soprattutto per un bacino d’utenza svogliato, dove se cerchi di farli allenare seriamente, scappano. Oggi, la gente vuole il fitness facile, dove non bisogna sudare, dove ci si allena in 10 minuti e gli altri 80 si chiacchiera con gli amici, magari davanti ad una bella bevanda rinfrescante. Tuttavia, per fortuna, non tutti sono così. Ci sono ancora le palestre dove si suda, si lavora sui propri limiti, dove gli attrezzi sono ancora fatti del pesante ferro e il carico libero è l’unico modo di allenare. Ci sono ancora le palestre spartane dove c’è poco personale, solo i gestori, che per amore e passione ci vivono in palestra e seguono gli iscritti come “gente di famiglia”. Spero, prego, che queste palestre spartane non chiudano mai, perché sono l’ultimo tempio dello sport vero, dello sport per i non professionisti, perché ci sono ancora tante persone che vogliono allenarsi in modo serio. Io sono cresciuto in palestre spartane, dove i tubi dell’acqua erano a vista, gli spogliatoi erano piccoli, ma le sale erano attrezzate per preparare gladiatori. Ho 36 anni, sono cintura nera di Judo e istruttore di functional training (recente brevetto), un modo di allenarsi utilizzando principalmente il proprio corpo come mezzo e servendosi di attrezzi, oserei dire, rudimentali. Capisco la Sua amarezza, condivido le sue teorie, ma sono più ottimista, voglio esserlo. Ho in progetto di aprire una piccola palestra, di pochi metri quadri, magari in uno scantinato, dove poter insegnare Judo, allenamento funzionale e ginnastica. Corsi su orari con una retta modesta, dove pretenderò sudore dai miei iscritti. L’investimento iniziale non è stratosferico, diciamo il costo di un’auto nuova (pazienza, mi sposterò in bici). Se non avrò tempo per stare con la mia famiglia, mia figlia e mia moglie verranno da me in palestra. Certo, non diventerò ricco, ma forse sbarcherò il lunario, sempre meglio del mio attuale lavoro precario (mal pagato) e sicuramente con molto meno stress; perché quando si fa un lavoro che è la propria passione, lo stress non esiste. Spero mi vada bene, “è meglio provare e fallire piuttosto che vivere con il rimpianto di non aver mai provato”. Grazie per la Sua attenzione.
Giuseppe Musolino (lunedì, 22 settembre 2014 18:28)
Scappano perché sanno che altrove possono trovare quello che cercano, caro Antonio: un luogo in cui non fare un cazzo, scusa la franchezza ma sono abituato a parlare chiaro. Fino all’inizio degli anni Novanta le alternative erano davvero poche: niente zumba, niente pilates, niente functional, niente crossfit, niente bootcamp, niente fit-pump, niente fit-boxe, niente spinning… Sala attrezzi, corpo libero, aerobica e arti marziali. Stop. O ti allenavi o stavi a casa.
Fai bene ad essere ottimista, DEVI esserlo. E DEVI provarci, meglio un fallimento che un rimpianto. E certo, sempre meglio di un lavoro precario (ancor più se mal pagato) e sicuramente con molto meno stress. Ma bisogna anche essere realisti e io conosco troppo bene questo ambiente per non sapere che, purtroppo, le palestre di cui parli verranno presto fagocitate dal sistema fitness.
In bocca al lupo.
Antonio (lunedì, 22 settembre 2014 19:10)
Crepi. Comunque il Suo è un bellissimo sito che ho messo tra i "preferiti", complimenti.
Giuseppe Musolino (lunedì, 22 settembre 2014 19:15)
Grazie, Antonio.
Andrea (venerdì, 03 ottobre 2014 10:12)
Ciao Giuseppe.
In questi giorni stavo osservando che nel mio paese (10000 abitanti) manca una palestra, la piú vicina si trova a circa 12km. Cosí ho fantasticato un pò con la mente e immaginato di aprire una palestra di circa 800mq. Per avere info piú precise mi sono recato direttamente da due conoscenti proprietari di locali in affitto, senza passare dalle agenzie. I locali in questione verrebbero affittati a prezzi realmente stracciati in quanto sono sfitti da un'eternità, e si arriverebbe adirittura, tirando il collo a dovere, a cifre al di sotto dei 20000 annui.
Detto ciò, ho chiamato l'amico pavimentista/tutto fare e insieme a lui abbiamo fatto un preventivo per l'intera area utilizzando il linoleum. Subito dopo abbiamo calcolato il costo dei fari e dell'illuminazione, le specchiere, la verniciatura, l'impianto di areazione dell'intero locale, i climatizzatori e tutto il necessario.
Successivamente sono andato alla ricerca di un bancone da bar da utilizzare anche per la cassa. La vendita di integratori come tu sai, fruttano abbastanza pubblicizzando i prodotti e se i loro prezzi sono concorrenziali, e fruttano molto anche i beveroni, a questo servirebbe il bancone. Mi sono rivolto a rivenditore ISA, che tra l'altro mi ha proposto roba usata praticamente nuova.
Il giorno dopo ho fatto un preventivo con un mio amico che ha una palestra per le attrazzature. Il giorno dopo ancora, sono andato da Euronics per calcolare il prezzo delle tv a led, degli impianti stereo, casse ecc. A questo punto mancava soltanto il mobilio
andrea (venerdì, 03 ottobre 2014 10:58)
Mi é partito l'invio involontariamente
Dicevo: a quel punto mancava il mobilio. Per questo sono andato da un amico di mio padre che ha allestito i suoi negozi e fatto un altro preventivo per i bagni, armadietti, ufficio ecc.
Insomma, alla fine dei giochi, per essere all'altezza dei centri vicino a noi, il costo approssimativo si aggira tra 200.000- 250.000 € in base anche alla tipologia di macchinari (economici e meno e.) e del mobilio.
Detto ciò, ho fatto il giro delle palestre vicine e fatto un sondaggio degli iscritti fingendomi interessato ad iscrivermi. Domanda inutile perché la verità non la dice nessuno, ho contattato due amichi personal trainer che mi hanno subito risposto. Siamo nella media dei 400 iscritti fissi se, e ripeto SE, come quella progettata da me é predisposta di sale per corsi di zumbabà, zumbola e cazzate varie. Da questi vanno aggiunti quelli che entrano un mese due mesi e se ne vanno, che non sono pochi.
Il costo delle iscrizioni varia dal singolo mensile di 50/70€, trimestrale 140/200, semestrale 220/320 e annuale 350/450.
Le percentuali sono 40% abbonamenti mensili 30% trimestrali ecc
Da noi attualmente non sono arrivati i low cost tipo fit line, quindi ancora per qualche tempo si può fare la cresta, ma il giorno che arriveranno immagino che faranno il vuoto.
Ad ogni modo, calcolando approssimativamente
300 persone x abb. mensile 50€ = 15000
100 trim. x 130 € = 13000
80 sem. x 220€ = 17600
70 ann. x 350 = 24500
Tot. 70000€
Se a questi incassi tolgo le spese di gestione, luce, acqua, siae, rai, e poi un addetto alle pulizie, due istruttori addetti alla sala pesi, due o tre istruttori per i corsi, qualche spesa per le varie rotture degli attrezzi ecc, é chiaro che rimarrei giusto giusto con la mi fava in mano.
É vero che ho fatto i conti della serva, ma se pure incassassi il doppio, secondo me non varrebbe la pena. Usando il cervello con 250 cucuzze si può fare sicuramente di meglio
Eugenio (sabato, 04 ottobre 2014 13:07)
Salve dott. Musolino, mi chiamo Eugenio e scrivo dalla Sicilia. Ho intenzione di rilevare una palestra che ha già cambiato due titolari. Il prezzo della palestra è di 40.000 euro. Per verificare in che condizioni si trova occorre un commercialista?
sdsd (venerdì, 10 ottobre 2014 18:24)
ma perchè scusate esiste un settore che sia vantaggioso investire? andiamo ragazzi l'italia è un disastro. è per quello che la gente non investe e guadagna con rendite finanziarie. l'economia reale è finita.
simona (martedì, 14 ottobre 2014)
È possibile con un asd adibire una sala di un appartamento ad una sala danza o sala attrezzi?
Anika (venerdì, 31 ottobre 2014 18:54)
Salve,vorrei un consiglio:ho a disposizione un capannone di 150 mq, bagno e spogliatoio, sono laureata in Scienze motorie e istruttrice fitness musicale, zumba, pilates e country! Ho una mia ASD ma sono stufa di andate in affitto con le mie casse e pc appresso x le due palestre comunali in zona! Mi consiglia di mettere a nuovo il mio capannone e richiamare le donne ke mi seguono in qst anni??la mia paura è di essere fuori mano xke abito a 1,5 km dal centro del paese (4500)anime. Grazie
Giuseppe Musolino (sabato, 01 novembre 2014 11:40)
In questo caso direi di sì senza dubbio, dal momento che: uno, non hai necessità di acquisto di attrezzi; due, non devi pagare istruttori e personale vario; tre, il capannone è tuo e quindi non hai spese di fitto. 1.5 km sono veramente poca cosa.
Mario (martedì, 25 novembre 2014 18:38)
Per aprire una palestra occorre innanzitutto un locale di almeno 200-300 mq in un posto che non sia troppo distante da un centro abitato dove sta la gente. Poi bisogna creare gli spogliatoi e le docce e poi acquistare i macchinari. Volendo si potrebbero acquistare anche usati ricondizionati. Comunque anche acquistando usati i macchinari come costo di installazione (creare i bagni, gli spogliatoi e le docce e la pavimentazione e tutta l'imbiancatura e l'impianto elettrico) credo non bastino 150.000 euro per fare una cosa decente.
Poi le spese sono:
-affitto del capannone
-enel, gas, telefono, acqua
-tasse come la tassa sulle insegne o quella sulle tende
-irap, contributi previdenziali
-irpef, addizionali regionali e comunali
-manutenzione e ammortamento attrezzature
Anche pagando poco 2-3 istruttori da tenere part time in sala pesi e con un contratto a progetto l'istruttrice di zumba che fa 4-5 corsi alla settimana da un'ora comunque sia i contributi anche minimi bisognerà metterglieli...
Per le entrate le uniche voci sono:
-abbonamenti e ingressi
-personal trainer e sedute alla Power Plate
-vendita merchandising e bar/distributore di bevande con abbonamento
insomma ci sono un sacco di spese da pagare solo per tenere aperta la palestra... e i ricavi sono molto aleatori nel tempo
Inoltre spese le spese di installazione non si può poi chiudere il contratto ed andare via sennò sarebbero soldi buttati via...
max (giovedì, 27 novembre 2014 09:20)
Dopo sette anni di vittorie, pareggi e sconfitte......ho alzato bandiera bianca....
Mi arrendo non ce la faccio piu'....
Dopo l'apertura in zona di due Virgin, di una low cost a 175,00 l'anno......mi ritrovo con piu' di 100.000,00 euro di debito......
questa e' l'Italia dove le persone per bene chiudono....
Nicola (sabato, 13 dicembre 2014 18:41)
sono d'accordo con quanto asserito dal prof.Musolino.in linea di massima rispecchia la realta'.
Il problema piu' grande, per chi è proprietario (non gestore) di 3 strutture come il sottoscritto, riguarda le persone che ho messo (o tenuto) a gestire le palestre che ho rilevato .
Si tratta in alcuni casi di deficienti che si sono montati la testa pensando di aver acquisito la proprieta' di cio' che hanno in gestione.
Come ho gia' fatto diverse volte negli anni , vedro' di prenderli a calci in culo quando sara' il momento.
Marco (venerdì, 02 gennaio 2015 14:22)
Salve, ho letto tante cose interessanti e buoni consigli, tanto da volermi fare avanti e chiederne uno anch'io, visto che mi trovo a prendere una decisione a breve e che ragionando un po su tutto (entrate, uscite, tempo, guadagno, ecc.) mi sembra di poter azzardare. Mi spiego meglio:
Mi inserisco come socio, ( io e l'attuale proprietario), parlo di una palestra già avviata da oltre dieci anni, non ha debiti di nessun genere, aperta come associazione (sempre per contenere i costi di uscita), attualmente al mese di Dicembre conta 76 iscritti a 40 euro al mese oppure 105 euro trimestrali, paese medio al sud Italia, fitto mensile 1000 euro per un locale di 480 mq, docce con gettoniere, pozzo privato per l'acqua, caldaie personali, tornello per l'ingresso per verificare l'entrata di ogni singola persona e scadenza, in modo da non tenere neanche il dubbio che potessimo fregarci da entrambi i lati qualche mensilità, sala pesi completissima con macchine della Panatta Sport e macchine per il cardio della Tecno Gym (9 attrezzi), nove + una cyclette per lo spinning con relativi microfoni wireless, ed in più col mio ingresso si parlava di alternare spinning e zumba, avendo comunque come istrttrici mia moglie e la sua.
Abbiamo entrambi un posto di lavoro a tempo indeterminato, siamo tutti e due sposati con figli, ed abbiamo trovato una persona che farebbe il personal trainer a solo sei ore al giorno da Lunedì a Venerdì con una paga molto modesta, an he quesg'ultimo sposato e lavora anche lui, già brevettato per poter svolgere l'attività come istruttore. (Ingresso da parte 30000 euro)
Con tutto ciò sono comunque preoccupato dalla somma iniziale da dover mettere, anche perché non ce l'ho e quinci dovrei fare un prestito e poi mi preoccupa molto la forte crisi he tutte le famiglie stiamo passando in Italia.
Vi prego di rispondermi in tanti, specie Giuseppe Musolino, accetteró con piacere tutti vostri consigli e ne farò tesoro.
Enrico (giovedì, 22 gennaio 2015 11:06)
Gli affitti più o meno sollo 1,6 / 1,7 €/mq..quindi i 2000 euro che dice lei di affitto mensili sarebbero di una palestra da 1200mq!!!!
Per una palestra come invece scrive Lei, da 500mq massimo penso che con 800/900 Euro l'affitto mensile sia pagato!!
Si informi meglio.
Giuseppe Musolino (giovedì, 22 gennaio 2015 13:25)
Il tuo “si informi” e il precedente “penso” inquadra bene il livello di confusione che hai in testa. Duemila euro un locale da 1200 mq? Lol. Se avessi avuto la decenza di leggere tra i commenti prima di postare il tuo commento insensato, avresti letto che 700 € al mese di fitto le pagheresti forse in Albania. Modera la supponenza su questo sito.
fabio baratti (domenica, 15 marzo 2015 22:13)
E chiaro che se ci fossero molti piu' clienti che si iscrivono tutti questi discorsi su come rientrare delle spese,non ci sarebbero.
Ora io domando: la sala attrezzi con che criterio viene arredata e man mano integrata ? No perche' dovunque vado vedo piu che altro sempre gli stessi attrezzi e le stesse marche. Sopratutto in cosa sarebbero cosi innovativi gli attrezzi che si scelgono
Andrea (venerdì, 27 marzo 2015 23:37)
Ciao sono proprietario di un centro fitness-benessere di 800 mq al nord e vivo ogni giorno in trincea, il buisiness del fitness è una guerra! Sono passati 2 anni dalla data del tuo articolo ed è più che mai attuale e non posso che essere d'accordo con quello che hai scritto. Io sono 7 anni che lotto con i competitor (2 Virgin, una low cost e 5 palestre minori nell'isocrona dei 10 minuti), con la crisi e con il fisco. Se posso fare un appello NON APRITE UNA PALESTRA SE CI TENETE ALLA SALUTE.
Giuseppe Musolino (sabato, 28 marzo 2015 00:50)
Due anni sono passati e altri venti, trenta, cinquanta ne passeranno, potete metterci la mano sul fuoco. Non c'è nessun elemento che possa far pensare che le cose potranno andare meglio, anzi ci sono tutti gli elementi per capire che la situazione potrà anche peggiorare. Non è pessimismo ma realismo. È il fitness che la maggior parte di voi ha voluto, gestito da istruttori con la terza media a tre euro l’ora e proprietari che lo fanno come terzo lavoro. Avanti così, io vi guardo dalla mia finestra.
luciano (giovedì, 02 aprile 2015 18:17)
Salve... sono un ragazzo di 25 anni proprietario di un immobile di tre piani ( 130 mt a piano) situato nei pressi del centro cittadino in cui vivo...
Io non sono un esperto del settore per questo stavo pensando di aprire una palestra in società con un amico laureato in scienze motorie con ormai anni di esperienza... l idea che mi muove a farlo è puramente economica in quanto non c è una palestra in qst paese e vorrei sfruttare la situazione...
ho l idea di creare qualcosa che mi differenzi dalle palestre dei paesi limitrofi per attirare clientela... (tipo una palestra 24 su 24 aperta... ultimo piano con tetto apribile in modo tale da fare palestra all aperto ....) consigli opinioni a riguardo???
serena benelli (lunedì, 20 aprile 2015 12:19)
Fa piacere che se ne parli ,o bene o male smuove comunque le coscenze .
E' vero che con l'aumento del costo del petrolio le cose in 10 anni si sono molto trasformate , MA E' VERO ANCHE CHE NON C'E' MORTE SENZA RINASCITA e il gestore che descrivi e' decisamente retro'.il settore italiano ha estremamente bisogno di giovani coraggiosi che creino un format tipicamente italiano una vera rinascita, che si diversifichi dalle catene e le multinazionali visto che sanno benissimo come far quadrare i conti .Se c'e una colpa che devono assumersi i vecchi gestori e' quella di non aver investito parte dei guadagni in consulenze marketing .Vi assicuro che gli esperti del settore fitness marketing in italia sono competenti creativi coraggiosi e si allontanano con originalita' dal mercato estero. Una raccomandazione da fare dopo anni di errori alle nuove generazioni e' di non farsi imbambolare da aziende produttrici e non indebitarsi troppo in pasato avrebbero dovuto fare loro vivaio del mercato italiano INORGOGLIRE I GESTORI ITALIANI ,invece hanno trasferito messaggi esterofili che adesso anche loro pagano a caro prezzo investite in ricerca, in valore umano, gli strumenti piu importanti sono nel nostro bagaglio culturale
Coraggio riprendiamoci il nostro mercato
Giuseppe Musolino (lunedì, 20 aprile 2015 12:33)
Purtroppo quel tipo di gestore è tutto fuorché retrò. Io vivo in Calabria ma ho testimonianze dirette da ogni zona d’Italia, e tutte mi riferiscono la stessa situazione di degrado culturale nelle palestre. Tutto fermo a trent’anni fa. Grazie comunque per il messaggio.
Ezio Linetti (giovedì, 23 aprile 2015 17:51)
Buongiorno Dott.Musolino
scrivo solo perchè l'esempio che lei ha fatto sembra praticamente ricalcare pari pari la mia storia che però ha avuto un lieto fine. io gestisco da 10 anni un piccolo centro fitness di 400mq in un paese non troppo piccolo (14000 abitanti) in provincia di Brescia.
io quando ho deciso di aprire l'attività mi sono dato un orizzonte di 3 anni per fare il lavoro che già facevo (istruttore) e farne un altro (cameriere) per accumulare una base minima necessaria perchè i preventivi che avevo fatto si aggiravano attorno ai 60.000€ per un'apertura dal nuovo. intanto che sgobbavo ho cominciato a informarmi con calma sulla mia realtà e ho scoperto che c'erano un sacco di centri in difficoltà e che paradossalmente si poteva spuntare un prezzo minore rilevando un centro già attivo.
per farla breve ho cercato in primis un socio (mia più grande salvezza) che avesse idee chiare come le mie e voglia di fare. ho chiarito con lui il business che volevo fare e stabilito le regole base.
successivamente siamo entrati in trattativa con un centro (quello che poi ho rilevato) e con una trattativa serrata ma intelligente siamo scesi dai 90.000 € di richiesta a meno di 30.000. e questo è stato il prezzo di acquisto iniziale. E'chiaro che la palestra era messa male (stabile vecchiotto e mal tenuto, spogliatoi modello Calcutta, macchinari pochi e vecchi. clienti meno di 50) e i proprietari se ne volevano disfare. approfittando del fatto che era luglio abbiamo dedicato 2 mesi a lavorarci dentro (dopo aver fatto i nostri lavori normali) pulendo, lavando, tirando a lucido, studiando strategie di rilancio. a settembre si è partiti. il mio socio veniva solo 3 sere a settimana e io lavoravo tutto il resto del tempo. i primi mesi sono stati duri ma già a dicembre eravamo oltre i 100 clienti e a marzo oltre i 170.Avevamo un break even a circa 100 clienti paganti 30€mese (1500 fitto, 500 contributi, 5-600 utenze, 3-400 spese varie). da allora abbiamo un mensile a 55€ e un annuale a 360€. non abbiamo corsi di nessun genere. ogni anno abbiamo stabilito un budget per gli investimenti che abbiamo sempre fatto con grande accuratezza e senza mai fare il passo più lungo della gamba. pian piano siamo arrivati ad avere (da ormai 3 anni stabilmente) 350 allievi di picco e una media stagionale superiore ai 250-270. Abbiamo scommesso non su macchinari costosi ma sulla nostra professionalità. io ho speso in formazione negli anni più di 10.000€. e la gente se ne accorge (ho un concorrente in paese grande 3 volte me che boccheggia da anni...).
di certo non è facile. nessuno dice che lo sia.
io ad oggi, partendo da 0 (una busta paga part time e 6000€ sul c/c) ho aperto la mia attività. avendo un socio (che vi consiglio di cercare perchè può fare la differenza) e dividendo con lui onori e oneri (compenso, pulizie, ore in sala, tutto insomma) ho ritmi di lavoro assolutamente sostenibili (le ore di un dipendente), una redditività soddisfacente anche se non giro col Porsche e tempo a disposizione anche per fare altro ( a giugno avrò il terzo figlio e a settembre la terza laurea). io ritengo, per chiudere, che fare impresa non sia per tutti. bisogna avere testa. non bastano i sogni. quelli sono il punto di partenza. poi ci vuole capacità di organizzare e programmare (per valutare appunto se può valerne la pena o meno), spirito di sacrificio e capacità di adattamento. non voglio insegnare nulla ci mancherebbe. volevo solo raccontare la mia esperienza che è l'esperienza di uno che quel sogno lo ha realizzato e che ogni mattina sa che, per non chiudere nel giro di pochi mesi, deve sempre ripartire da zero con valutazioni, programmazioni, analisi costi, entusiasmo a badilate. sempre. ogni giorno. ogni volta. sennò anche il più bello dei sogni in poco tempo si trasformerà in incubo. grazie per il tempo dedicatomi
Ezio Linetti
Giuseppe Musolino (giovedì, 23 aprile 2015 18:11)
Grazie per la testimonianza, Ezio, soprattutto per i toni pacifici ed educati. Mi permetto solo di segnalare che leggo di mensili attuali di 55 € (oltre a un fitto assai contenuto), che in zone d'Italia come il Sud continuano ad essere improponibili. Apprezzo comunque molto il contributo e in bocca al lupo per tutto.
Alex (martedì, 28 aprile 2015 12:29)
Buongirono Sig. Musonolo.
Volevo portare alla luce un progetto che fatto salvo qualche imprevisto, nel giro di qualche mese metterà la sua prima pietra. Sono laureato in scienze motorie e PROPRIETARIO di uno stabile di circa 900 mq più parcheggio di circa 1.500mq. E Ho la malsana idea di aprire una palestra. Non vi dico che è da un pò che non dormo la notte, le paure sono tante, ed è per questo che vorrei ascoltare le vostre idee anche solo per essere linciato. Ho preventivato come spese circa 200.000 euro compreso area relax con sauna e se riesco a far quadrare i conti un piccolo idromassaggio, ovviamente finanziati dalla banca, con le relative ipoteche di cui mi graverei. IL mio paese, nel sud italia fa circa 20000 abitanti, e non ci sono altre realtà che potrebbero competere, parliamo di due centri molto piccoli senza parcheggio per di più basati su corsi. come utenza Potrei attingere anche per un 20/30 % dai paesi vicini.Metterei un mensile sui 45 euro e un parco macchine (rigenerato) di 450 mq, due sale corsi, due saune e forse un idromassaggio, 3 istruttori fissi sala pesi e piu 2 o 3 a rotazione per i corsi. Ora dopo avervi fatto un quadro generale della situazione secondo voi questo, potrebbe essere un pogetto Vincente. o il nostro mondo è destinato a cafere davanti ai grandi centri con piscina e cinema?
fabio (martedì, 05 maggio 2015 16:39)
Ho trovato le vostre testimonianze molto interessanti e soprattutto veritiere. Sotto la mia abitazione una "asd" ha preso in affitto a 5500 euro/mese un ex garage di 1200 mq con l'escamotage delle associazioni! Chi l'ha preso ha rilevato un precedente fallimento di un altra associazione, completamente priva di alcuna autorizzazione tra cui anche quella di "ristrutturare e insonorizzare il locale" per una diversa destinazione d'uso. Ritengo che nel nostro paese sia ora di farla finita con questi paraculi, chi vuole aprire una palestra è giusto che si faccia i propri conti reali come spiegato benissimo dal Sig. Musolino e non fregare la società e gli iscritti con false associazioni e scarsissima professionalità. Ben venga una normativa che metta fine a questo ennesimo scandalo italiano.
Marco (venerdì, 15 maggio 2015 10:44)
buongiorno Giuseppe,
il suo articolo e i commenti a seguire sono preziosissimi e pragmatici. penso però che ogni situazione debba essere valutata nel contesto di riferimento. per questo motivo le scrivo per avere soprattutto un consiglio. io sono un uomo di facili entusiasmi e, dopo una discreta carriera agonistica nella kick boxing e tanti (16) anni di insegnamento nelle palestre, avrei il desiderio di coronare il sogno di aprire un centro mio. tempo fa ho conseguito anche la certificazione crossfit L1 e guardandomi attorno ho pensato che aprire un box crossfit richiederebbe un locale di dimensioni più contenute (150-200 mq basterebbero) e attrezzatura minore rispetto alla classica sala pesi. tra l'altro avendo rack e rastrelliere su una parete, e lasciando il centro della sala libero, potrei alternare classi per lezioni crossfit alle lezioni di kick boxing. io abito a Roma e la concorrenza come lei sa è molto alta, però i box crossfit non sono ancora poi così tanti e magari lavorando in un settore di nicchia ma emergente si potrebbe sperare di riuscire a fare qualcosa di buono.
grazie per l'attenzione
Giuseppe Musolino (venerdì, 15 maggio 2015 11:45)
Con il crossfit il discorso cambia. Locali di dimensioni molto minori, attrezzature infinitamente più contenute, il tutto sommato a quote mensili spropositate (in Calabria, e ripeto IN CALABRIA, a nord dell’Africa, so di centri che chiedono oltre 100 euro al mese). A me fa venire l’orticaria il solo nome, ma il crossfit è l’affare del momento.
giuliano (sabato, 06 giugno 2015 11:28)
oh my god....
ELENA (mercoledì, 24 giugno 2015 13:42)
BUONGIORNO.. MI CHIAMO ELEN E SONO DIPLOMATA ISEF... HO LAVORAATO PER TANTI ANI IN VARIE PLESTERE E ADESSO VORREI APRIRMI UN PICCOLO CENTRO MIO DI MASSIMO 300 MQ IN MODO DA AVERE DUE SALE E BAGNI E SPOGLITOI... HO LETTO CON MOLTA ATTENZIONE L'ARTICOLO DA LEI PUBBLICATO E I VARI COMMENTI... VORREI APRIRE UNA SCUOLA DI DANZA E FARE SETTORE OLISTICO CON PILATES YOGA ECC..... PARTO GIA' CON 100 ALLIEVI MIEI DI BASE CHE MI PORTO DALLE PRECEDENTI ESPERIENZE... LEI CHE MI CONSIGLIA? E' UNA COSA FATTIBILE?
Giuseppe Musolino (mercoledì, 24 giugno 2015 13:56)
Una scuola di danza è un ottimo investimento: nessuna attrezzatura, locale di medie dimensioni, fitto non esagerato, in più leggo che c’è un’utenza già di 100 persone… Lo farei al volo. E complimenti per avere conseguito il titolo di studio del settore, l’unico che conferisce dignità professionale.
Federico (venerdì, 03 luglio 2015 13:13)
Buongiorno Giuseppe, sono un ragazzo di 21 anni e devo iniziare a settembre il terzo anno di scienze motorie. La ringrazio per la sua disponibilità a rispondere ai dubbi dei suoi lettori e a condividere la sua esperienza e spero abbia voglia di aiutare anche me. Volevo infatti avere un suo parere sulla possibilità di realizzare una mia idea e, ammesso che sia realizzabile sulla sua convenienza in termini di guadagni finanziari. La mia idea è quella di diventare insegnante di educazione fisica come "primo" lavoro e nel tempo restante aprire una piccola palestra per allenare piccoli gruppi di persone. Questa palestra, le cui dimensioni si aggirerebbero intorno ai 100mq spogliatoi completi e dotata unicamente di sala pesi e qualche attrezzo cardio, la aprirei in uno spazio di mia proprietà, eliminando quindi le spese di affitto. Inoltre la mia idea sarebbe quella di avere un target specifico, ossia allenare gruppi di 5-8 ragazzi giovani per volta, dividendo quindi l'orario di apertura in fasce orarie e collocando ogni gruppo in una fascia oraria in modo da allenare tre o quattro gruppi al giorno. Avendo quindi un locale dalle dimensioni contenute e un target specifico credo di poter riuscire a ridurre alcune delle spese descritte nel suo articolo e riuscirei a offrire un servizio che offre ai clienti la possibilità di essere seguiti e allenati più da vicino rispetto ad una palestra "normale" dove un istruttore segue molte più persone alla volta. Inoltre insegnando a scuola avrei un contatto diretto con il mio target e potrei quindi trovare potenziali clienti per il mio secondo lavoro. Vorrei avere un suo parere sulla mia idea e su come organizzare la modalità di pagamento dei clienti (pacchetti personal trainer di gruppo? mensile fisso? altro?) e, ammettendo di voler ricavare da questa attività circa 1000 euro al mese, se ciò sia possibile e quanti clienti dovrei procurarmi per raggiungere una cifra simile senza dover chiedere prezzi esagerati ai clienti. Inoltre volevo chiederle una sua stima del costo dell allestimento della struttura.
Grazie e buona giornata :)
Carmelo (martedì, 07 luglio 2015 04:13)
Salve, volevo un suo consiglio riguardo un mio progetto...
Avevo intenzione di aprire una palestra di thay, di creare quindi un team... volevo sapere se in questo caso l investimento sulla sala attrezzi si puó limitare e di quanto. E sopratutto se secondo lei incentrandosi su un attivita principale,avendo come allenatore un caro amico che pratica questo sport a livello agonistico potrebbe essere una buona idea, e la prospettiva di spesa. Grazie
Giuseppe Musolino (lunedì, 13 luglio 2015 00:56)
Se l’obiettivo è una palestra di Thay, vale quanto scritto risposto a chi chiedeva in merito a una scuola di danza: nessuna attrezzatura, locale di medie dimensioni, fitto non esagerato, spese per personale contenute… ottimo investimento.
Giuseppe Musolino (lunedì, 13 luglio 2015 00:57)
@Federico Lo spazio di proprietà (e quindi l’assenza di spese di affitto) è un ottimo punto di partenza, anche se 100 mq sono pochini. Non vedo affatto bene invece l’idea di allenare gruppi di 5-8 ragazzi per volta. Gli attuali centri di crossfit/funzionale fanno così, e chiedono qualcosa come 100-120 euro a persona. Questo è l’unico modo per poter lavorare a piccoli gruppi. Ma loro lo possono fare perché attualmente quell’attività va di moda e la gente per seguire le mode non bada a spese. La palestra è un’attività commerciale che deve lavorare su grossi numeri per sopravvivere. L’allestimento dipende da troppe variabili per poter essere quantificato in questa sede.
Giuseppe Musolino (lunedì, 13 luglio 2015 01:53)
@MArco Lato positivo: locale di proprietà. Lato negativo: palestra vecchio stampo, niente di nuovo, ricadrebbe nel novero illustrato nell’articolo; con un po’ di fortuna potrebbe andare bene, ma questo è imprevedibile da qui, ora e a priori.
Giuseppe Musolino (lunedì, 13 luglio 2015 02:04)
@Fabrizio Locale piccolo, come scritto nell’articolo: con quelle dimensioni “si è costretti ad allestire una palestra “old style”, ossia sala pesi e non più di un’altra stanza dove svolgere un’attività per volta. Ricordatevi che al 99 per cento dell’utenza, della sala attrezzi non frega niente”. Impostarla poi sulla specializzazione di power lifting e bodybuilding sarebbe il colpo di grazia. La gente vuole zumba, danza del ventre, capriole, saltare senza senso… e ogni tanto fare un salto in sala pesi a disturbare quei poveretti che si stanno allenando seriamente. Lascia perdere. Questo ovviamente è il mio parere.
Davide (mercoledì, 19 agosto 2015 14:48)
Chiedo parere in merito a quanto segue. Può rappresentare un investimento aprire una palestra con le seguenti caratteristiche?
1-Locale piccolo
2-Locale di proprietà
3-Nicchia di mercato (alzate di potenza, agonisti, bb ed amanti del ferro...).
4-Attrezzatura vecchio stile. Niente macchine cromate, pesi liberi al massimo.
5-Massimo libertà per i clienti nella frequenza. Frequentatori che desiderano allenarsi da soli, utenti di grande esperienza che desiderano stare fra loro appassionati, senza intromissioni dell'istruttore e di altri clienti con obiettivi diversi dai loro.
6-Al 90% i frequentatori sono maschi. Vogliono lasciare cadere i pesi dopo un'alzata limite.
7-Spogliatoi piccoli, spese di gestione ridotte al minimo.
8-Quota mensile molto bassa.
9-Ovviamente, pochissimi iscritti a massima fidelizzazione. Addirittura numero chiuso.
10-Bacino di utenza: città di 70.000 abitanti
11-Nessuna spesa per istruttori: gestione famigliare e pulizia a carico del proprietario.
Giuseppe Musolino (mercoledì, 19 agosto 2015 20:33)
Se devo essere onesto, ci vedo tutti i presupposti per un fallimento. Può essere interessante economicamente solo se impostatata in modalità crossfit che grazie al fatto di andare di moda permetterebbe di chiedere quote mensili di un certo livello.
Davide (giovedì, 20 agosto 2015 13:33)
Prendo atto delle tue osservazioni, maturate in base alla grande esperienza. Grazie
marco (domenica, 06 settembre 2015 02:00)
eppure di palestre aperte ce ne sono milioni sti cristi avranno pur iniziato da qualche parte. ovvio la matematica non è un opinione quello che dici non fa una piega però chissà che 2 su 10 ce la fanno
Giuseppe Musolino (domenica, 06 settembre 2015 13:17)
Tu le vedi aperte, ma dentro hanno spesso cambiato gestioni su gestioni. Due su dieci è una proporzione verosimile che rende bene l’idea di quanto fallimentare possa essere l’idea.
Elisabetta (domenica, 06 settembre 2015 17:28)
Condivido a pieno il suo articolo, io posso dire dopo 10 anni di attività di avercela fatta sto estinguendo un mutuo preso appunto 10 anni fa ma la mia intuizione è stata quella di aprire un piccolo centro dove mi sono concentrata sul settore dei bambini, danza e ginnastica artistica e poi lezioni di fitness varie senza avere la pretesa di strafare. Sono diplomata Isef e ho sempre puntato sulla professionalità e sulla scelta di istruttori che rispecchiassero il mio modo di lavorare; non ci sono guadagni esagerati, ma riuscendo a coprire anche una parte dell'estate con i centri estivi per bambini non posso lamentarmi, la cosa positiva è stata che non avendo puntato sulla sala cardio e pesi posso gestire gli orarii ed ho anche del tempo libero a cui tengo molto. Per cui il mio consiglio è centro piccolo, passi poco alla volta, collaboratori professionali e sopratutto il gestore deve conoscere il mestiere!
enrico (mercoledì, 23 settembre 2015 09:52)
Ho visto un po di commenti e mi domando: come fanno ad essere aperte le palestre se non ci sono margini? Bisogna farso solo come obbi senza pretendere nessun guadagno e sperare solo in un pareggio a fine anno? Ci deve essere un modo per farla funzionare.......non può essere solo negativa l'apertura di una palestra
Emanuele (martedì, 06 ottobre 2015 19:01)
Ad uccidere la nostra professione sono da un lato i cialtroni di cui parli te, ma dall'altro i tuttologi come te.
Ho 23 anni e sono laureato in scienze motore, con una passione sfrenata per il fitness. Ho studiato e continuo a studiare, non mi sento "arrivato" con una laurea in mano, c'è sempre qualcosa di nuovo da apprendere. E' questo che ti ripaga; il vendere certezze scientifiche, e non mode.
Non ho il papi alle spalle, non ho agganci, ho solo voglia di fare. E con una stanza di 40mq, con la giusta organizzazione e qualità del servizio, porto a casa i tuoi famosi 600€, lavorando 12 ore sì ma..a settimana!
Non sono qui per convincere nessuno, tantomeno un Demolitore con la D maiuscola come te. I miei risultati, per me, valgono più di ogni parola uscente dalla bocca di falliti e invidiosi.
Buona giornata.
GM (domenica, 11 ottobre 2015 02:06)
E poi ci sono i campioni come te, qualcosa a metà tra i cialtroni e i conigli che non hanno nemmeno il coraggio di firmarsi con il cognome. Mi fa piacere che lavori solo 12 ore a settimana per racimolare quella miseria, il resto del tempo potrai impiegarlo a fare qualche altro lavoretto che ti consenta di arrivare a fine mese. Aggiungi uno zero a quella miseria, moltiplica per due e poi potrai venire a dirmi chi uccide la professione.
Giuseppe Musolino (mercoledì, 14 ottobre 2015 00:43)
@enrico Cambiano gestione all’interno, tu le vedi sempre aperte da fuori ma dentro i proprietari sono cambiati anche più e più volte. La maggior parte di quelle aperte tira a campare, i conti sono quelli espressi nell’articolo e confermati da tanti nei commenti. In ogni caso l’apertura non è sempre negativa, una su venti ce la fa.
Riccardo Alabiso (martedì, 03 novembre 2015 11:38)
Buongiorno Giuseppe Musolino, mi chiamo Riccardo.
Concordo con lei su molte delle sue affermazioni, io sono di Genova e ho sia la laurea che svariati diplomi dello csen. Il primo problema secondo me è che il mondo fitness e delle palestre medie e grandi è saturato dalle multinazionali (almeno qui a Genova ce n'è 4) che con il C..O coperto riescono a buttarti dei mensili a 19 € distruggendo le piccole realtà. Il secondo grave problema è che è entrata nella testa delle persone una concezione di istruttore tutta sbagliata, dove ci si paragona a medici e dove si usano termini e conoscenze giuste ma totalmente fuori luogo. Io non so nelle altre parti d' Italia, ma qui esiste una guerra tra fisioterapisti e scienze motorie dove entrambi si atteggiano a medici col camice bianco e non concludono e dove nel frattempo il CONI ( tramite i suoi malefici emissari) ha sfornato centinaia di corsi da istruttore di qualsiasi cosa; e il bello è che sono validi tanto quanto le lauree!!
Ora, il problema è di tipo amministrativo perchè certo non sono io a poter modificare una legge per cui pure un tizio con la terza media può aprirsi una palestra ma la colpa è anche degli stessi laureati e dei loro professori che per differenziarsi cercano di emergere atteggiandosi a medici lasciando il campo del fitness.
Per quanto riguarda il marketing credo che sia essenziale ma l'importante è dare un servizio di qualità.
fabrizio (venerdì, 18 dicembre 2015 16:07)
Buongiorno sig. Musolino. Grazie pr il suo contributo, che torvo possa essere utile a tutti. Avrei bisogno di un suo parere e consiglio. Mi è capitata l'opportunità di rilevare una palestra il cui titolare se ne vuole sbarazzare poichè ha a perto un altro centro più grande in un altra città. Il locale è 120 mq, completamente in regola con uscita di sicurezza e impianti idraulici ed elettrici a norma. Attrezzature Tecnogym. E' situata sul lungo mare della città con ampi parcheggi circostanti.
E' un'associazione sportiva, io sono un allenatore della FIPE e avrei la possibilità di proseguire così. L'affitto è di 550 euro al mese più 150 euro al mese tra luce e acqua. Nessun'altra spesa viva. Attualmente ci sono 20 iscritti per la sala pesi più 70 iscritti per i vari corsi. La palestra è stata trascurata causa assenza del titolare. Le entrate sono circa 2500 euro lordi, nette circa 1800 tenendo presente che la palestra è stata appunto trascurata.
Con l'aiuto di mio padre avrei la possibilità riavviarla in maniera adeguata.
Il titolare mi chiede 35 000 euro. Ritiene che sia un buon affare?
In zona le palestre, mediamente, chiedono dai 50 ai 60 euro al mese. Io avrei intenzione di chiedere 40 + 25 di iscrizione annua. Attualmente il prezzo è 50+20.
Saprebbe dirmi qualcosa al riguardo.
La ringrazio anticipatamente per sua eventuale risposta.
Cordiali saluti
Fabrizio
Giuseppe Musolino (lunedì, 21 dicembre 2015 11:52)
Due domande, Fabrizio:
- i 1800 euro netti tengono conto delle spese per pagare gli istruttori degli altri corsi (o questi vengono pagati a percentuale sugli iscritti)?
- i 35000 euro a che titolo vengono richiesti? Avviamento direi di no dal momento che lo stato lavorativo della palestra viene descritto in maniera pessima (20 iscritti per la sala pesi sono veramente irrisori), acquisto locale no perché si continuerebbe a pagare il fitto, quindi penso per gli eventuali lavori fatti all’interno del locale e per gli attrezzi. A questo punto bisogna valutare la qualità e la quantità degli attrezzi (età, condizioni attuali).
Matteo (venerdì, 25 dicembre 2015 19:59)
Scusate volevo chiedere come funzionano le palestre aperte 24 ore su 24,è presente del personale all'interno oppure tutto viene tenuto sotto controllo dalle telecamere?
Francesca (martedì, 12 gennaio 2016 12:19)
Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni. Premesso che la mia situazione familiare attuale è abbastanza in bilico, ho un figlio piccolo e mio marito è stato licenziato da lavoro, mi chiedevo se fosse fattibile aprire una mia scuola di danza, praticando ormai da tanto tempo e avendo già in mano attestati per insegnare sia le varie discipline di danza che di fitness. In pratica i primi tempi farei quasi tutto io. Dico anche che il mio budget non è molto alto 50mila, sforerei se dovessi comprare uno stabile più allestirlo. Mi consiglia invece comprare una scuola già avviata? Qui ho molta concorrenza e dovrei spostarmi. Pensavo anche in un posto di mare per avere anche d'estate un minimo di entrata. L'ideale sarebbe avere anche una sala pesi dove mio marito poteva fare il p.t. ma sono consapevole che il prezzo si alza di troppo. Avrei anche la possibilità di mettermi in società con un mio cugino ma le uscite da quanto leggo sarebbero troppe per sfamare 6 teste... Aspetto una sua risposta. Francesca
Giuseppe Musolino (martedì, 12 gennaio 2016 13:39)
Come rispondevo sopra ad altri, una scuola di danza è un discorso a parte dal momento non ci sono necessità di acquisto di attrezzi e non si devono pagare istruttori e personale vario. Una scuola avviata potrebbe essere un’idea altrettanto valida, a patto che le condizioni di vendita siano oneste. Posto di mare ancora meglio, a patto che questo sia popolato anche d’inverno. Lascia perdere la sala pesi.
Margarita (martedì, 12 gennaio 2016 20:27)
Scusate...se il mensile costa 50 euro , gli istruttori non pagano niente prendono 25 euro a persona e io con 25 euro devo pagare fitto, bollette e manutenzione della palestra....è giusto che cambi 60% alla palestra e 40% all'insegnante...aggiungo anche che sto 12 ore al giorno lì e un insegnante fa al max 9 ore alla settimana.
Luigi Frassetti (mercoledì, 13 gennaio 2016 01:56)
Salve, avevo gia' provato a scrivere su questo forum ma il mio post non e' stato approvato penso, il motivo non lo conosco. Ho tre centri tra Roma e caserta. La metratura e' intorno ai 1000 mq circa ognuno. Sono partito da zero, ho fatto scienze motorie, 1 master in management dello sport e poi ho provato insieme a due soci ad aprire la prima palestra. E' stata dura all' inizio, molti sacrifici ed errori inevitabili dovuti all' inesperienza ma ormai dopo 9 anni, passata anche la grossa crisi del 2011, sto lavorando bene fortunatamente. Penso che la professionalita' sia fondamentale insieme all organizzazione. Attualmente lavoro praticamente solo con gli annuali, ho 1700 soci a struttura, tiket medio 370€. le spese sono molte ma, se si lavora bene sul business plan e' un attivita' redditizia. E' chiaro che non si puo' improvvisare e l' investimento e' importante( non meno di 300000 euro, pero' se ce' passione e ripeto professionalita' si puo' fare tutto nella vita. Quello che mi sento di dire e' di valutare bene prima di intraprendere questo viaggio, molto complicato, ma dalle grandissime soddisfazioni. In bocca al lupo a tutti
Giuseppe Musolino (mercoledì, 13 gennaio 2016 02:37)
Questo commento riassume alla perfezione tutto quello che ho scritto nell’articolo:
• occorre un locale molto grande (infatti si parla di 1000 mq), quindi il costo del fitto sale alle stelle, a meno di non prendere un locale in cima ai monti
• occorre un investimento abnorme, infatti si parla di 300.000 euro, che nessun ragazzo ha (se non ha la famiglia alle spalle) né può sperare di avere dalle banche (se di nuovo non ha la famiglia alle spalle)
• al di sopra di Napoli è fattibile, al di sotto è un suicidio
• si lavora solo con i semestrali/annuali, che appunto al di sotto di Napoli sono ancora un sogno
• l’attività non è sempre fallimentare, uno su mille ce la fa
Complimenti per esserti distinto dalla marmaglia imperante avendo conseguito i titoli di studio che sono la prima carta di presentazione che dia dignità ad un professionista.
Francesco (domenica, 17 gennaio 2016 15:44)
Ciao Giuseppe!Secondo te è fattibile aprire un ASD come studio di personal trainer al posto di una partita iva e come unico socio istruttore me medesimo?Ti ringrazio
Marco (domenica, 17 gennaio 2016 18:01)
Ciao Giuseppe, aprire un box crossfit aperto sempre di 200mq interni e 250mq esterni con affitto a 1200€ al mese e abbonamenti da 70/100 €??
Poco distante dal centro città, a 100m dal mare ...
Naturalmente ci lavoro io nella sala e la mia ragazza alla reception ..
Che ne pensi??
Ovviamente io laureato scienze motorie , specialistica , master, istruttore crossfit e tanto altro ...
Giuseppe Musolino (martedì, 19 gennaio 2016 11:16)
Il CrossFit è l’attività che va di moda e in quanto tale può permettersi di chiedere quelle cifre mensili. Non richiede investimenti ingenti per le attrezzature come invece la sala pesi. Non ci sarebbero spese di personale e per di più si localizzerebbe in un posto di mare, quindi ci sarebbero idealmente le possibilità di lavorare 12 mesi all’anno. Perciò direi che ci sono tutti i presupposti.
Mario B. (venerdì, 05 febbraio 2016 12:24)
Caro Giuseppe, purtroppo anch'io concordo pienamente con quanto dici riguardo all'aprire una palestra. E' dal 1995 che frequento questi ambienti (istruttore sala pesi e spinning) e devo dire che è stata un'attività in lenta decadenza....
Pure io qualche anno fa avevo fatto i conti e purtroppo non tornavano, ma oggi mi sta frullando per la testa un'altra idea.
Aprire un centro crossfit abbastanza grande (tipo capannone) per poter attirare gente, visto che dalle mie parti non ce ne. Penso di non sbagliare nel dire che le differenze principali tra una palestra (e servizi che ti può e DEVE offrire) ed un centro crossfit siano principalmente il costo dei macchinari, (180 mila euro per tecnogym) e il costo del bagno turco e sauna (in una palestra non devono mancare). quindi chiedevo a te, una visione riguardo ad aprire questa attività al nord.
Marco (sabato, 06 febbraio 2016 17:34)
Buonasera Giuseppe , le posso chiedere un suo pare?? Secondo lei il Crossfit sarà di moda per ancora molto tempo oppure verrà presto a morire?
Giuseppe Musolino (domenica, 07 febbraio 2016 23:55)
@Mario Come più volte espresso nei commenti, quella di un centro di crossfit è la moda del momento, quindi da sfruttare senza esitazioni se l'idea è quella di aprire una palestra. Investimenti modestissimi e quote mensili altissime (al Sud si viaggia sopra i cento euro, ergo credo che al Nord si possa ambire a cifre anche più alte).
@Marco Finirà, come tutte le mode finirà. E purtroppo ne arriveranno di peggiori.
Andrea (mercoledì, 24 febbraio 2016 01:00)
Buonasera Sign. Giuseppe,
trovo interessante il suo articolo in quanto non essendo un esperto del settore tutti i punti evidenziati da lei delle volte li ho riscontrati nelle varie strutture da me frequentate. Però da quanto ci ha esposto le voglio fare qualche domanda in merito all'argomento ovvero:
- Secondo il suo punto di vista è possible avere una struttura fitness che nel lungo periodo continui ad avere lo stesso successo che si potrebbe riscontrare nel breve-medio periodo?
- Se si, secondo lei quel'è la giusta ricetta per far si che questo avvenga?
- E' bene rinnovare la propria qualità di servizio offerto anche seguendo e rinnovando con le mode del momento?
- La collaborazione tra un'ottimo staff manageriale e un ottimo staff tecnico possono dar vita a una struttura valida nel tempo?
- Infine secondo lei, cosa bisogna evitare per mandare in decadimento una struttura fitness
In attesa di una gentile risposta porgo cordiali saluti,
Andrea
Giuseppe Musolino (mercoledì, 24 febbraio 2016 02:09)
Provo a rispondere in ordine:
- Secondo il suo punto di vista è possibile avere una struttura fitness che nel lungo periodo continui ad avere lo stesso successo che si potrebbe riscontrare nel breve-medio periodo?
Sì, è possibile. È difficile ma possibile. Si può arrivare a coprire un decennio, poi inizia il declino, soprattutto se non ci si rinnova.
- Se si, secondo lei quel è la giusta ricetta per far si che questo avvenga?
Come sopra, stare al passo con i tempi, stare attenti all’evoluzione del settore e rinnovarsi di conseguenza.
- E' bene rinnovare la propria qualità di servizio offerto anche seguendo e rinnovando con le mode del momento?
Come sopra, assolutamente sì.
- La collaborazione tra un ottimo staff manageriale e un ottimo staff tecnico possono dar vita a una struttura valida nel tempo?
Sì, ma può non bastare. Ho visto strutture gestite con grande attenzione dal punto di vista sia manageriale che tecnico che “stranamente” non sono mai decollate. E al contrario ne ho viste altre gestite da proprietari scalzacani e istruttori con la terza media fare montagne di soldi.
- Infine secondo lei, cosa bisogna evitare per mandare in decadimento una struttura fitness.
Come sopra, non restare indietro, non chiudersi sulle proprie convinzioni né tanto meno sulle proprie passioni (quello che piace a te è un conto, quello che funziona è un altro), mostrarsi menefreghisti verso la propria utenza e non investire nel rinnovamento.
Nicolino Garau noto Lino (sabato, 27 febbraio 2016 10:55)
Gent.mo Dott. Giuseppe Musolino, ho letto attentamente le sue considerazioni in merito all'apertura di una palestra, e, non posso certo dissentire su quello che ha detto, valutazioni giuste e ben ponderate. Io sono un avvocato e la passione per il culturismo mi ha catturato sin dall'età di 14 anni circa, e, tutt'ora a 54 anni la passione continua con lo stesso entusiasmo di allora.
Io non ho qualifiche, tranne che il titolo di avvocato, ma a volte si dice che la pratica vince la grammatica, però, Lei ha perfettamente ragione su quanto ha asserito, ed i cialtroni che si spacciano per professionisti sono tanti, e purtroppo, sono questi che riempiono i nostri giovani di intrugli alimentari e medicinali che portano a serie malattie. un grande saluto. Nicolino Garau
Giuseppe Musolino (sabato, 27 febbraio 2016 15:02)
Esatto, Nicola. D'altra parte io posso anche avere la passione per la giurisprudenza ma se mi permetto di fare anche solo lontanamente la professione di avvocato, la legge mi punisce e con buone probabilità mi mettono dentro. Non si è mai capito perché questo non valga per il campo dell'attività fisica (in cui esiste un corso di laurea ben preciso) e chiunque possa con un corsetto di due fine settimana svolgere la professione che dovrebbe spettare a un laureato in Scienze Motorie.
Fabrizio (sabato, 05 marzo 2016 12:26)
Buongiorno sig Musolino. Intanto grazie per la risposta al quesito del 18 dicembre 2015 e mi scuso per il ritardo a controrispondere.
Si, i 1.800 euro sarebbero al netto, perchè gli istruttori si pagano da soli, cioè 50 e 50, io do la palestra e loro mettono il lavoro. Il problema è che non so se siano costabnti questi 1.800 euro al mese, visto che la sala pesi sembra proprio trascurata. Ma secondo lei 35.000 euro sono troppi? E' reale la pèossibilità di non lavorare e di fare flop? Sono diplomato istruttore F.I.P.E. di pesistica e power lifting, mi piacerebbe farlo divulgare, visto che qui da noi non ci sono centri del genere. Ma da come ho capito non sembra un settore che vada, è troppo specialistico.
Volevo chiederle anche se ci sono reali rischi fiscali. Chi me la cederebbe, mi ha detto che si fa un'associazione con gli iscritti, poi mi ha spiegato altre cose da fare, che qui non spiego per non dilungarmi. Il problema è che sento di tante palestre che sono state legnarte dalla guardia di finanza, perchè il giorno che arrivano qualcosa che non va ti trovano sempre.
Non so che fare, da un lato c'è la voglia di provarci, investire qualche soldino. Dall'altra parte c'è il timore che da investimento possa trasformarsi in un flop e rimetterci soldi e tempo. Mia moiglie è contraria, dice che l'ambiente è troppo piccolo e che se si vuole iuncrementare la sala pesi si devono sacrificare i corsi, per motivi di spazio, quin di sarebbe anche un rischio, visto che i corsi sembrano tirare.
Non so proprio che fare.
Giuseppe Musolino (sabato, 05 marzo 2016 19:02)
La possibilità di un flop è reale. Non vedo i presupposti per un’attività commerciale adattata ai tempi. Sono tempi sempre più frivoli, per cui attività come pesistica e powerlifting sono un rischio consistente. Se si vuole impostare un’attività redditizia dal punto di vista economico bisogna seguire i tempi, non le passioni (purtroppo, aggiungo): crossfit, functional, zumba, balli… Auguri!
Fabrizio (mercoledì, 09 marzo 2016 14:11)
La ringrazio, mi ha aiutato a dissipare gli ultimi dubbi, penso proprio che rinuncerò, visto che non è mia intenzione accodarmi alle mode, io sono un power lifter, mio padre è un body builder, non ci interessano i balletti vari. Da come ho capito, è ormai difficile portare avanti una palestra sullo stile degli anni 80, le nostre discipline non rendono più a livello economico. Sbaglio forse?
Grazie sincero e complimenti.
Giuseppe Musolino (mercoledì, 09 marzo 2016 17:11)
Bravo Fabrizio, saggia scelta. Non ti svendere, onora la tua passione e quella di tuo padre. A presto.
Lidia (lunedì, 21 marzo 2016 11:23)
Ho un diploma ISEF e una laurea in Pedagogia. Seguo regolarmente corsi di aggiornamento di Ginnastica Medica presso una scuola privata di un medico ortopedico. Ho aperto la mia palestra come ditta individuale nel 2001. Lavoro tanto ma i risultati sono quelli che dice Giuseppe, con l'aggiunta di un fegato grosso come una casa per subire la concorrenza sleale da parte di chi non ha nessun titolo di studio, nessuna professionalità, locali non in regola, false asd, chi esercita completamente in nero nei locali del comune o del prete o nei propri fondi di casa. Sono gratificata dal mio lavoro ma non lo consiglio a mio figlio perche dovrebbe buttarsi in un mondo incerto, malfunzionante, senza regole etc. per guadagnare un misero stipendio mensile (anche se la gente si immagina guadagni faraonici)
Athena (Paola) (giovedì, 31 marzo 2016 13:35)
Gia'!...alla gente piace Zumba, balli, functional...se almeno ci fossero insegnanti preparati in zumba, balli e functional...non va la pesistica... e quella poca che c'è, vedo che spesso e' in mano a ragazzini che ne sanno poco o niente e fanno solo versi e se la tirano!...ma anche quello che va e' in mano a pseudo-animatori sempre con la bocca spalancata a far vedere il pearcing sulla lingua, e il tatuaggio sulla pancia a ciambella...ma hanno tanti amici da portare e sono simpatici! (qualcuno dice...ma dove?) Io ho fatto l' ISEF piu' di 20 anni fa perchè volevo avere una preparazione adeguata ad insegnare danza e varie discipline con la musica...e poi fare anche i corsi di formazione e aggiornamento che quando posso faccio...ma vedo che sia ai corsi di formazione, che ad insegnare, tendono purtroppo a fare il pieno i non laureati, che non ne sanno molto di ginnastica e balli e si vede da come tengono piedi e mani, da come sono poco flessibili, ma tanto il brevetto si fa anche senza dover sostenere l'esame, magari ci fossero i quiz (nella zumba manco quelli ci sono)...a fare pesi come si deve e' fatica, ma anche zumba e balli fatto con criterio e' fatica...mica per niente la zumba fatta da me non andava di moda e la gente non veniva...perchè era troppo faticosa e non divertente! Per essere assunta a fare l'insegnante dovrei aprire io un'attività, poi pubblicizzarla come luogo dove si fanno ginnic party, lezioni che sono festa...ma cosi' non ci sto!..piuttosto ci rinuncio...pero' non è nemmeno giusto smettere di crederci, perchè amo la danza e i balli...ma quelli di un altro pianeta...confido che gli extraterrestri vengano a conoscenza di qualche mia iniziativa e riempiano i miei corsi...e tu sei troppo simpatico! dici cose troppo giuste! mitico!
Lolly (a.k.a. Bruno di Stefano) (mercoledì, 29 giugno 2016 11:06)
Ieri nello spogliatoio della palestra entrano a docciarsi 2-3 allievi di "(Dis)functional" col loro "istruttore".
Uno degli allievi gli domanda: "Ma questo lavoro lo fai per "passione", vero? Hai un lavoro "normale" (?!)"
E l'istruttore: "Certo! Io sono avvocato divorzista."
Roba da pazzi.
Diana T. (martedì, 12 luglio 2016 14:32)
Articolo molto interessante...e nel quale mi riconosco in pieno. ...da due anni ho rilevato una piccola palestra in Calabria insieme ad un altro socio (se così si può chiamare visto il suo menegreghismo latente nonostante possegga il 60% dell'investimento ) ...stiamo ancora pagando i debiti anche se finiremo fra 2 rate ....per farla breve : la.situazione rilevata era disastrosa ...in un solo anno siamo riusciti a triplicare gli utenti (il primo anno abbiamo chiuso con 215 iscritti ..quest'anno 200 circa )...stiamo puntando molto sulla fidelizzazione...abbiamo clienti che difficilmente ci lascerebbero per un'altra palestra nonostante i nostri spazi non sono grandissimi ....spese fisse: 900 euro mensili di fitto più bollette varie. ...alcuni istruttori pagati al 50% ...il 90% dei corsi li facciamo io e il.mio socio ( quando nn si fa prendere dai suoi fatti personali sparendo per mesi , dove l'intero carico poi grava su di me) , ci facciamo anche le pulizie da soli, ma nonostante ciò non riusciamo a sbarcare il lunario....quest 'anno nn abbiamo visto uno straccio di stipendio ...qualche soldo (pochi ) utilizzati x le rate ....e non siamo riusciti a mettere nemmeno da parte i soldi per il fitto di luglio e agosto. ...sono demotivata. ..molto ...a volte mi viene voglia di abbandonare questo grande sogno che ha fatto svanire tutti i risparmi di una vita in solo due anni....che mi ha prosciugato completamente a livello fisico, psicologico ed economico ....lavorare tantissime ore al giorno Per un pugno di mosche ....terrò duro un altro anno....giusto per nn avere alcun rimpianto. ..ma se fra un anno sarò ancora in queste condizioni abbandonero' la nave. ...a volte non basta solo la passione , la fatica e lo spirito di sacrificio .... nei mesi di picco abbiamo avuto 100/110 iscritti paganti a 30/40 euro medi mensili ....ma nonostante cio' di soldini per noi nn ne riescono ad uscire ...ci sono delle falle ...me ne rendo conto ...imputabili all'altro socio che vive veramente in un mondo tutto suo ..fatto di fate ed elfi forse. ...che non impegna la mia stessa dedizione nella nostra professione....questo non ci farà andare avanti....in quanto su due linee di pensiero completamente opposte. ...mi brucia dirlo.....ma per realizzare un sogno ho fatto un errore che mi sta costando tantissimo. ...pensateci bene e fate sempre gli stessi conteggi effettuati dal dottor. Musolino prima...p.s. dott.Musolino ho avuto il piacere di assistere ad una sua lezione durante un corso di formazione di istruttore di b.b. ed e' stato veramente un piacere. ...la.saluto cordialmente e spero che abbia, anche se difficile , qualche parola di sostegno x me
fabrizio (lunedì, 25 luglio 2016 10:54)
Caro Giuseppe, desidero ringraziarla di cuore, perchè grazie a lei ho desistito dal rilevare un palestra e spendere 35.000 euro (post di dicembre 2015), che avrei buttato. Ho scoperto che in pratica quella palestra viveva solo di corsi, la sala pesi era stata compl,etamente azzerata dal titolare, che trascurandola aveva perso tutti i clienti. Essendo prima di tutto un powerlifter, mio padre un body buiolder di esperienza, a noi interessava inanzitutto mantenere la nostra passione e portare avanti sport storici e non ste Cavolate che ogni anno escono fuori. Trovo anche irritante che le palestre siano ormai un nido di corsri e la base originale (cioè la sala pesi) sia stata relegata a semplòice comparsa, anzi direi pure ad ospite indesiderato. Mi permetta di dire "CHE SCHIFEZZA", come erano belli gli anni 80, con palestre piene di persone che avevano voglia di tirare su pesi e palestre dove si creavano amicizie sincere. Finita un'epoca memorabile, ora siamo nel mondo delle fighette e delle mode assurde, che servono soltanto a creare business. Vabbè, mi scusi per lo sfogo. La ringrazio, ha contribuito ad evitare che prendessi un bagno economico, spinto dalla mia passione e dal mio desiderio di avere una palestra, un VERA PALESTRA di pesi. Una palestra azzerata e distrutta nell'immagine è molto peggio che una palestra che inizia da zero, perchp iniuziare da zero ti fai un nome, ma riconquistarsi un nome perso e sputtanato è impossibile.
Con sincera stima.
Fabrizio
Andrea (mercoledì, 10 agosto 2016 18:10)
Buongiorno a tutti,mi scuso per il mio "scognomamento",ma volevo mantenere la privacy. Non sono qua per contestare niente e nessuno,ma volevo solo condividere la mia esperienza. Non ho una laurea perchè non ho potuto fare l'università , comunque con tanta passione per questo lavoro, sono riuscito a costruirmi con altre strade un mio grado di cultura in merito . Questo mi ha permesso di lavorare in questo settore sempre a buoni livelli, sia come dipendente che come gestore. Forse sono stato fortunato e forse me lo sono anche zappato.... Ma veniamo al dunque. Ho lavorato un po' in giro per l'Italia (e anche fuori) e questo mi ha permesso di avere termini di paragone specialmente tra nord e sud.
La cosa, che nella quasi totalità dei casi, mi è saltata all'occhio, è come al sud affrontino il lavoro in modo molto passivo, senza nessuna cura degli aspetti commerciali e dei clienti! Ossia: faccio la palestra figa, ci metto i corsi che vanno di moda, poi apro la porta e attendo che la gente entri per osmosi.Nessun canale pubblicitario,nessuna proposta di convenzione,la pagina web aggiornata in orari impropri con foto personali e fesserie varie....zero totale insomma. Il tutto condito da un personale così composto : fidanzata disoccupata , fratello laureato al conservatorio ex agente immobiliare fino a un mese prima e il migliore amico del bar, ex "palestrato" , con la 3 media presa in 8 anni..... Una volta aperta la struttura, la musica è sempre la stessa : arrivano le persone e in segreteria sono su facebook, vestite in pigiama, con la molletta nei capelli (nella migliore delle ipotesi),perchè se c'è un discorso di relazione/parentela con il capo, è tutto permesso;gli istruttori ,se c'è la figa di turno, è come se non ci fossero,non dicono nemmeno buongiorno. Ecco che dopo sei mesi hanno già fatto la frittata e si ritrovano la palestra deserta!La cosa più triste poi la trovo nei discorsi dei titolari: è colpa della crisi,del governo,degli immigrati,della religione,del brutto tempo,di Batman,Robin,stracciatella e fior di latte... Sicuramente non sono tempi facili per nessuno , questo è un dato di fatto. La realtà però , dal mio punto di vista, sta anche in altre cose: non basta una buona struttura e un buon "prodotto",anche perchè ci scontriamo col fatto che ogni 100 persone, chi si "allena" sono in 5 o 6, e bisogna essere capaci di curare anche altri aspetti per tenere alti i numeri (da quelli si campa) . E' inutile in alcuni casi, sapere perfettamente il nome di ogni singolo muscolo, se non sono in grado di mettere a suo agio una signora di 50 anni che è li per passare un' ora diversa (e paga come gli altri). Ci sono troppe sfumature in questo lavoro, impossibile impararle tutte. Di sicuro l'aspetto tecnico e una base concreta , potrebbe bastare per essere un grande personal , ma nella gestione di una struttura magari non é sempre sufficiente. In sintesi, da quello che personalmente ho visto e affrontato, una cosa fatta bene a 360 gradi ,nonostante alti e bassi alla fine funziona. Spero che la mia esperienza possa essere utile come spunto di riflessione. BUONA GIORNATA A TUTTI.
Francesco (martedì, 16 agosto 2016 19:08)
Salve dottore, io invece a furia di vedere questa gentaglia nella palestra, l'altro giorno mi è venuto in mente l'idea di farmi una mini palestra solo, scusando il termine, per i cazzi miei, accanto casa mia (esco dalla porta principale, 5 metri ed entro nella homegym), con gli attrezzi e i pesi più importanti, fondamentali.
vado a lavoro, torno e mi alleno quando voglio senza avere il pensiero di prendere la macchina o uscire dal lavoroad un certo orario e trovare il caos in palestra. Voglio allenarmi a ferragosto, a natale, capodanno, befana, giorno della festa paesana, mi alleno e non stare fermo perchè la palestra è chiusa.
vorrei proprio realizzare questo piccolo sogno (x me grande), secondo me realizzabile. Il problema però come tutti sappiamo è il lato economico.
premetto che per il posto potrei acquistare un pezzo di terra abbastanza grande proprio come già detto, accanto a casa mia, a circa 20.000 euro.
poi dovrei far costruire la struttura, o un prefabbricato o una struttura in muratura, (vorrei un vostro consiglio).
successivamente l'acquisto dei macchinari e pesi, che voglio acquistare se non di alta ma almeno di media qualità dato che li acquisto una volta e basta e inoltre li uso solo io senza "coglioni". (avete idea di qualche marca abbastanza soddisfacente?)
tutto sommato vorrei qualche vostro consiglio per la realizzazione di questo sogno. secondo voi è bene fare una cosa del genere, lo fareste voi?
inoltre su uno spazio di circa 70-100mq andrebbe bene? (solo attrezzi, senza bagni e niente) Comprerei prima di tutto un hack squat,pressa 45°, leg extension/leg curl, e poi ovviamente tutto il resto....
sicuro di un Vs riscontro
Grazie anticipatamente
Francesco
Giuseppe Musolino (giovedì, 18 agosto 2016 00:30)
@Francesco Lo spazio è sufficiente per un uso personale. Per le marche il discorso è troppo vasto, devi farti un’idea su costi, dimensioni ecc. e scegliere in base alle possibilità. Comunque, di mio, è un’idea che realizzerei senz’altro.
Daniele (lunedì, 05 settembre 2016 15:51)
Bravo. Ottima analisi e buon punto di partenza.
E' questa la realtà purtroppo. Chi ha dati diversi ci faccia vedere il bilancio.
Altro problema la concorrenzache sta facendo diminuire ancor di più i modestissimi "utili".
Consiglio sempre di aprire excel ...prima che una palestra. Inoltre si pensi anche al futuro ovvero alla Pensione.
emanuele giuliani (giovedì, 13 ottobre 2016 22:49)
esattamente quello che accaduto a me... ho aperto una palestra nel 2010 chiusa nel 2013...
spesa totale sui 100.000
affitto 2300
iscritti massimi 300, ma di media 150
avessi letto prima questo articolo, non lo avrei fatto!
complimenti giuseppe! ottimi consigli!
AlexBulle (sabato, 15 ottobre 2016 09:13)
Ottima analisi. Purtroppo non l'ho letta prima di fare la c@zz@ta della mia vita. Invogliato da un palestrato ho rilevato una palestra di grandi dimensioni. Io ho messo i soldi, lui "l'esperienza" Dopo 2 anni di chiusura a pareggio, mi ritrovo pieno di debiti che non so come pagare. Ho cacciato il palestrato. Almeno quello. Però non so come pagare i debiti che sono via via cresciuti. Ci sono cascato come un pollo. Ben mi sta! Adesso sono quasi sul lastrico. State attenti e valutate bene. Non c'è niente di facile nella vita.
Alessandro V. (giovedì, 20 ottobre 2016 16:52)
Magari avessi letto prima il tuo articolo. Sono cascato come un pollo nel "business" propostomi da un palestrato d.o.c. All'inizio tutto ok. Pareggio. Poi dal secondo anno gli iscritti sono via via diminuiti. Ho cacciato il palestrato che era tutto fuorchè bravo, ma non riesco a recuperare gli iscritti di prima. Sono diventato un mendicante di clienti. Vendo abbonamenti! la mattina mi alzo pensando a come fare per vendere abbonamenti, la sera conto gli abbonamenti. intendo i debiti sono sempre più aumentati e non ho i soldi per l'affitto...bella rogna!!! State attenti, non fatevi ammaliare da falsi miti.
Enrico (martedì, 01 novembre 2016 18:18)
Al giorno d'oggi se uno apre una palestra basandola solo ed esclusivamente sul bodybuilding farebbe l'errore più grande che ci sia.
Frequento una piccola palestra (400mq.) dove l'abbinamento costa 45 euro solo per la sala pesi..per un massimo di 100 euro con vari corsi...che sono quelli che veramente portano i soldi in palestra..zumba..danza..crossfit..posturale..ecc..ecc..
Morale..c'è talmente tanta gente si corsi che non prendono più iscritti...e in sala pesi quasi non ti muovi.
Quindi voglio dire che la sfortuna ok..ci può stare..ma le cose devono essere fatte con il buon senso.
Andrea (domenica, 20 novembre 2016 19:34)
Buonasera Giuseppe avevo con altri 2 amici l'idea di aprire una palestra. Io mi sto laureando in scienze motorie,l'altro mio amico è già laureato, mentre l'altro ancora lavora in palestra come consulente. Vorremmo crearla così suddivisa:
-una parte dedicata alle arti marziali sopratutto kickboxing e boxe conosco già un istruttore (il mio istruttore) che potrebbe insegnare all'interno
-la seconda parte dedicata al crossfit e allenamenti di calistenic
Con o senza bagni questo da decidere più avanti quando sapremo esattamente le cifre da spendere.
Lei crede che sia un'idea fattibile oppure un'utopia?
Giuseppe Musolino (martedì, 22 novembre 2016 13:26)
L’idea è perfettamente in linea con le mode. Non credo sia possibile senza bagni.
Simone Cabresi (giovedì, 22 dicembre 2016 12:33)
L'articolo pare accusatorio, conscio di un fallimento avvenuto in cui si vuole fare scarica barile.
Iniziamo dal fatto che i costi, seppur l'articolo datato al 2013, sono senza senso. Un abbonamento di 30 € deriva da cosa? Dai dati presi "ad minchiam" su Internet? Secondo i dati Confcommercio, le spese medie mensili di un utente si aggiravano intorno ai 70 €, con un massimo di 90 € per i big e un minimo di 40 €. Quindi già lì un bell'errore che falsa tutta la statistica.
Come anche le ipotesi di utenza media sono completamente sbagliate. Esiste una cosa chiamata "abbonamento annuale" che, anche nei mesi vuoti o in quelli di scarsa affluenza, viene comunque pagato. Dove è inserito? Non c'è. Quindi sono altri soldi che non vengono presi in considerazione.
Ha fatto un articolo che, poteva avere solide basi, ma che a conti fatti è solo un calderone di dati presi qua e là, senza riferimenti, con idee banali (comprare il locale perchè "ehi il mutuo è meglio!" Che dico stiamo scherzando???? Ma sa come funziona il mutuo, le garanzie e tutto??? Se fallisce la palestra, pensa davvero che si abbiano i soldi per pagare un mutuo da ben oltre 150 mila euro??? Si rimarrebbe anche lì senza soldi ed in più con una bella etichettatura di "pagatore non affidabile").
Quindi se questo è un articolo per fare informazione, penso sia necessario fare chiarezza, utilizzare paragoni corretti e non sparare dati così tanto per.
Ovviamente il mondo delle palestre non è facile, ci saranno sempre quelli che falliscono ma come in ogni ambito.
Dottor Cabresi, Laureato in Economia & Gestione delle Imprese (giusto perchè addita chi non si firma)
Giuseppe Musolino (giovedì, 22 dicembre 2016 12:56)
Primo, mai avuto una palestra né un fallimento in qualsivoglia campo in tutta la mia vita.
Secondo, i dati non sono presi “ad minchiam”, come piuttosto le affermazioni da lei espresse evidentemente fuori dal contesto “palestra” e “meridione”, ma da esperienze dirette. I dati sono riferiti a una regione come la Calabria (ma al Sud in generale), regione in cui lavoro da oltre 25 e in cui lei non ha nemmeno idea cosa significhi operare. Ho già spiegato nell’articolo, se avesse avuto la decenza di leggerlo con attenzione, che in Calabria non esiste né abbonamento di 70 euro né abbonamento annuale né tariffa “big”.
Grazie per avermi fatto sprecare dieci minuti della mia vita a precisare per l’ennesima volta l’ovvio. Torni a occuparsi di economia, ché di palestre e di economia meridionale non ha proprio contezza.
Simone Cabresi (giovedì, 22 dicembre 2016 16:51)
Beh certo, Colosseum Gym a Reggio Calabria? Giusto per citarne una. Fa prezzi annuali, trimestrali etc... O A.S.D. sempre nella stessa città? O ancora il centro sportivo Poseidon? E l'Universal Gym? Posso continuare se vuole. Vede se al posto di "sprecare tempo a rispondere alle mie affermazioni", avesse utilizzato lo stesso tempo a documentarsi maggiormente, E IN MANIERA PIù ACCURATA, non saremo ora qui a discutere. Inoltre, non essersi mai occupati di Palestre e tantomeno di economia, ma voler aver ragione su tutto e tutti è come voler costruire un ponte senza capirne niente di meccanica strutturale e architettura. Impari l'umiltà.
Giuseppe Musolino (giovedì, 22 dicembre 2016 22:28)
Palestre che hanno cambiato mille gestioni. Io stesso collaboro con una palestra a Catanzaro che fa sfaceli (ma anch’essa ha cambiato mille mani). Come detto nei commenti sopra (sempre se avesse avuto la decenza di leggerli con attenzione), eccezioni che confermano la regola. Mi ascolti, si occupi di ponti. Io non voglio avere ragione, io HO ragione.
Giuseppe Musolino (venerdì, 23 dicembre 2016 01:20)
Poi, una ASD senza partita Iva NON può fallire per principio (salvo rarissimi casi immaterializzabili in concreto). Che razza di economo è?!
E se proprio la palestra dovesse "fallire" (diciamo "chiudere", caro il mio economo), sa cosa si fa? Ci si rimbocca le maniche e si va a lavorare per coprire il mutuo di un immobile che poi resterà di proprietà, come fosse un appartamento. E non sarà difficile visto che nella maggior parte dei casi stiamo parlando di gente che ha aperto palestre svolgendo PARALLELAMENTE già altri lavori.
La prego, la smetta qui.
Riccardo Zavagli (sabato, 31 dicembre 2016 11:44)
Gentile signor Musolino premetto che le scrivo dalla regione Umbria, con altri due ragazzi è nostra intenzione aprire un centro sportivo(palestra) per svolgere svariate attività affini.
Io e gli altri due ragazzi gestiamo da un anno un altra palestra, ma il proprietario vuole chiuderla perché intenzionato a vendere lo stabile.
ad oggi il centro sportivo conta 170 iscritti circa con vari format di abbonamento dall'annuale al mensile.
Noi vorremmo spostarci in altro edificio con le seguenti caratteristiche:
Totale mq 600
Affitto chiesto 2000€
la posizione molto più strategica e favorevole rispetto all'attuale,
dove siamo ora passano circa 30 automobili all'ora( la palestra e su zona industriale con strada chiusa
la nuova posizione sulla strada statale principale, in un ora passano da 500 a 800 automobili a seconda dei giorni (o preso i dati di persona).
in questo nuovo centro andrebbero realizzati gli spogliatoi maschile e femminile.
e acquistati macchinari
Secondo lei con le sue competenze in materia potrebbe rappresentare un investimento fattibile o meno!?
Grazie per l'attenzione cordiali saluti
Riccardo Zavagli
Giuseppe Musolino (lunedì, 02 gennaio 2017 13:10)
Ci sono tutti i rischi presentati nell’articolo. In più, chiedetevi quanti dei 170 iscritti della palestra attuale si sposterebbero al nuovo Centro. E per rispondervi tenete in considerazione quanto dista il nuovo Centro dalla palestra attuale; le palestre sono “circoscrizionali”: se chiude potete sperare nel trasferimento dei 170 (di una parte, la vedo dura che nella migliore delle ipotesi si spostino in blocco), se è distante tenete in conto che parecchi dei 170 vi prometteranno di seguirvi e poi inventeranno scuse per non farlo.
jessika (martedì, 17 gennaio 2017 15:44)
buonasera, sono davvero colpita dalle sue risposto, schiette e dirette e ne vorrei una anch io. avevo ( prima di leggere il suo articolo e i commenti a seguire) intenzione di fare un investimento, ho uno stabile di 500 mq ad un km dal centro, vorrei modificare la destinazione d'uso e trasformarlo in una palestra, centro estetico, parrucchiere,bar, però vorrei che ognuno gestisse il suo centro, pagando a me l affitto per la nuova struttura, e io mi occuperei della reception e della parte amministrativa e del marketing delle varie strutture, cosa ne pensa?
Giuseppe Musolino (mercoledì, 18 gennaio 2017 01:47)
Quale miglior investimento, Jessica? Se poi si riuscisse anche a far pagare le spese di ristrutturazione e allestimento degli spazi ai relativi gestori si sarebbe fatto bingo.
Marco (giovedì, 19 gennaio 2017 00:56)
Buonasera Giuseppe
io ed un amico saremmo intenzionati ad aprire una palestra per attività funzionale al nord
costo macchinari e attrezzi 20.000, affitto mensile di 1400€ per un 350mq, gli istruttori saremmo noi stessi.
il paese ha meno di 20.000 abitanti e ci sono già 2 palestre attive con molti iscritti gestite da "cialtroni" a 50€ mensili SENZA PersonalTrainer che segue la clientela, rubare qualche cliente sarà facile ma ho paura di non raggiungere un numero abbastanza alto da coprire le spese (cioè avere oltre i 100 iscritti, se fosse per il mio socio avremmo 200 iscritti senza batter ciglio, è un po un cialtrone!)... lei quindi pensa che possa essere un progetto altamente fallimentare?
Giuseppe Musolino (giovedì, 19 gennaio 2017 13:08)
Con 100 iscritti coprireste appena le spese, socio cialtrone già in partenza… In più tenete conto che senza istruttori dovreste lavorare voi almeno 12 ore di fila (vedo difficile fare anche turni, già due persone sono poche) e farvi le pulizie, gestire la reception ecc. Fatevi due conti.
Gianni (martedì, 24 gennaio 2017 10:36)
Salve musolino x aprire una palestra di pugilato in affitto x comprare FLI attrezzi il ring si trovano sul web e conveniente oppure no ho già un maestro. Che mi viene ad insegnare e mi ha detto che la spesa non e tanta di gestione ma....sara vero che ci si campa ciao grzie
Francesca (mercoledì, 01 febbraio 2017 09:16)
Buongiorno , sto considerando la possibilità di aprire un centro di estetica e avrei la possibilità di dedicare circa 25 mq ad una piccola palestra per attività leggere come yoga pilates...l'affitto e di 600 euro mensili . Gradirei una tua opinioni visto che il tuo articolo mi ha fatto riflettere. Comunque io avrei i miei spazi per attività di estetica tradizionale e potrei contattare dei professionisti per le discipline in palestra. Cosa ne pensi?
Giuseppe Musolino (venerdì, 03 febbraio 2017 01:47)
600 euro li copri con una ventina di iscritti. In più con pilates e yoga non hai da sobbarcarti spese di attrezzature, organizzi i turni in orari e non sei vincolata a stare h24 in palestra. E l'attività principale resterebbe il centro estetico. Fattibile.
Daniele (venerdì, 10 febbraio 2017 02:02)
Salve, può dirmi se una palestra sotto forma di ditta individuale e non associazione, paga le tasse su ogni singolo abbonamento? Ho questo dubbio. Grazie e complimenti per l'articolo.
Giuseppe (martedì, 28 febbraio 2017 11:12)
Salve, a luglio mi sono laureato alla specialistica preventiva e adattata di Scienze Motorie. Ho delle domande da farle:
1) vorrei aprire una palestra piccola (200/300 mq) in un paesino di circa 4000 abitanti vicino al mare(Abruzzo), dove non ci sono altre palestre, quindi sarei il primo. E' una buona idea o no?
2) se la palestra non conviene, avevo pensato anche di aprire un centro dove si possano svolgere massaggi benessere, posturale singolarmente e allenamenti al funzionale, questo però aprirlo in un paese più grande, circa 30mila abitanti.
Cosa mi conviene fare?
Attendo una risposta
Giuseppe Musolino (giovedì, 02 marzo 2017 10:01)
Alla domanda 1) ho risposto nell’articolo. Il posto di mare è ideale, a patto che sia un centro vivo anche d’inverno.
L’ipotesi 2) invece è valida a prescindere perché, come già risposto ad altri sopra, cavalca l’onda delle mode del momento (benessere, posturale, funzionale) e ricade nei vantaggi illustrati nell’articolo (poche attrezzature, locale non necessariamente di grandi dimensioni ecc.).
Cris (venerdì, 14 luglio 2017 16:23)
Salve
Io vorrei aprire una sala fitness ed adibirla solamente a corsi e nagari a sedute singole di personal Training..quindi niente sala pesi ma solo pochi attrezzi usati solitamente nel functional training..e puntare sui vari corsi(Zumba ..e chi più ne ha più ne metta..tra cui ho pensato anche quelli di karate..judo..ecc..
È possibile inserire anche questi ultimi tipi di corsi.?
Penso quindi di necessitare di una metratura di circa 100-150 m quadri
Il budget massimo sarebbe di 50000 euro...può essere un buon investimento. ?
E soprattutto mi conviene aprire come ad o in altro modo..siccome vorrei farne l'unica professione. .
Grazie
Giuseppe Musolino (venerdì, 14 luglio 2017 16:42)
È possibile inserire anche i corsi di nascondino e mosca cieca. Siamo nell’era del futile, quindi qualunque attività vi venga in mente, anche la più inutile, è fattibile. Se possa essere o meno un buon investimento basta leggere con attenzione l’articolo. Per la modalità di apertura occorre la consulenza di un commercialista.
Pietro (domenica, 05 novembre 2017 19:12)
Articolo splendido, crudo ma assolutamente veritiero. Lo dico da uno che ha 20 anni di esperienza in questo settore e ha visto e vissuto le stesse condizioni descritte nell’articolo. Me le avessero dette prima queste cose mi sarei evitato un sacco di errori, purtroppo le ho scoperte da solo tardi.. Complimenti.
alex (lunedì, 22 gennaio 2018 01:09)
Io ho ero in un franchising di palestre.
Inesperto.ho dato tutto,il massimo,non ero un trainer e mi sarebbe piaciuto.da gestore credo che come in tutti i lavori bisogna avere bellezza interna,passione.ho capito dopo un po di tempo che non avrei fatto i soldi, ma che stavo facendo da banca. 2000 iscritti abbonamenti solo annuali a 350 di media.mi reputo uno stupido ingenuo dove la società non ti tutela anzi devi sorridere assecondare chi te lo sta infilando e recuperare l investimento.due anni da incubo.
L unico lavoro è la testa lavorare in team e public relation più soci con diverse specializzazioni nel fitness ma uniti. Le palestre non chiudono per colpa dei grandi chiudono perché pochi hanno provato a stare con i grandi, andrò sempre a testa alta.ho visto grandi professionisti ma con poco cuore.
È la società, non le tasse.un abbraccio ai lettori.
Palestrato (sabato, 27 gennaio 2018 11:23)
Buongiorno Giuseppe,
Articolo realista però vorrei chiederti cosa ne pensi dei dati del seguente sito:
http://www.fitnessway.it/aprire-una-palestra-guadagni-e-business/
Secondo me è vero che in alcuni casi si vivacchia con la palestra (utile netto per il proprietario tra 1000 e 2000 euro che però è sempre una cifra buona al giorno d'oggi) ma se uno "ci sa fare" di soldi se ne fanno parecchi...ho un conoscente proprietario che credo proprio che i guadagni che fa sono quelli di sopra (immagino).
Palestra (crossfit e attrezzistica) in grande città e più di 1000 iscritti...
Alex come facevi a fare da banca con 2000 iscritti a 350 cioè con 700000 euro/anno...c'è qualcosa che non torna...forse la cifra da restituire al franchisng era elevata....
Saluti
Giuseppe Musolino (lunedì, 29 gennaio 2018 12:51)
Lo abbiamo detto: non è sempre fallimentare, uno su mille ce la fa. Ma tutti gli altri vivacchiano.
luigi (lunedì, 23 aprile 2018 16:06)
buongiorno dott Musolino, anch io sono calabrese come lei, un onore trovare gente pratica che spiega le cose come stanno, ma anche una fortuna.
l italia è un paese di gente folle (utenza) che cambia ogni anno parere e pensiero sulle cose
l italia è un paese dove le persone amano più il potente che lo rende schiavo, che l amico che ha studiato che gli da consigli per essere libero
io sn laureato in scienze motorie quadriennale ciclo unico e dopo mi sn laureato anche in fisioterapia
ho lavorato sempre sotto criminali ricchi e potenti che si aiutano tramite poteri forti e anche corrompendo lo Stato....ho lavorsato al nord al centro e al sud e nn cambia nulla.........
da due anni vivo all estero e purtroppo mi manca la mia terra ma nn cambio la libertà che ho qui con la schiavitù dell italia...mi dispiace
il consiglio che posso dare, se si ha un titolo attinente allo sport o alla prevenzione o alla professione sanitaria.....sarebbe quello di imparare una lingua bene e fare la documentazione fuori dall italia, perche l italia sta diventando, come dice anche il dott musolino, un paese piu simile al nordafrica.....sarà il processo di desertificazione climatica che accompagna la desertificazione culturale...boh nn saprei! cmq saluti e grazie per questo bel sito utile e pieno di testimonianze!
Elisabetta primavera (sabato, 12 maggio 2018 18:19)
Buonasera sono ula laurata isef da 20 anni e ultimanente sto'focalizzando la mia attenzione come personal trainer gravidanza e passeggino workout all aperto..ho coninciato da poco e vorrei capire come gestirmi l inverno al chiuso non volendo possibilmente aprire partita iva..�ho gia avuto un asilo nido per 10 anni e costi altissimi..cosa mi consiglia?betta.primavera@gmail.com
francesca (giovedì, 17 maggio 2018 01:04)
Che ne dice di un piccolo locale dove svolgere pilates yoga corpo libero, magari con la possibilita di offrire massaggi e estetica, target donne 35/65?
Giuseppe Musolino (giovedì, 17 maggio 2018 13:11)
Per Personal Trainer in gravidanza e Pilates/Yoga vale il discorso fatto per le scuole da ballo/arti marziali e simili: niente attrezzature, spazi contenuti, nessun istruttore, spese ridotte. Potrebbe essere una buona idea, soprattutto se ci si facesse pagare per come un personal trainer (qualificato) dovrebbe essere pagato. Credo che sotto una certa quota di ricavi si potrebbe non aprire partita Iva, ma per questo bisogna consultare un commercialista. Ma sotto una certa quota di ricavi diventa chiaro che stiamo parlando di attività con cui non ci si arricchisce.
Matteo (lunedì, 02 luglio 2018 14:28)
Buongiorno Giuseppe
mi chiamo Matteo e insieme ad altri due soci (un finanziatore ed un socio alla pari, laureandi entrambi in Scienze Motorie) stiamo per aprire un piccolo centro di circa 200mq legato alla preparazione atletica ed all'allenamento funzionale (no crossfit) in zona semi-centrale di Milano; il canone della struttura varierà da 1500,00 a 2000,00 entro i primi due anni; allo stato attuale si tratta di una palestra di marzialisti che al momento conta 40 iscritti (pochini). Cambieremo il concept della location ovviamente, rendendola molto america style (erba sintetica, gommatura, attrezzatura per l'allenamento cardio vascolare e pesi liberi) ma conserveremo una parte della cliente già attiva (circa 20 persone)
Abbiamo formulato un business plan e un cash plan dove abbiamo calcolato che avremo bisogno dai 150 ai 200 iscritti per ricavare utile; verremo inquadrati come un SSDL srl con una tassazione apparentemente vantaggiosa. Siamo supportati finanziariamente da uno dei 3 soci che ci fornirà il budget iniziale per l'acquisto dell'attrezzatura e della dotazione, dopodichè apparirà come un vero e proprio "socio fantasma" che si farà vivo al momento della suddivisione degli utili (ovvio).
ci posizioniamo in una zona dove avremo a che fare con due competitor principale (un brand conosciuto ed uno meno), la struttura più grande è ormai in decadenza e ci auguriamo di "acchiappare" una fetta della sua clientela.
le chiedo un gentile parere in merito
la ringrazio dell'attenzione
Michele (martedì, 03 luglio 2018 14:23)
Salve Giuseppe, sono un laureato in scienze motorie, verri intenzione di aprire una palestra in un locale commerciale di mia proprietà di circa 400 mq. Assumerei uno o due istruttori per la sala pesi più alcuni istruttori per i corsi a percentuale sugli iscritti. Sarebbe una cosa fattibile secondo lei? Non avendo le spese di affitto, inoltre il locale si trova in un bacino di utenza di circa 15000/20000 abitanti ma con all’attivo già 5 palestre concorrenti. Quest’ultima cosa è quella che mi frena un po’ dall’aprirla.
Giuseppe Musolino (mercoledì, 04 luglio 2018 13:01)
@Matteo
Gli iscritti ipotetici di partenza sono pochini. Non so la quota mensile che deciderete di chiedere ma essendo in apertura e con concorrenza vicina non credo sia il caso di inserirvi sul mercato con una quota esageratamente alta, dunque credo vi occorra effettivamente una media mensile di iscritti piuttosto altina. Chiedetevi perché gli iscritti dovrebbero venire da voi piuttosto che dalla concorrenza e fate leva su questi punti e soprattutto sui punti deboli della struttura “in decadenza”.
Giuseppe Musolino (mercoledì, 04 luglio 2018 13:01)
@Michele
Come dicevo nell’articolo, avere il locale di proprietà è uno dei requisiti per poter avere successo in questo settore. Se poi sei in una zona che può sperare di lavorare 12 mesi e non 8-9 perché da giugno a settembre si svuota, ci siamo. Come suggerivo qui sopra a Matteo, fai leva sui punti deboli delle strutture concorrenti.
Michela (martedì, 25 settembre 2018 03:35)
Salve io vorrei aprire una palestra con tappeti elastici e altre attività divertenti per ragazzi e bambini. Secondo voi a quanto ammontano i costi di investimento, entrate/uscite e quanti mq dovrebbe essere la Struttura?
Giuseppe Musolino (martedì, 25 settembre 2018 21:16)
Nell'articolo si parla essenzialmente di palestra tradizionale. Un’attività con tappeti elastici e similari ha sicuramente costi minori. Ma per quanto riguarda le entrate non è possibile stimarle senza conoscere il bacino d’utenza a cui ci si rivolge, la concorrenza vicina presente, la tariffa mensile che si intende proporre ecc.
benedetto (sabato, 13 ottobre 2018 10:36)
ciao vorrei portare la mia esperienza di gestore di palestra, cosi da dare un contributo a chi volesse percorrere la mia stessa strada.
le premesse che penso siano dovute, prima di dare consigli e/o indicazioni di qualsiasi natura, sono che:
-la situazione a livello nazionale è cosi varia che non penso si possa trovare una ricetta che sia valida a livello generale e quindi delle regole e degli indicatori universali, sulla base dei quali si possa ragionare riguardo l'opportunità o meno di aprire un centro fitness.Nord-Sud-Centro,Mare-Montagna,Grande città-Piccolo centro,Centro storico-Periferia e chi più ne ha più ne metta, sono variabili poco trascurabili.
-Oggi non è più sufficiente come una volta essere dei bravi tecnici per gestire una struttura grande o piccola che sia.
-Gli investimenti per L'apertura di un centro sono alti.( da 50.000 per un centro piccolo senza grandi attrezzi ai 200.000 a salire per centri da 500mq e piu' attrezzati).
-La scelta sulla tipologia della palestra da aprire deve seguire il mercato del fitness e non le passioni del tecnico che vuole iniziare quest'avventura.
-La proprietà dei locali è senza dubbio un valore aggiunto ma bisogna sempre comparare i guadagni in termini di risparmio sui costi fissi del centro con i mancati guadagni derivanti da un eventuale locazione a terzi degli stessi.
-La mancanza di regolamentazione dell'ambito attira molto i piccoli investitori, scoraggia i grandi, è per questo motivo che le palestre aprono ma difficilmente chiudono(per intenderci meglio:e' difficilissimo che una palestra fallisca perchè una volta aperta se non produce utili è comunque facile tenerla in vita prima della probabile cessione).
Detto cio', scusate se mi sono lasciato prendere la mano dilungandomi, vi parlerò di quando ho aperto la mia palestra circa 12 anni fà.
la palestra sita in una zona centrale di Napoli era di 500mq circa il fitto di 2.000 euro, L'investimento iniziale e' stato di circa 150.000.
I primi anni le cose sono andate benissimo la situazione e' cambiata un poco con la crisi ma non più di tanto, le vere mazzate sono state altre:
La prima e' stata quando le lowcost improvvisate(mi riferisco a quelle palestre che non hanno retto la crisi e si sono affidati a groupon etc.) hanno rimescolato le carte facendo precipitare giu' i costi.
La seconda quando un mio fidato collaboratore che lavorava a percentuale ha deciso di aprirsi una sua struttura.
La terza , quella decisiva, è stata la mia mancanza di motivazione esacerbata dall'impreparazione a gestire una palestra che era stata costretta negli ultimi anni ad essere gestita più come un'azienda che come il centro fitness che immaginavo nella mia testa quando iniziai quest'avventura.
.................alla fine ho trovato il coraggio di mollare cedendo ad un prezzo ragionevole perchè penso che la sola passione fine a se stessa nella vita non paghi.
Detto ciò non voglio scoraggiare i futuri gestori perchè i margini affinchè una palestra vada bene ci sono, vanno però ben ponderate le cose.
Grazie Giuseppe Musolino per il tuo contributo.
Stefano Cozzi (martedì, 30 ottobre 2018 15:09)
Considerati i primi commenti, immagino che questo sia un articolo del 2013. La situazione, da allora, credo sia un po' cambiata ed oggi, ancora più di quel periodo, probabilmente ha poco senso aprire una palestra tradizionale. Io ed un altro ragazzo abbiamo costituito una ASD che fa corsi a piccoli gruppi (in rapporto istruttore:soci di 1:10-12, con focus su tecnica e correttezza del gesto motorio, come fossimo personal trainer di un piccolo gruppo che, anziché stare al telefono durante la lezione, ti segue davvero) e, nel totale rispetto della normativa (che fatica!) siamo riusciti a costruire una piccola comunità di cui siamo fieri, dopo poco meno di 2 anni di attività, basandoci unicamente sul passaparola e passando giornate alle feste di via facendo dimostrazioni. Certo, non ci stiamo arricchendo, abbiamo numeri bassi (34 soci attivi), ma operiamo in una palestra comunale di Torino, che condividiamo con altre realtà, nella quale abbiamo 6 ore alla settimana durante le quali facciamo i nostri 4 corsi, montando e smontando ogni volta l'attrezzatura. Non esistono certezze nella vita tranne una, ma noi vorremmo tentare la mossa, facendo il salto di qualità, aprendo uno spazio nostro, partendo con 150 m2, dove poter approfondire la nostra idea, soprattutto potendo servire persone in diversi orari nella giornata e non solo un'ora al giorno per 3 giorni alla settimana.
Ci stiamo avvalendo di professionisti del settore per creare un business plan, non siamo ancora arrivati a parlare di numeri.. sappiamo che non sarà facile, ma ci crediamo molto.
Questo è tutto, volevo solo condividere che, seppur sappiamo esistano fortissime difficoltà e stiamo cercando di averle sul tavolo davanti a noi prima di cominciare, in alcuni casi si può solo abbassare la testa e sperare di averci visto giusto.
Gianfranco (mercoledì, 13 febbraio 2019 00:48)
Salve. Mi chiamo Gianfranco e sono un appassionato di fitness. Ho letto il suo articolo e molti commenti. Sono d'accordo con il fatto che sia un business dove non si fanno soldi. Devo dire che oggi, nel 2019, ci sia una separazione netta tra la low cost e la gym stile boutique, ovvero un prodotto che costa di più dedicato ad appassionati. Meno iscritti che pagano di più per non sentirsi ammassati in una palestra sovraffollata. Nella mia zona, in provincia di Milano, manca una palestra comoda per gli abitanti del paese di 20.000 abitanti L'unica che c'è, non è mai stata rinnovata in vent'anni. Era un club d'elite all'avanguardia con spa e piscina esterna. Ora è obsoleta. Rinnovarla costerebbe troppo. Quindi stavo considerando la possibilità di prendere uno spazio nella zua industriale del paese da €5000 al mese di affitto. Con i giusti istruttori free-lance, si potrebbe arrivare a un migliaio di iscritti per una media di 400 € all'anno. Macchinari buoni e 2 o 3 sale corsi. Bagni e docce. La mia ricerca ha portato a questa conclusione. Il 90% degli iscritti partecipa ai corsi, il 10% usa la sala pesi e le macchine csrdio. La spa ha un costo troppo elevato e sarebbe ammortizzabile solo con un bar/ristoro funzionante. La Virgin è a 8 Km. La Hello Fit è screditata dal sovraffollamento degli iscritti. Un' opportunità? Preparo un business plan. Mi dica cosa ne pensa. Grazie
Giuseppe Musolino (sabato, 16 febbraio 2019 12:15)
Mi sono un po’ perso sul passaggio “un migliaio di iscritti per una media di 400 € all'anno”. Ma comunque, se il business plan ipotizza un’adeguata copertura dei costi, potrebbe essere un’idea da approfondire. Rivedrei quel 10% che usa la sala pesi; la sala pesi rimane comunque il perno stabile (anche per chi fa più messaggistica col cellulare che allenamento), gli altri corsi e corsetti (da non trascurare assolutamente perché la sala pesi fa da perno ma quelli fanno da amo) si avvicendano negli anni a seconda delle mode. Non sottovaluterei l’importanza della spa, anche se ciò significherebbe attivare la zona bar/ristoro; anzi, dal punto di vista commerciale punterei più su queste amenità che sul concetto di “lavoro duro”. Ricordate sempre la regola base: siamo nel 2019, la gente vuole frivolezze. La Virgin a 8 Km è un’insidia da non sottovalutare.
Massimo (sabato, 09 marzo 2019 03:54)
Buongiorno sono Massimo abito vicino Milano in un paese di 11000 persone,sto pensando di aprire una palestra(in questo paese non ce ne sono)affitto 1200€mensili.480mq.capannone da sistemare.vorrei mettere pochi macchinari e fare corsi di thai boxe, cross fit, corpo libero,ginnastica riabilitazione,ginnastica posturale,massaggi sportivi.vorrei un parere visto che ormai non si parla piu di sport ma di sfilate/moda al giorno d'oggi.Grazie mille
Giuseppe Musolino (lunedì, 11 marzo 2019 13:54)
Occorre il cosiddetto "business plan". Cioè bisogna fare due conti e capire se con l’utenza preventivabile (su 12 mesi, non mensile) si riescono innanzitutto a coprire i costi (fitto, acquisto attrezzature, utenze, istruttori) e poi se il margine di guadagno rimanente sia soddisfacente.
Nicola (venerdì, 19 aprile 2019 08:55)
Gestisco un centro fitness da 30 anni, sono in contatto continuo con altri imprenditori che hanno diversi centri sportivi molto grandi, palestre con piscine, persone che come me, non sono solo dei tecnici istruttori, ma hanno alle spalle, anni di scuole di formazione per la gestione. Parlo di amministrazione, fisco, contrattistica per il personale, contabilità, politiche di bilancio, costruire un listino prezzi, studi su come individuare il posto perfetto per l'apertura di una palestra. Abbiamo frequentato corsi molto costosi sulla selezione e formazione del personale, marketing, pubblicità, su come gestire siti internet e i vari social. Ci siamo specializzati sulla vendita, tramite corsi specifici sulla programmazione neuro linguistica, su come entrere subito in sintonia con il potenziale iscritto, anticipazioni delle obiezioni, chiusura dei contratti di abbonamenti annuali con pagamenti automatici mensili tramite chiusure in prima battuta dei tour spontanei e indotti, telemarketing, strategie basate sulla vendita di veri e propri programmi per l'aumento delle capacità funzionali, non semplici abbonamenti. Per anni abbiamo studiato come gestire una sala attrezzi, tramite stesure di mansionari e software specifici da far usare agli istruttori, quanti corsi di gruppo inserire e quali. Abbiamo messo a punto programmi di formazione per tutti gli istruttori, venditori, receptionist, programmi tecnici, organizzativi e motivazionali tramite l'adozione di incentivi. Ci siamo messi alla ricerca delle migliori aziende per la manutenzione degli impianti della palestra, come idraulici, elettricisti, caldaisti, frigoristi ecc.-. Ci siamo avvalsi dei migliori commercialisti e avvocati.
Non sto ad annoiarvi con altri particolari, ci vorrebbe un libro, volevo solo avallare quello che ha detto in questi anni il buon dott Giuseppe Musolino, è un lavoro molto più difficile di altri, prima ho fatto il commerciante in una piccola ditta di mio padre.
Io e i miei amici, gestori di altre palestre, anche se abbiamo avuto la possibilità di investimenti ingenti in luoghi altamente popolati e ricchi, abbiamo sempre avuto difficoltà continue. Da quando ho rilevato la mia prima palestra, ho avuto dei grossi guai con una famiglia che abitava sopra al centro sportivo, ho subito una chiusura forzata, riaperta parzialmente dopo una settimana d'inferno. A causa della palestra ho subito dei processi penali e civili, sono stato davanti a commissioni tributarie per anni con l'accusa di evasione fiscale, perché secondo loro non facevo attività sportiva ma da centro estetico, ho subito vertenze sindacali da incubo. Avevo tanti sogni, insieme ai miei colleghi, volevamo aprire 200 palestre in tutta Italia, mi sono fermato alla prima, da benestante mi sono ritrovato incastrato in un mare di debiti, ma non disperate, ho sentito dire di tanti a cui è andata bene, l'ho sentito dire!
Paolo Montemurro (giovedì, 25 aprile 2019 09:46)
La grande maggioranze delle palestre chiudono tiristemente i battenti dopo poco, 2 anni sono già un limite . Una volta, parlo degli anni 80 ' erano relativamente poche ed era meno difficile anche perchè allora la voce più gravosa sicuramente era solo l'affitto, i macchinari sofisticati non esistevano ancora per cui si andava avanti con i pesi liberi , più che <<fitness>>, <<cross-fit>> etc era CULTURISMO , settore di nicchia , poca concorrenza tra le poche palestre , anche 100-150 mq potevano andare (!) . Oggi è troppo un azzardo, troppi investimenti e bisognerebbe affiancarci le arti marziali e/o la boxe che sembra andare di moda in questi ultimi tempi, il che significa stipendi per gli istruttori . Ci vogliono locali enormi....
antonio roscigno (sabato, 01 giugno 2019 11:09)
salve sono un "anziano utente" di palestre da sempre appassionato e cultore di allenamento natural e vita sana ho letto con interesse molti dei post (non tutti) attualmente frequentoda circa tre anni una palestra low cost a salerno di cui non faccio il nome e pago la "simbolica cifra di 130 euro l'anno apprrofittando quest'anno di una promozione di cento euro sempre per un anno, qualcuno sa spiegarmi come fanno?.....lo spazio e' notevole circa 3000 mq con 5000 iscritti la sala pesi e' ben attrezzata oltre adesserci vari spazi per diverse discipline sportive
Alessandra Rosati (giovedì, 17 ottobre 2019 12:06)
Buongiorno Prof. Giuseppe, il suo articolo mi ha colpito tantissimo il che lo pubblicherò sui social così che qualcuno lo legga e faccia ammenda!
Le scrivo da Monte San Biagio un paesino nel sud pontino (Lazio) per raccontarle la mia esperienza.
Qui da me non ci sono palestre perché siamo nel mezzo tra due grandi città come fondi e Terracina che di centri fitness ne hanno a bizzeffe! Mi sono laureata in scienze motorie e valutando per circa due anni il mio progetto ho deciso di costruire una struttura di 150 mq sul mio terreno edificabile lasciatomi da mio padre. La struttura è delle giuste dimensioni ne sono uscite tre sale due da 40mq è una di 23 mq compresi spogliatoi e docce!! Ho una sala pesi una sala corsi è una sala spinning! Tutta la struttura mi è costata proprio 70:000€. Le sale non sono grandi ma la struttura totale mi permette di inserire circa 80/100 iscritti al mese.
Il mensile costa 40€! Ho un Asd quindi sono esentasse!
Ho 4 collaboratori di cui uno è pagato a percentuale uno ad ore, l’altro è mio marito è un ragazzo che mi paga l’affitto sala per fare i personal. Di spesa ho solo la corrente che pago ogni due mesi ed ammonta a circa 350/400€!
La struttura come lei ha citato nell’articolo mi è stata regalata da mio padre perché sono l’ultima della famiglia che doveva essere sistemata.
Le dico che il bacino d’utenza qui è 6000 abitanti e le iscrizioni ammontano dai 50 ai 100 iscritti al mese dipende dai mesi!
Guadagno medio 1000€ al mese nella peggiore delle ipotesi! Ci sono mesi che guadagno anche 3500€. Per il momento non mi lamento poi se un domani l’attività non andrà più avrò la struttura!
La ringrazio per l’attenzione buona giornata.
Cordialmente
Alessandra Rosati
Giuseppe Musolino (giovedì, 17 ottobre 2019 19:47)
Grazie per la testimonianza, Alessandra. Ennesima conferma di quanto scritto nell’articolo, cioè che uno dei modi per farcela è avere il locale di proprietà: intanto si evita il fitto e poi male che vada si può utilizzare la struttura per altro. In bocca al lupo per tutto.
sandro grillenzoni (mercoledì, 23 ottobre 2019 22:26)
sono33 anni,proprietario di un centro,all'inizio,ho dormito(2 anni)su una brandina,all'interno dello stesso,perche'abitavo lontano e non potevo permettermi un'affitto!ho avuto momenti terribili,dove l'unica mia soddisfazione era chiudere,ho avuto soci che remavano assolutamente contro,cercando di diffamare il mio lavoro..ma con davvero tanta tenacia,sono risalito pian pianino..e due anni e mezzo fa'sono riuscito,a una asta fallimentare,a comprare uno stabile di 1.000mq.con 2.000mq.di parcheggio!!in un anno e mezzo che ho aperto il nuovo centro,il fatturato e'esattamente raddoppiato!non e'stato assoluamente facile,era anche l'unica mia possibilita',ho rinunciato a tutto,per tanti anni,ma finalemnte le cose son oandate come devono andare,ma e'stata davvero dura!
Carlo (mercoledì, 25 dicembre 2019 14:55)
Buongiorno e grazie per le delucidazioni. Sono laureato in medicina con specializzazione in ortopedia, con decenni di pratica sportiva alle spalle (arti marziali e culturismo). Se mi è consentito, vorrei aggiungere che tutti i guai ai quali vanno incontro i gestori di palestre con i pesi capitano anche ai proprietari di palestre di arti marziali. Per diventare maestro servono molti anni (nelle federazioni serie) e ci sono corsi di aggiornamento obbligatori, con tanto di quota da versare alle federazioni, ragion per cui è impossibile seguire le mode fugaci che si alternano in questo ambito. Non ho mai gestito palestre, ma tutti gli istruttori che ho conosciuto non potevano permettersi affitti o simili a meno che non fossero immanicati con federazioni varie o che avessero un secondo lavoro (non troppo faticoso). Un istruttore molto preparato, ma inviso alla federazione italiana, chiamava maestri direttamente dal Giappone, era in una zona strategica (vicinissimo a Firenze) e organizzava stage ai quali partecipava gente da tutta Italia. Morale della favola: ha chiuso. Adesso fa i suoi corsi in una palestra “commerciale”, mentre prima si limitava a chiudere i conti in pareggio (è un impiegato bancario, sa fare i suoi conti). Se non fosse per la sua passione, in Italia non ci sarebbe la possibilità di apprendere direttamente dai maestri giapponesi, ma prima o poi si rassegnerà allo schifo imperante, basti dire che alcuni cialtroni, dopo un annetto o due di stage da lui, si fanno pagare dalla federazione per insegnare dei kata (ribadisco che per le arti marziali servono ANNI continuativi di esercizio, non uno solo di stage sporadici). Io stesso, per seguire uno stile di vita più coerente, mi sono trasferito in Giappone e onestamente spero di non tornare più in Italia.
Giovanni Verdignoli (sabato, 22 febbraio 2020 21:05)
Buonasera,complimenti per l’ottimo articolo ha detto tutto il sig. GIUSEPPE M. aprire una palestra l’ho affrontata personalmente. Posso dire che è andata male,colpa anche spesso di proprietari avidi tirchi,non ci ha guardato in faccia davanti le nostre richieste di difficoltà di fitto . Detto questo Lasciate stare,a meno che il paradosso se siete dei veri ciarlatani incompetenti vi andrà bene . Assurda verità
Simona Paturzo (venerdì, 10 luglio 2020)
Buongiorno, vorrei un consiglio.
Pratico da 3 anni weightlifting e crosstrainingx sto prendendo le abilitazioni necessarie all'insegnamento e valutando di aprire un piccolo box nel mio paese (6000 persone). L'affitto sarebbe di 500 euro, un deposito di 120 mq in cui il proprietario stesso si impegnerebbe a fare bagni e spogliatoi. Io dovrei solo allestire (l'attrezzatura per queste attività costa sui 10mila circa). Farei solo corsi ad orario con 8/10 persone per corso, l'ingresso singolo costa 5 euro, il mensile con 3 ingressi costerebbe sui 60 e il full con ingressi settimanali illimitati max una 80ina. Sarei da sola. Almeno per i primi anni e finché gli iscritti possono essere ancora gestiti adeguatamente da una persona. Pensa che in questo modo l'attività possa restare a galla? Nella mia zona ci sono già due altri box con prezzi ancora più cari e che non hanno quasi spazio per tutti gli iscritti che hanno.
Giuseppe Musolino (lunedì, 13 luglio 2020 13:15)
Diecimila euro di attrezzatura e 500 euro di fitto sono una cifra sostenibile. In più, lavori fatti dal proprietario, nessun collaboratore da pagare… Non ci diventi ricca, ma è sostenibile.
Manuel (domenica, 26 luglio 2020 16:49)
Giuseppe , sei un genio... Non dico altro
Manuel (domenica, 26 luglio 2020 17:03)
Vorrei solo aggiungere che dei 600€ di profitto devi pagare le tasse...
Giovanni (martedì, 13 ottobre 2020 16:47)
Hai scritto più cazzate che altro,fai il tuo lavoro se lo sai fare il resto lascialo stare.
550 euro di affitto
250 di luce non metto L acqua che sono cifre altrettante ridicole,
2 istruttori 2000€
Sono 2800 euro al mese, ne incassò una media mensile di 6000, con 250 mt2 è solo con il bodybuilding, chi cazzo ti ha detto che la sala attrezzi non la cerca nessuno? Amico bello è la disciplina che non morirá mai mettetevelo in testa.ciao
GM (martedì, 13 ottobre 2020 17:40)
550 di affitto troverai forse un monolocale nello Zimbabwe. Leggi i commenti di tutti quelli sopra che hanno dovuto chiudere e pensa a sopravvivere al Covid, che vi ha messo col culo più a terra di come ce lo avevate. Ciao, amico bello e impara l’educazione quando ti presenti qui.
Aldo (venerdì, 11 dicembre 2020 17:04)
NON CONVIENE APRIRE UNA PALESTRA PERCHÉ C'È IL COVID.
Ho conosciuto un Tizio che l ha venduta una settimana prima del lockdown.
Giuseppe Musolino (venerdì, 11 dicembre 2020 17:50)
Il covid è solo l’ultima delle motivazioni. L’articolo è stato scritto oltre sette anni fa, quando non c’era alcun virus in vista e già spiegavo come fosse un rischio; ora più che mai.
Aldo (sabato, 12 dicembre 2020 23:20)
Concordo pienamente. Ora più di allora.
Sembra che le palestre medie e piccole attualmente siano destinate a saltare in aria o per lo meno una buona parte di queste.
Forse esisteranno meglio le catene.
alex (martedì, 14 dicembre 2021 16:33)
ti sei dimenticato di spese acqua e riscaldamento
fatto sta che io ho una palestra di 1200 mq di due piani e ho spese di 12000 euro al mese e confermo quanto descritto ,avere una palestra non e un gioco . giro con 350 iscritti a 40 euro mensili e vi confermo che e difficile perchè non si e mai certi degli iscritti ,come non viene calcolato istruttori che portano via i clienti,come gli stessi clienti che a volte vogliono entrare scordandosi del pagamento del proprio abbonamento scaduto ,gente che magari a pagato e per motivi personali non e potuta venire e ti chiede un rientro dei mesi nn usufruiti e bla bla bla ... non e facile infatti non capisco chi si butta con le low cost a 20 euro al mese o adirittura 9,90 ... bhà mistero
Giuseppe Musolino (giovedì, 16 dicembre 2021 12:06)
Mi pare di aver scritto: "luce, acqua e altre utenze (mi tengo basso): 400 euro/mese; 4.800 euro anno"... Grazie comunque per aver portato un'ulteriore conferma a quanto da me espresso.
Alessandro (domenica, 24 aprile 2022 18:45)
Piacere ho 22 anni e tra poco finirò la triennale in scienze motorie.Da quel che ho visto molti che hanno conseguito la laurea volevano aprire una palestra (ovviamente possiama idea). Nessuno ha pensato di fare la magistrale e diventare professore? So che è difficile perché il posto fisso non te lo regalano...ma con la laurea si possono fare altre cose oltre che aprire una palestra.
Nico B (mercoledì, 27 aprile 2022 12:07)
Ciao a tutti, ne approfitto anche se è un articolo datato, per dare visibilità alla mia idea (o meglio alla visione perchè l'idea è mia e ne parlo poi privatamente).
Benchè io concordi senonaltro sul territorio italiano con quanto esposto...e ahimè i casi di chiusura superano i casi di "è vissero felici e contenti", non demordo perchè ritengo che lo stile di vita sia importante, e vivere bazzicando in una palestra sicuramente per i comuni mortali non figli di Berlusconi, genera uno stile di vita migliore.
A questo proposito la mia idea è quella di aprire un nuovo format particolare dove la palestra diventa anche un luogo di ritrovo, un luogo in cui passare il tempo usciti da scuola o da lavoro, una sorta di centro di aggregazione con una marcia in più (che è quella del mio progetto segreto di cui chiedo venia ma non posso parlare).
Vorrei creare una palestra bene attrezzata, sala fitness, più un sala con gabbia per MMA, un campo da squash a tessera (aperto h24) e un bar/ristorante e una sala internet per lo studio o il dopo scuola. sala massaggi e sala fisioterapica (è una delle mie lauree).
Ovviamente sarà un investimento cospicuo e non conto di rientrare nel breve termine, ma conto che il format+l'idea segreta, possano essere brevettati e quindi il franchaising rivenduto in giro per l'italia.
(sostanzialmente lo scopo è metterla nel culo alla Virgin, perchè VIVA le cose made in Italy). Ho le competenze per farlo e credo molto nell'idea alla base di trasformare la palestra in un punto di di ritrovo.
MA.... mi servono soci finanziatori, che abbiano chiaro in mente che lo scopo non è diventare straricchi ma rientrare delle spese e poi creare un nuovo concetto di palestra.
SE QUALCUNO dei lettori è interessato, ha strumenti per finanziare, voglia di mettersi in gioco (e sto scrivendo qui non perchè non sappia dove ricercare fondi, ma perchè nella mia testa è meglio ricercare fondi tra altri amanti di questo mondo specifico, piuttosto che freddi speculatori), ALLORA contattatemi.
Kimagiure@gmail.com
Buona vita a tutti
Carlo (martedì, 07 giugno 2022 16:32)
Torno nella discussione perché ho trovato un video di YouTube che riassume in modo molto efficace tutto ciò che è stato postato.
https://youtu.be/iwyAprV00Ps
Marco (sabato, 18 febbraio 2023 13:47)
Buongiorno Signor Giuseppe.
Una cosa che mi sono sempre chiesto: perché le palestre sono aperte 12 ore al giorno invece di chiudere che ne so a pranzo o primissimo pomeriggio? Tolte le h24 strutturate con tanto personale che possono permetterselo, non sarebbe meglio perdere quei due clienti che vengono dalle 12:00 alle 16:00? Forse mi sbaglio io ma viene qualcuno in quegli orari (e rinuncerebbe a fare l'abbonamento se la palestra fosse chiusa in quegli orari)?
Raf (martedì, 02 aprile 2024 17:23)
caro direttore,
il primario motivo per cui oggi non conviene aprire una palestra è la situazione fiscale vigente in Italia. Se non vuoi cadere nelle verifiche dell’ufficio delle Entrate o della Guardia di Finanza è meglio evitare di di scegliere la associazione sportiva senza fine di lucro oppure la società sportiva che godono entrambi di agevolazioni IVA, Norme per i lavoratori e zero tassazione.
meglio optare per società commerciale di servizi assoggettata al 22% su tutti gli incassi e la normale tassazione oltre a tutte le normali nomative sul lavoro dipendente. Quindi se da un lato riesci a sopravvivere, corri il rischio in fase di verificsma di rimetterci tutto qualto omesso se ricollocata ad attività commerciale. D’altro canto se optate per società commerciale di servizi sappiate che il 22% va scorporato ad ogni incasso, i dipendenti vanno assunti e le tasse sul reddito sono quelle nazionali. Quindi sia in un caso che nell’altro sconsiglio vivamente un investimento in una palestra. PS gestisco una pslestra da oktre 40 anni ma con proventi esterni ho acquistato gli immobili fin dall’inizio attività e ho fatto diverse iniezioni di liquidità nel corso degli anni. Ma soddisfazione a parte gli utili (nonstante tutto l’apporto esterno) non si sono mai visti anche perché una pslestra richiede investimenti costanti, innovazione e consulenza di professionisti del fitness anche nel miglioramento del servizio offerto e di conseguenza assunzione di alti profili professionali e conseguente aumento dei compensi. Spero di essere stato chiaro e vi auguron tanta l fortuna per qualsiasi vostra scelta.
raf (martedì, 02 aprile 2024 23:35)
sto attendendo l’approvazione della mia dichiarazione …. quanto tempo richiede?
grazie Raf